La festa della mamma si celebra la seconda domenica di maggio in molti paesi del mondo. Molte persone associano questa ricorrenza solo a regali e festeggiamenti familiari, ma la sua storia affonda radici molto antiche, che attraversano epoche e culture diverse. Capire come e perché si è arrivati a celebrare questa festa a maggio permette di cogliere tradizioni, usi e contesti storici che si sono stratificati nel tempo.
Origini antiche della festa della mamma nel mondo greco-romano e cristiano
Le prime tracce di una festa dedicata alle madri risalgono all’antica Grecia e all’impero romano. Nei loro culti religiosi, le divinità femminili legate alla fertilità e alla maternità venivano onorate attraverso feste pubbliche. Questi momenti celebrativi erano un modo per riconoscere il ruolo delle madri sin dall’antichità, anche se diversamente rispetto a come concepiamo oggi la festa.
Col cristianesimo, la figura centrale che rappresenta la maternità è Maria, madre di Gesù. Il titolo ufficiale “Madre di Dio” o Theotokos fu concesso nel concilio di Efeso nel 431 d.C., ma la devozione popolare per Maria madre era già diffusa nei secoli precedenti. Le celebrazioni religiose a lei dedicate rappresentavano indirettamente anche un omaggio a tutte le madri, seppure non strutturate come una vera festa nazionale o civile dedicata a loro.
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Il contributo delle donne americane alla festa della mamma moderna
La festa della mamma moderna nasce negli Stati Uniti nel XIX secolo. Negli anni 1860-70 Ann Reeves Jarvis, pacifista e madre di famiglia, organizzò eventi per promuovere la riconciliazione tra madri di nordisti e sudisti dopo la guerra civile. Questi incontri favorivano la riconciliazione attraverso momenti conviviali e di dialogo.
Nel 1870 la poetessa Julia Ward Howe propose una “proclamazione della festa della mamma” invitando le donne a impegnarsi attivamente per la pace tra gli Stati americani. Poi, all’inizio del Novecento, Anna Jarvis, figlia di Ann, spinse la causa con eventi organizzati sempre più seguiti. Nel 1914 il presidente Woodrow Wilson ufficializzò la festa della mamma, fissando la data nella seconda domenica di maggio per ricordare la ricorrenza vicino alla morte di sua madre, Ann Jarvis. Questa data divenne rapidamente punto di riferimento e venne adottata anche da altri paesi.
Diffusione e trasformazioni della festa della mamma in italia
In Italia la festa della mamma si affermò molto più tardi, con radici legate al regime fascista. Nel 1933 venne istituita la “Giornata della madre e del fanciullo” il 24 dicembre, usata dal governo per promuovere politiche nataliste. Le madri più prolifiche venivano premiate come simbolo di forza demografica e di appartenenza nazionale.
Nel dopoguerra la festa perse il suo ruolo propagandistico e assunse un carattere più sociale e familiare. A metà anni ’50 si diffusero due tradizioni diverse: in Umbria, un parroco organizzava una festa religiosa legata al valore cristiano della maternità, mentre in Liguria il commercio locale promuoveva la festa come momento di vendita dei fiori. In entrambi i casi la data era fissata a maggio, mese dedicato alla Madonna nella liturgia cattolica e ricco di fioriture primaverili.
La festa si consolida nel pieno dopoguerra
Dal 1959 la celebrazione si consolidò e iniziò a essere festeggiata prima l’8 maggio e poi la seconda domenica di maggio, in linea con la tradizione americana. Oggi la festa della mamma in Italia è un appuntamento riconosciuto, con radici che intrecciano religione, storia e cultura popolare.
“La festa della mamma rappresenta più di un semplice omaggio: è un intreccio di significati storici e culturali che si riflettono nella società contemporanea”.