Un’inquietante situazione si sta sviluppando attorno al servizio ferroviario nazionale, con Ferrovie dello Stato che ha presentato un esposto in Procura a Roma in merito ai continui guasti e disservizi che affliggono la rete. Alla base di questa denuncia ci sarebbero non solo problematiche tecniche, ma anche sospetti atti mirati a compromettere l’integrità dell’azienda. I recenti eventi, in particolare la giornata nera del 15 gennaio scorso, hanno spinto Fs a richiedere un’indagine per chiarire se esistano effettivamente azioni ostili che minacciano il corretto funzionamento del servizio.
Un’esposizione complessa: le anomalie segnalate
Nel documento presentato alla procura, Ferrovie dello Stato evidenzia una serie di episodi anomali che sollevano preoccupazioni sul normale funzionamento delle linee. Questi eventi, definiti “sospetti”, sono stati raccolti in un elenco dettagliato che comprende cinque casi significativi. Il primo di questi è accaduto l’11 gennaio, quando il Freccia 9515 si è fermato a causa di un guasto elettrico. Questa interruzione ha generato disagi anche per l’Italo 8973, che ha riportato danni al pantografo.
Il secondo episodio è avvenuto il 13 gennaio sull’alta velocità Roma-Napoli, a causa di un’avaria al deviatoio di bivio Gricignano. Poi, il 14 gennaio, è stata riscontrata una rottura della rotaia nella tratta tra Valdarno Sud e Arezzo Nord, causando la sospensione della circolazione fino alla risoluzione del problema. Infine, il 15 gennaio, la disalimentazione del deposito Mav nel nodo di Roma ha provocato significativi ritardi e cancellazioni di treni.
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A questi incidenti si sommano ulteriori problemi registrati nei giorni successivi, come gli inconvenienti riscontrati nuovamente sull’alta velocità Roma-Napoli. Ferrovie dello Stato ha sollevato dunque l’ipotesi che tutto ciò non possa essere attribuito a meri guasti tecnici.
Un contesto di sospetto: l’ipotesi di sabotaggio
Nel suo esposto, il colosso ferroviario non si limita a descrivere i disservizi, ma avanza anche l’ipotesi di un possibile sabotaggio volto a colpire il gruppo stesso. Anche se gli incidenti sembrano essere legati a problematiche tecniche, Fs sostiene che non si può escludere una connessione con atti deliberatamente ostili, che hanno come obiettivo la destabilizzazione dell’azienda e della sua reputazione, anche in ambito istituzionale e governativo.
Questo modo di intendere la questione porta a riflessioni più ampie sul funzionamento e sulla gestione della rete ferroviaria in Italia. Gli eventi recenti hanno spinto Fs a riflettere su eventuali misure proattive di sicurezza per tutelare gli asset dell’azienda.
Contromisure e monitoraggio delle stazioni
Subito dopo la presentazione dell’esposto, Ferrovie dello Stato ha avviato una serie di controlli più rigorosi per proteggere sia le stazioni che i binari. È stata implementata una maggiore sorveglianza, con l’installazione di più telecamere nei punti critici, per garantire un monitoraggio costante.
Parallelamente, Fs ha annunciato la riduzione temporanea delle corse dell’alta velocità, come misura per contenere i disagi e facilitare la gestione della situazione attuale. Questi cambiamenti si inseriscono in un contesto più ampio di lavori previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che mira a migliorare le infrastrutture e l’efficienza del servizio.
Il futuro della rete ferroviaria italiana appare quindi complesso e sotto stretta osservazione, mentre gli organi competenti sono chiamati a fornire risposte chiare su ciò che sta realmente accadendo, al fine di rassicurare passeggeri e istituzioni. La questione, rimasta aperta, richiede una vigilanza costante per garantire la continuità e la sicurezza del servizio.