Eugenio finardi torna con tutto, il suo nuovo album a 50 anni dal debutto

Eugenio finardi torna con tutto, il suo nuovo album a 50 anni dal debutto

Eugenio Finardi celebra cinquant’anni di carriera con l’album “Tutto”, un bilancio tra ricordi, futuro e tecnologia, arricchito da collaborazioni familiari e riflessioni su musica, società e intelligenza artificiale.
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A cinquant’anni dal debutto, Eugenio Finardi presenta “Tutto”, un album che riflette sul passato, il presente e il futuro, unendo esperienza, memoria e innovazione musicale, con collaborazioni significative e un dialogo generazionale. - Gaeta.it

A cinquant’anni dal primo disco “Non gettate alcun oggetto dai finestrini”, Eugenio finardi firma “Tutto”, l’ultimo album di inediti uscito il 9 maggio in digitale e successivamente il 16 maggio in cd e vinile. Pubblicato da ADA Music Italy, questo lavoro arriva undici anni dopo “Fibrillante” e tre dopo la raccolta “Euphonia suite”. L’artista milanese costruisce un testamento musicale che racconta la sua storia, con una scrittura densa di esperienza, ricerca interiore e libertà espressiva. “Tutto” è un punto di arrivo ma anche un dialogo aperto con il presente e il futuro.

Il significato di “tutto” tra ricordi e attualità

Eugenio finardi riflette sul cammino iniziato negli anni ’70, un decennio che ha segnato la sua crescita artistica e personale. Le sue canzoni sono un diario che racconta illusioni, ideali, ideologie e la trasformazione da giovane ribelle a padre e uomo maturo. Nel disco emerge la voglia di tracciare un bilancio, raccontando anche la vecchiaia, tema che resta ancora oggi quasi un tabù. Finardi ricorda eventi storici e personali, come Piazza Fontana e la vittoria dei mondiali, per sottolineare come la memoria nutra la sua musica. La riflessione sul futuro si mescola al presente, in un ideale passaggio generazionale: ai “vecchi”, spiega, rimane il desiderio di immaginare nuovi orizzonti, anche quando il mondo attorno cambia velocemente.

Intelligenza artificiale e futuro nella canzone simbolo

Nel brano “Futuro” l’intelligenza artificiale sostituisce gli alieni presenti in “Extraterrestre”, un tema caro a Finardi. L’artista vede nella tecnologia sia la possibilità di una nuova speranza, sia un potenziale rischio. A breve, dice, l’IA rappresenterà una sfida, soprattutto se usata come arma o per togliere lavoro. Ma con il tempo, aggiunge, potrebbe diventare materna, non più ostile, seducendoci attraverso nanotecnologie e connessioni profonde con il mondo. Questo passaggio segna un’idea diversa del rapporto tra uomo e macchina, un futuro che intriga e spaventa allo stesso tempo.

Collaborazioni significative e il duetto con la figlia pixel

“Tutto” è frutto di una stretta collaborazione con Giovanni “Giuvazza” Maggiore, storico produttore di Finardi. Tra i contributi del disco spiccano Fiamma Cardani alla batteria e Paolo Costa al basso, che accompagna diversi brani. Un momento speciale è il featuring con la figlia Francesca, artistica Pixel, nella canzone “Francesca sogna”. Eugenio racconta l’emozione di condividere la musica con lei, anche se le registrazioni sono avvenute separatamente. Questa collaborazione intreccia generazioni diverse e mostra come la musica possa unire storie e vocazioni.

Il tour “tutto ’75-’25”: un ponte tra passato e presente

Il tour collegato all’album non vuole essere una celebrazione nostalgica ma un dialogo tra epoche diverse. Finardi sottolinea come la sua musica sia rivolta soprattutto a un pubblico sopra i 35 anni, che spesso fatica a trovare contenuti a cui identificarsi. Racconta di voler offrire canzoni che parlano alla quotidianità di chi ha famiglia, figli, e che cerca emozioni autentiche nel proprio percorso. Nel confronto con la cultura giovanile più diffusa, egli riconosce un diverso linguaggio e interessi, ma tenta di mantenere un legame con l’attualità attraverso temi concreti.

Opinioni su talent show e artisti emergenti

Finardi si mostra critico verso i talent show, considerati efficaci come format televisivi ma inadeguati per individuare talenti autentici. Cita come eccezione la band dei Måneskin, che rappresenta per lui un sogno realizzato, un modello degli anni giovanili che ha rivisto in loro. Questa riflessione mette in luce la distanza tra la tradizione della musica d’autore e le nuove modalità di diffusione e promozione nel mondo odierno, dove il televoto e i contenuti virali spesso dominano.

Nuovi orizzonti musicali e contaminazioni con la musica elettronica

Eugenio finardi esprime interesse per i produttori dj e la musica elettronica, specie quella meno cupa e più sognante ascoltata dalla figlia. Apprezza la trap non solo dal punto di vista sonoro, ma anche come provocazione e forma di extremismo artistico. Questo apre uno sguardo verso contaminazioni stilistiche e generazionali, un modo per rimanere vivo e aggiornato nonostante gli anni e le esperienze accumulate.

Progetti futuri e sogni di un artista maturo

Anche se “Tutto” potrebbe essere l’ultima opera di brani originali di Finardi, lui mantiene un desiderio di lasciare un messaggio duraturo. C’è il progetto di far viaggiare una sua canzone su una sonda spaziale, in linea con il blues “Soul of Man” già nell’orbita dei Voyager. Tra i brani che vorrebbe far conoscere nel tempo c’è “Onda di probabilità”, che tratta di fisica quantistica, un tema insolito ma rivelatore della curiosità dell’artista. Finardi sogna un futuro migliore, si preoccupa dei figli e dell’umanità, consapevole della fragilità del pianeta e della necessità di un cambiamento rapido.

La vita quotidiana e qualche dettaglio personale

Non manca una nota più leggera: Finardi, milanese doc, rivela il suo piatto preferito, il risotto, un elemento molto legato al territorio e alla sua casa sopra una risaia. Un dettaglio che fa sentire più vicina la figura dell’artista, radicata nella realtà quotidiana, oltre la musica e le parole profonde. La sua curiosità continua verso la musica contemporanea, la cultura digitale e la vita lo rendono ancora un osservatore attento del mondo.

L’uscita di “Tutto” rappresenta quindi un momento importante per Eugenio finardi, che porta avanti una carriera lunga più di mezzo secolo con una riflessione matura sul tempo, il futuro e l’evoluzione personale e sociale. Le canzoni raccontano una vita vissuta intensamente, un percorso che si intreccia con la storia recente, tra memorie, speranze e sfide tecnologiche.

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