Eta aquaridi 2025: il picco delle stelle cadenti di maggio tra luna crescente e notti limpide

Eta aquaridi 2025: il picco delle stelle cadenti di maggio tra luna crescente e notti limpide

Lo sciame meteorico delle eta aquaridi, legato alla cometa Halley, raggiunge il picco il 6 maggio 2025; le meteore sono visibili a occhio nudo nelle prime ore del mattino verso la costellazione dell’Acquario.
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Lo sciame meteorico delle eta aquaridi, legato alla cometa di Halley, offre uno spettacolo luminoso tra aprile e maggio, con il picco previsto per il 6 maggio 2025, ideale per l’osservazione a occhio nudo nelle ore prima dell’alba. - Gaeta.it

Ogni anno tra aprile e maggio torna un appuntamento speciale per gli appassionati di astronomia: lo sciame meteorico delle eta aquaridi. Queste meteore, legate alla cometa Halley, regalano spettacoli luminosi nelle notti primaverili, ma per ammirarle al meglio serve sapere quando e dove guardare il cielo. Nel 2025 il picco è previsto intorno al 6 maggio, con condizioni favorevoli per osservarle in molte aree.

Caratteristiche delle meteore eta aquaridi e origine legata alla cometa halley

Le eta aquaridi sono un gruppo di meteore veloci, note per raggiungere velocità di circa 66 chilometri al secondo mentre attraversano l’atmosfera terrestre. Sono frammenti lasciati dalla cometa 1P/Halley quando questa compie il suo giro intorno al sole. La cometa Halley, con dimensioni stimate intorno a 16x8x8 chilometri, presenta una superficie molto scura e poco riflettente, con un indice di albedo di 0,03, quindi uno dei corpi meno luminosi del sistema solare.

Quando la Terra incrocia la traiettoria di queste particelle, le meteore appaiono come scie luminose nel cielo notturno. All’apice dello sciame, negli anni recenti, si contano da 10 a 20 meteore all’ora, un numero che permette di osservare con una certa frequenza questi lampi di luce. Il legame con la cometa Halley è noto da tempo, e lo sciame fornisce un’occasione per vedere frammenti legati a uno degli oggetti più studiati dal mondo scientifico.

Il periodo di attività e le condizioni ideali per osservare le eta aquaridi

Le eta aquaridi sono attive dal 19 aprile fino al 28 maggio, ma il momento migliore per l’osservazione cade nella prima decade di maggio. Oltre al numero di meteore, in questa fase del mese la luna è in fase crescente e tramonta presto, quindi illumina il cielo meno del solito. Un dettaglio importante per chi vuole godersi lo spettacolo in piena libertà visiva.

Il consiglio più valido rimane scegliere un punto con un orizzonte libero da ostacoli naturali o artificiali, come colline, alberi o luci urbane. Il cielo deve essere il più buio possibile, perché anche poche luci disturbano la visibilità delle meteore. Non serve telescopio o altri strumenti particolari: l’occhio nudo è l’unico a poter cogliere la fugacità e la luminosità delle stelle cadenti.

Le notti verso il 6 maggio regalano il picco di attività, cioè la massima frequenza di meteore in un’ora. Diventa quindi un appuntamento da segnare nei calendari di chi segue il cielo e vuole cogliere una delle manifestazioni più affascinanti dell’astronomia amatoriale.

Dove si trova il radiante e come riconoscere le meteore nello sciame

Il radiante dello sciame delle eta aquaridi coincide con la costellazione dell’Acquario, in particolare vicino alla stella eta aquarii, da cui lo sciame prende il nome. È importante precisare che la costellazione non è la fonte delle meteore, ma è il punto da cui sembrano originarsi le traiettorie osservate nel cielo.

Le eta aquaridi diventano visibili soprattutto a partire dalle prime ore del mattino, attorno alle 3:15, orientandosi verso est. Per chi si trova in zone senza grandi ostacoli all’orizzonte, è possibile notare le meteore puntare verso quella zona del cielo e lasciarsi alle spalle una scia luminosa che si dissolve nel giro di qualche secondo.

Con la semplice osservazione diretta, senza ausili tecnici, si riesce a seguire questo fenomeno. È necessario pazientare qualche decina di minuti per permettere agli occhi di adattarsi al buio e cogliere anche le meteore meno luminose. Un cielo limpido e senza nuvole fa la differenza, come sempre nelle osservazioni astronomiche.

I momenti intorno all’alba regalano la migliore visuale, dato che in questa finestra lo sciame raggiunge il suo massimo splendore. Chi si organizza per uscire da città o zone illuminate potrà ammirare un passaggio di meteore che si ripete ogni anno, regalando uno spettacolo naturale che incanta da tempo immemore.

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