Estradato dall'Albania in Italia un arrestato nell'operazione El Rais contro traffico migranti

Estradato dall’Albania in Italia un arrestato nell’operazione El Rais contro traffico migranti

L’estradizione dall’Albania di un cittadino egiziano rafforza l’inchiesta italiana “el rais” contro una rete criminale che ha trafficato migliaia di migranti dal Mediterraneo orientale verso l’Italia.
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L’estradizione dall'Albania di un cittadino egiziano ha rafforzato l’indagine italiana su una rete criminale dedita al traffico di migranti nel Mediterraneo orientale, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e supportata da una collaborazione internazionale tra forze di polizia. - Gaeta.it

L’estradizione di un cittadino egiziano dall’Albania ha segnato un passo importante nell’inchiesta su una rete criminale dedita al traffico di migranti. Le forze dell’ordine italiane hanno rafforzato l’azione investigativa iniziata mesi fa, puntando a smantellare un’organizzazione che agiva nel Mediterraneo orientale e che avrebbe favorito l’ingresso illegale di migliaia di persone in Italia.

Il contesto dell’operazione el rais e l’arresto internazionale

L’indagine denominata “el rais” è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e riguarda un gruppo di persone di nazionalità egiziana sospettate di aver organizzato un traffico illecito di migranti. L’attività criminale si è sviluppata a partire dal 2021, con una rotta che collegava Egitto, Turchia e Grecia, per favorire l’ingresso clandestino nel nostro paese. Le indagini, concluse con l’ordinanza di custodia cautelare nel mese di aprile 2025, avevano portato all’arresto di quindici persone. A queste si aggiunge ora un quarantanovenne egiziano, estradato dall’Albania e accusato di far parte della stessa rete.

L’organizzazione avrebbe introdotto in Italia almeno tremila migranti illegali, generando un giro di affari stimato intorno ai trenta milioni di dollari. Il costante lavoro investigativo ha coinvolto più forze di polizia italiane e internazionali, con l’obiettivo di bloccare i canali di tratta e arrestare tutti i membri implicati.

Modalità e trasferimento dell’indagato in italia

Il quarantanovenne egiziano è arrivato in Italia a bordo di un volo proveniente da Tirana, atterrato all’aeroporto di Fiumicino a Roma. A scortarlo c’erano agenti del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, che hanno assicurato il trasferimento dell’uomo direttamente nel carcere di Rebibbia. Qui resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria italiana in attesa di risposte sul suo coinvolgimento nella rete criminale.

L’operazione di estradizione testimonia la capacità delle forze dell’ordine di coordinarsi con enti esteri per garantire il rispetto delle decisioni giudiziarie nazionali, con particolare attenzione alla lotta contro i crimini transnazionali come il traffico di esseri umani.

Collaborazione internazionale e ruolo delle forze di polizia estere

Dietro il risultato ottenuto si cela una cooperazione intensa tra le autorità italiane e quelle di paesi stranieri come Albania, Germania, Turchia e Oman. La direzione centrale della polizia criminale ha coordinato il lavoro investigativo in collaborazione con il servizio per la cooperazione internazionale di polizia, che ha supportato l’arresto e l’estradizione.

L’impegno congiunto delle forze di polizia ha permesso di individuare e seguire i movimenti dei sospetti su più continenti, limitando il rischio che i membri dell’organizzazione sfuggissero alla giustizia. Questo scambio di informazioni e azioni mirate ha reso possibile evitare la fuga di un importante esponente del gruppo, rafforzando l’indagine e il procedimento penale in Italia.

Il caso dimostra come la lotta al traffico di migranti si sviluppa su scala globale e richiede una risposta coordinata a livello internazionale, coinvolgendo diversi attori impegnati nella tutela dei diritti e della sicurezza.

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