I primi quattro mesi del 2025 mostrano un aumento significativo delle esportazioni italiane di ortofrutta fresca, con numeri che evidenziano una domanda estera in crescita. Le analisi sui dati Istat, divulgate da Fruitimprese dopo un incontro con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, mettono in luce tendenze positive per il settore, con miglioramenti anche nella bilancia commerciale.
Aumento delle esportazioni di frutta fresca e bilancia commerciale
Nei primi mesi del 2025 le esportazioni di ortofrutta fresca hanno segnato un rialzo del 7,3% in volume e del 13,3% in valore rispetto all’anno precedente. Il saldo della bilancia commerciale è migliorato in modo rilevante, raggiungendo oltre 264 milioni di euro, corrispondente a un incremento del 30,8% rispetto al 2024. Un altro elemento importante riguarda il disavanzo quantitativo tra esportazioni e importazioni, che si è ridotto drasticamente, passando a 98.978 tonnellate, meno della metà rispetto all’anno prima. Questi dati indicano un rafforzamento del mercato interno e una maggiore competitività sui mercati esteri.
Dati dettagliati e attrattiva internazionale
Le cifre dettagliate riflettono una spinta notevole per tutto il comparto, segno che la frutta fresca italiana mantiene una forte attrattiva per i consumatori fuori dai confini nazionali. Il ministro Lollobrigida ha commentato l’andamento sottolineando “l’importanza della promozione dei prodotti agricoli, anche in vista della stagione estiva.”
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Crescita specifica per mele, kiwi, pere e agrumi
In termini di singole categorie di frutta fresca, le esportazioni sono cresciute in modo marcato. La frutta fresca, nella sua complessità, ha visto aumentare le quantità esportate del 21,8% e il valore del 24,3%. Le mele hanno confermato la loro posizione di leader con un incremento del 19,9% in volume e del 18,31% in valore. I kiwi sono saliti del 15,26% in quantità e del 28,47% in valore, mentre le pere hanno registrato incrementi a tripla cifra, segnalando una forte richiesta internazionale.
Gli agrumi non sono stati da meno, con +3% in volume e +11,4% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024. I limoni in particolare hanno mostrato un’esportazione quasi raddoppiata, con un +50% in volume, valore confermato da richieste crescenti sui mercati esteri per questo prodotto. Questi dati dimostrano una diversificazione positiva che coinvolge diverse tipologie di frutta, contribuendo a stabilizzare la domanda globale.
Dinamiche delle importazioni di frutta
Le importazioni hanno seguito una tendenza differente. Gli agrumi importati sono cresciuti dell’8,3% in volume e del 21,7% in valore, un segnale che l’offerta interna non copre completamente la domanda o che è ricercata una varietà maggiore di prodotti. La frutta a guscio e essiccata ha registrato un aumento consistente del 36,9% in valore, influenzata dalle difficoltà della produzione globale legate a crisi climatiche che hanno colpito diverse aree del mondo.
Un capitolo a parte riguarda la frutta tropicale, che occupa sempre più spazio nelle tavole italiane. L’avocado, protagonista crescente nel carrello degli italiani, mostra un aumento delle importazioni superiore al 20% nel primo quadrimestre. Questo segnale indica un cambiamento nelle abitudini di consumo, con un interesse crescente per prodotti esotici e salutari.
Internazionalizzazione e strategie future del settore
Il settore ortofrutticolo italiano conferma così la sua vocazione all’internazionalizzazione, con una domanda estera che spinge verso nuovi record di esportazione e un mercato interno che si adatta alle esigenze di diversificazione. L’attenzione ai dati continuerà a guidare le strategie produttive e commerciali nei prossimi mesi.