Un nuovo episodio di esplosione dovuto a una perdita di gas è tornato sotto i riflettori, mentre emergono dubbi sulle procedure adottate. Il caso ricorda un evento analogo avvenuto nel 2018 nei pressi di Rieti. Esperti del Consiglio nazionale delle ricerche mettono in discussione il rispetto delle norme previste per questi interventi, sottolineando rischi e carenze.
La perdita di gas e l’esplosione: cosa dice il consiglio nazionale delle ricerche
L’Istituto di Scienze e Tecnologie per l’energia e la mobilità sostenibili del Cnr ha espresso preoccupazione per la recente esplosione legata a una fuga di gas. Secondo l’esperta coinvolta, Di Sarli, la perdita non avrebbe dovuto verificarsi se si fossero seguite le procedure indicate. Il protocollo stabilisce passaggi rigorosi per garantire la sicurezza, ma in questo caso qualcosa è sfuggito. Non si esclude che il volume del gas disperso sia stato significativo, aggravando i danni. Il ruolo del distributore, presente sul posto, ha senso solo se si rispettano tutte le precauzioni. La presenza del personale autorizzato non può infatti giustificare eventuali omissioni nelle operazioni.
Episodi simili e precedenti: l’importanza della memoria storica sulle fughe di gas
Non è la prima volta che si verifica un’esplosione causata da una perdita di gas. Nel 2018, sempre vicino a Rieti, un evento simile ha messo in luce criticità simili. Quel precedente caso aveva già spinto a riflettere sui controlli e sulla formazione degli operatori. Rivedere le procedure e mantenere alta l’attenzione serve a evitare il ripetersi di situazioni pericolose. Lo sappiamo, perdere occasioni per migliorare la sicurezza espone la popolazione a rischi gravi, non solo materiali ma anche umani. Il fatto che siano passati anni eppure si manifestino ancora incidenti simili indica quanto certi aspetti possano essere stati trascurati.
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Protocolli di sicurezza: cosa dovrebbe prevedere una procedura corretta
I protocolli di intervento per fughe di gas prevedono una serie di passaggi chiari. Prima di tutto, monitoraggi continui delle condotte e degli impianti per individuare tempestivamente ogni minimo cedimento. Poi, la gestione dell’emergenza deve includere evacuazione, isolamento della zona e informazione immediata alle autorità competenti. Durante le operazioni di riparazione si deve garantire un controllo stretto delle perdite residue e l’uso di dispositivi di protezione per gli operatori. In più, la comunicazione tra distributore e istituzioni deve essere trasparente e puntuale. Ignorare anche uno solo di questi punti espone a incidenti, come è avvenuto recentemente.
Rischi legati alle fughe di gas e potenziali conseguenze di protocolli disattesi
Le fughe di gas, quando non gestite con rigore, mettono in pericolo vite umane e causano danni materiali rilevanti. L’infiammabilità del gas rende ogni perdita una minaccia reale, soprattutto in zone abitate. Un mancato rispetto delle norme può provocare esplosioni, incendi e danneggiamenti estesi alle infrastrutture. L’impatto sull’ambiente non è trascurabile, vista la diffusione di sostanze nocive nell’aria. La perdita di fiducia nella manutenzione e nella sicurezza spinge la società civile a chiedere chiarezza e interventi più rigorosi. I controlli periodici e la formazione puntuale degli operatori sono elementi chiave per evitare nuovi incidenti.