Esplosione distributore gpl a roma in via dei gordiani: distruzioni e tanta paura nella zona sportiva

Esplosione distributore gpl a roma in via dei gordiani: distruzioni e tanta paura nella zona sportiva

L’esplosione del distributore di gpl in via dei Gordiani a Roma ha causato gravi danni al centro sportivo Villa De Sanctis, ma grazie all’evacuazione tempestiva nessun bambino è rimasto ferito.
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Un’esplosione al distributore di GPL in via dei Gordiani a Roma ha causato gravi danni a un centro sportivo vicino, ma grazie all’evacuazione tempestiva dei bambini presenti non si sono registrate vittime. - Gaeta.it

L’esplosione di un distributore di gpl ha scosso la mattina a Roma, in via dei Gordiani, intorno alle 7.30. Il boato ha svegliato gli abitanti e causato danni ingenti a un centro sportivo vicino. Per fortuna, i responsabili sono riusciti a evacuare in tempo un gruppo di bambini presenti in quel momento, evitando una tragedia. Ecco cosa è successo in dettaglio nel cuore della capitale, con i racconti diretti dei testimoni e i danni accertati.

La fuga tempestiva dei bambini e il salvataggio nel centro sportivo

Poco dopo le 7.30, un odore di fumo ha allertato chi era nel centro sportivo davanti al distributore di gpl. Fabio Balzani, presidente della polisportiva Villa De Sanctis, ha spiegato all’Ansa che in quel momento otto bambini erano già arrivati ai campi estivi. Appena percepito il pericolo, lo staff ha deciso di evacuare subito quei piccoli. In seguito sono arrivati anche i genitori, rassicurati dal fatto che nessuno risultava ferito.

Orario dell’esplosione e implicazioni

Balzani ha sottolineato come l’orario dell’esplosione abbia evitato conseguenze ben più gravi. Se lo scoppio fosse avvenuto un’ora più tardi, avrebbero potuto esserci fino a 60 bambini presenti nel centro estivo, senza contare i circa 120 prenotati in piscina. Le conseguenze sarebbero state devastanti. I campi sportivi si trovano proprio davanti al distributore, quindi la vicinanza ha reso il rischio ancora più serio.

Il centro sportivo ora appare in condizioni drammatiche, con recinzioni divelte, coperture danneggiate e detriti ovunque. Balzani ha descritto la scena come un “campo di battaglia”. Nonostante il danno materiale, la priorità è stata la sicurezza dei bambini e del personale, riusciti a uscire senza problemi poco prima dell’esplosione vera e propria.

I danni materiali causati dall’esplosione nei dintorni del distributore

Il violento scoppio del distributore gpl ha scagliato detriti e frammenti metallici in diverse direzioni, colpendo in modo particolare il centro sportivo di fronte al punto dell’esplosione. I campi da tennis, che si trovano nelle immediate vicinanze, hanno subito danni ingenti principalmente alle recinzioni e alle coperture degli impianti.

Sicurezza degli sportivi e danni strutturali

Fortunatamente nessuno stava utilizzando quei campi in quel momento della mattinata, evitando pericoli maggiori per giocatori o passanti. Le schegge hanno però raggiunto superfici che normalmente avrebbero garantito protezione agli sportivi o ai visitatori.

I danni estesi alle strutture costringeranno a interventi di riparazione urgenti e impegnativi. Il centro sportivo, punto di riferimento per molte famiglie e atleti locali, dovrà fare i conti con la ricostruzione di parti fondamentali delle aree sportive. L’incidente pone al centro l’importanza della sicurezza in prossimità di infrastrutture a rischio, specie quando luoghi pubblici e ricreativi si trovano così vicini ad impianti pericolosi.

Testimonianze dirette degli abitanti: paura e confusione dopo l’esplosione

Le prime reazioni degli abitanti della zona raccontano una mattinata tesa e carica di paura. Paola, che vive in un condominio di via dei Gordiani, ha descritto il rumore come “un boato fortissimo, sembrava una bomba o un attentato”. Il fragore e le vibrazioni hanno immediatamente mobilitato i residenti.

Prime interpretazioni e panico diffuso

Anche Francesco, vicino alla zona, ha detto all’Ansa che nei primi momenti nessuno aveva capito bene cosa fosse accaduto. Qualcuno pensava a un terremoto, altri a un’esplosione dolosa. Solo quando il fumo ha iniziato a diffondersi si è capito che era scattato qualcosa di grave.

Le storie di alcuni abitanti aggiungono dettagli ritagliati sulla paura diffusa. Claudia ha raccontato che sua madre si è fatta un taglio sulla gamba a causa dei vetri rotti dalle finestre, frantumatesi per il colpo. Roberta si è allontanata di fretta di casa, “in ciabatte”, spaventata dall’accaduto e convinta che si trattasse di un attentato. Alessandro ha avuto in casa pezzi di legno e materiali volati con l’onda d’urto.

Molte persone riferiscono di aver visto in strada cittadini feriti e coperti di vetri, una scena di confusione e panico che ha coinvolto anche chi si trovava solo a poche decine di metri dal luogo dello scoppio. L’episodio ha fatto emergere la vulnerabilità di quella parte di Roma e l’urgenza di misure di sicurezza più stringenti in zone residenziali e sportive adiacenti a impianti pericolosi.

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