Santa Marinella lancia il primo press tour sulla Lazio blue route dei borghi marinari

Santa Marinella lancia il primo press tour sulla Lazio blue route dei borghi marinari

Santa Marinella ospita il primo press tour della Lazio blue route, un itinerario di 200 km che collega 9 comuni costieri del Lazio valorizzando borghi marinari, patrimonio culturale e turismo sostenibile.
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Santa Marinella ha ospitato il primo press tour della "Lazio blue route", un itinerario di quasi 200 km che collega 9 borghi marinari del litorale nord laziale, valorizzandone storia, natura e patrimonio marino per promuovere un turismo lento e autentico. - Gaeta.it

Santa Marinella ha ospitato il primo press tour dedicato all’itinerario identitario dei borghi marinari, una nuova proposta turistica che collega vari comuni del litorale nord del Lazio. L’evento ha coinvolto giornalisti e comunicatori social, che hanno potuto esplorare direttamente le peculiarità di questa strada culturale e turistica, pensata per valorizzare le località costiere tra Montalto di Castro e Roma. Il progetto, chiamato Lazio blue route, punta a mettere in risalto la storia, la natura e il patrimonio marino che caratterizzano questa porzione di territorio laziale.

Il progetto lazio blue route: un itinerario identitario lungo il litorale nord

La Lazio blue route rappresenta un percorso di quasi 200 chilometri che unisce 9 comuni della costa tirrenica del Lazio. Di questi, 8 sono borghi marinari con storia e cultura radicate nel mare. L’itinerario parte da Montalto di Castro, al confine con la Toscana, e prosegue verso sud toccando località come Tarquinia, Allumiere, Civitavecchia, Santa Marinella, Ladispoli, Cerveteri, fino ad arrivare a Fiumicino e Fregene per poi entrare nella Capitale con un percorso lungo il Tevere che attraversa anche il laghetto dell’EUR.

Elementi distintivi e punti di interesse

Ogni tappa si caratterizza per elementi storici, archeologici e naturalistici. Il percorso si propone come una via tirrenica di connessione tra la Toscana e la nota via Francigena del Sud, diventando un possibile elemento di riferimento per chi cerca forme di turismo lente e attente ai contesti locali. Su questi 200 km si contano oltre 350 punti d’interesse, visitabili anche tramite percorsi “circolari” che ampliano le possibilità di scoperta a territori limitrofi. L’idea è di offrire non solo tappe lineari ma una rete di esperienze immersiva, tra mare, fiumi e terra.

I borghi marinari e il patrimonio culturale legato al mare

Il cuore del progetto ruota intorno ai borghi marinari, che incarnano secoli di vita legata all’economia del mare, alla navigazione e alla pesca. La Lazio blue route comprende porti, approdi turistici e numerosi siti storico-archeologici. Tra questi, due sono riconosciuti come siti UNESCO, un segno forte dell’importanza culturale di quest’area. Le cosiddette “LazioBlue destinations” rappresentano un insieme di luoghi fra cui spiccano un porto internazionale, cinque approdi turistici e più di 50 punti legati alla storia del mare.

Esperienze marine e attrazioni uniche

Le attività proposte nel progetto includono anche l’immersione e lo snorkeling in siti marini ricchi di testimonianze materiali e immateriali. Spiccano attrazioni come le statue votive sommerse sparse lungo la costa nord laziali, elementi unici nel loro genere. Tutto questo patrimonio è stato messo in luce durante il press tour, grazie anche alla guida turistica “Lazio blue route: i santi del mare”, che fornisce dettagli approfonditi sulle caratteristiche del percorso e luoghi di interesse spesso ancora fuori dai tradizionali circuiti turistici.

Il press tour: esperienze dirette per giornalisti e comunicatori

Durante le giornate dedicate al press tour, i partecipanti hanno potuto provare alcune esperienze emblematiche del territorio. Tra le tappe più suggestive c’è stato un trekking nel Monumento Naturale La Frasca, un’area protetta che si affaccia su una spiaggia fossile ancora incontaminata. A quel punto il gruppo ha raggiunto le insenature naturali del borgo Sant’Agostino, uno scenario che unisce natura e storia.

Visite culturali e valorizzazione del patrimonio

Non sono mancate visite culturali, fra cui le ville in stile Liberty di Santa Marinella e l’area archeologica di Castrum Novum. Il Castello di Santa Severa, con il suo battistero, ha rappresentato un altro luogo significativo. Qui si visita anche il Museo Civico del Mare e della Navigazione Antica, l’unico museo di questo genere nel Lazio. Per completare l’esperienza, la prima giornata si è chiusa con una cena a tema mare, in cui sono stati valorizzati i prodotti ittici locali accompagnati da vini della zona.

Il ruolo di santa marinella e le prospettive future del progetto

Santa Marinella ha guidato l’organizzazione di questo press tour, confermandosi centro propulsore del progetto. Il sindaco Pietro Tidei ha accolto i giornalisti mettendo in evidenza come questa iniziativa rappresenti un tassello importante per il rilancio della città. Negli ultimi anni Santa Marinella ha superato una fase di difficoltà finanziaria e sta cercando di rilanciarsi attraverso la valorizzazione delle proprie risorse naturali e culturali.

Il clima mite e la qualità dell’aria sono elementi su cui il Comune punta per attrarre visitatori. Il mare e i 24 chilometri di costa sono ancora territori ricchi di testimonianze storiche e archeologiche da scoprire. La Lazio blue route diventa un’occasione per rafforzare l’offerta turistica locale, inserendo Santa Marinella e i suoi borghi vicini in itinerari pensati per il turismo lento, rispettoso dell’ambiente e rivolto a chi cerca esperienze autentiche lungo la costa tirrenica del Lazio.

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