Esercito israeliano sospende temporaneamente operazioni per consentire passaggio aiuti umanitari a gaza

Esercito israeliano sospende temporaneamente operazioni per consentire passaggio aiuti umanitari a gaza

L’esercito israeliano sospende le operazioni militari per dieci ore al giorno in alcune zone della Striscia di Gaza, facilitando il passaggio sicuro di aiuti umanitari dall’Egitto con il supporto di Onu e organizzazioni internazionali.
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L’esercito israeliano ha annunciato una pausa tattica quotidiana nella Striscia di Gaza per facilitare il transito sicuro degli aiuti umanitari, mentre arrivano i primi convogli dall’Egitto sotto controllo israeliano. - Gaeta.it

L’esercito israeliano ha dichiarato una “pausa tattica” nelle attività militari in alcune aree della Striscia di Gaza per permettere il transito sicuro di aiuti umanitari. La sospensione riguarda zone densamente popolate e durerà dieci ore al giorno, coinvolgendo i quartieri di Al-Mawasi, Deir el-Balah e Gaza City. Nel frattempo, sono arrivati i primi convogli di aiuti dall’Egitto, in un contesto di pressioni internazionali crescenti e un allarme per la situazione alimentare nella regione.

La pausa tattica dell’esercito israeliano per facilitare gli aiuti umanitari a gaza

L’esercito ha annunciato che ogni giorno, fino a nuovo ordine, si fermeranno le operazioni militari in determinati settori di Gaza per dieci ore consecutive, dalle 6 alle 16 circa. Questa iniziativa serve a consentire il passaggio sicuro dei convogli umanitari, composti da furgoni delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni che distribuiscono cibo e medicinali alla popolazione.

La comunicazione ufficiale, pubblicata tramite il canale Telegram dell’IDF, specifica che i corridoi umanitari saranno attivi in zone dove le forze armate israeliane non stanno operando attivamente, con l’intento di limitare rischi per i civili. L’operazione è gestita sotto la supervisione del COGAT e si svolge in stretta collaborazione con l’Onu e le organizzazioni internazionali. L’IDF ribadisce che questa pausa non sospende le altre operazioni militari rivolte alle organizzazioni terroristiche nella zona, ma affianca lo sforzo umanitario per mitigare le condizioni di vita nella Striscia.

L’annuncio sottolinea anche la disponibilità ad estendere la durata o la portata della pausa in base alle necessità, mantenendo un equilibrio tra la sicurezza militare e la protezione dei civili. La decisione riflette le recenti pressioni internazionali e il quadro complesso delle attività in corso.

Il primo lancio aereo di aiuti umanitari israeliani nella striscia di gaza

Per la prima volta dall’inizio del conflitto attuale, l’IDF ha reso noto di aver effettuato un lancio aereo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La notizia, riportata dal Times of Israel, è stata diffusa esclusivamente in lingua inglese su Telegram, senza apparire su altre piattaforme ufficiali in ebraico o inglese né su X .

Questo gesto rappresenta una nuova modalità con cui Israele prova a facilitare l’ingresso di rifornimenti nell’enclave, diversamente dal passato quando solo Paesi terzi effettuavano voli di questo tipo. Il lancio notturno segue gli stessi scopi della “pausa tattica” : garantire aiuti essenziali alla popolazione civile.

Il lancio aereo si affianca alle operazioni terrestri e ai corridoi umanitari appena attivati, indicando un ampliamento delle vie di accesso agli aiuti. Nonostante le tensioni e le operazioni militari, questa mossa vuole assicurare la presenza di cibo e medicinali nelle aree sotto assedio.

I camion degli aiuti dall’egitto verso gaza attraversano israele per controlli

Parallelamente, sono partiti i primi convogli di aiuti umanitari dall’Egitto verso la Striscia di Gaza. La TV statale egiziana Al Qahera News ha trasmesso la notizia, sottolineando come i camion abbiano iniziato a muoversi dopo mesi di pressioni internazionali e allarmi delle agenzie umanitarie sulla situazione alimentare a Gaza.

Con il valico di Rafah ancora chiuso, i mezzi dovranno passare attraverso il territorio israeliano per essere controllati prima di entrare nell’enclave. Questa procedura rappresenta un punto critico per il transito e il tempo di distribuzione degli aiuti, ma è al momento l’unica alternativa aperta.

Le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali si sono coordinate con Israele per garantire il passaggio sicuro dei materiali. Le autorità egiziane hanno confermato il movimento dei convogli senza specificare il numero esatto di camion o il carico totale.

Il recente movimento di aiuti riflette la crescente attenzione mondiale verso la gravità della crisi a Gaza, dove i ristrettezze delle forniture mettono a rischio migliaia di vite. Il passaggio dei camion indica un passo avanti nella gestione dell’emergenza, anche se permangono numerose difficoltà logistiche e politiche.

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