Le Regioni italiane hanno un ruolo decisivo nella gestione delle politiche europee, ma rischiano di vederlo compromesso da tentativi di accentramento da parte della Commissione europea. Ecco cosa ha detto Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, durante l’inaugurazione della quarta edizione del festival ‘L’Italia delle Regioni‘, svoltosi a Venezia nel 2025.
Le regioni e la gestione delle politiche europee: un patrimonio da difendere
Michele Emiliano ha sottolineato l’importanza di rafforzare la comunicazione sul ruolo delle Regioni come livelli fondamentali di governo. Secondo lui, le Regioni sono un passaggio imprescindibile per la governance europea, visto che gran parte delle politiche europee, specialmente quelle di coesione economica e sociale, vengono programmate e gestite proprio dai governi regionali.
Il presidente della Regione Puglia ha espresso preoccupazione per le mosse della Commissione europea volte a accentrare queste politiche, tolto quindi alle Regioni il diritto di programmarle e gestirle a livello locale. Questo spostamento di poteri, ha detto Emiliano, indebbolirebbe la legittimazione stessa delle Regioni e comprometterebbe un lavoro già avviato e consolidato sul territorio, che consente interventi più mirati e vicini alle esigenze dei cittadini.
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Non a caso, ha ribadito, le Regioni si oppongono con fermezza a qualsiasi tentativo di sottrarre loro questa competenza strategica. Questo tema, seppur tecnico, ha un impatto diretto sulla vita quotidiana di milioni di italiani visto che le risorse europee sono fondamentali per lo sviluppo locale e regionale.
Il festival l’italia delle regioni: un momento per far conoscere il lavoro delle regioni
Il festival è nato con l’obiettivo di spiegare ai cittadini il ruolo cruciale delle Regioni, spesso troppo sottovalutato o sconosciuto al grande pubblico. Emiliano ha evidenziato come le Regioni incidano praticamente su quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana: sanità, istruzione, trasporto, ambiente, e molto altro.
Spesso i cittadini pensano che solo Governo centrale o sindaci abbiano un impatto sulla loro vita, mentre la stragrande maggioranza delle normative e dei servizi dipendono dalla legislazione regionale. Eventi come questo festival servono dunque a far emergere questo dato sotto gli occhi di tutti, valorizzando il lavoro svolto dalle amministrazioni regionali.
In questa nuova edizione a Venezia, in Campo San Polo, si sono riuniti diversi presidenti di Regione e il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli, a testimonianza di un impegno comune per rafforzare la comunicazione fra realtà territoriali, istituzioni e cittadini.
Il ruolo dei presidenti di regione nella gestione quotidiana e nella crisi sanitaria
Durante il festival, Emiliano ha ricordato anche quanto spesso il lavoro dei presidenti di Regione venga associato quasi esclusivamente alla gestione della pandemia da Covid, come se tutto il loro ruolo si riducesse a questo. In realtà, ha precisato, la loro attività comprende un ampio spettro di funzioni che vanno dalla programmazione alle decisioni strategiche sulle risorse, fino alla gestione di servizi fondamentali.
Emiliano ha valorizzato l’azione dell’Anci nel rafforzare la comprensione del ruolo dei sindaci, spingendo ora la Conferenza delle Regioni a fare altrettanto per i presidenti, mostrando che si tratta di figure centrali nella macchina amministrativa nazionale.
La manifestazione del 2025 a Venezia ha rappresentato quindi un momento importante per far emergere questi temi, con la presenza di esponenti istituzionali di tutta Italia e una forte attenzione mediatica.
In conclusione questo incontro ha confermato come le regioni continuino a puntare sulla loro visibilità
…e sulla loro voce in occasione di eventi aperti a cittadini, istituzioni e operatori, perché solo così possono difendere ruoli e competenze conquistate nel tempo e che giocano un ruolo chiave nella vita del paese.