La regione Emilia-romagna ha presentato una proposta di legge che punta a contrastare la crisi climatica con misure concrete verso la neutralità carbonica entro il 2050. Questa iniziativa, la prima in Italia a dedicarsi in modo articolato a mitigazione e adattamento, arriva dopo anni segnati da eventi climatici estremi come siccità e alluvioni. Tra gli strumenti previsti spiccano piani di adattamento, osservatori per la transizione ecologica e incentivi per i comuni che adottano piani energetici sostenibili.
La proposta di legge e il contesto regionale dei cambiamenti climatici
L’Emilia-romagna si trova da anni ad affrontare fenomeni meteorologici estremi con conseguenze gravi sul territorio e sull’economia locale. Nel 2022 una persistente siccità ha colpito la regione, aggravando le condizioni ambientali e agricole. L’anno successivo, nel 2023, importanti alluvioni hanno causato frane e danni stimati in circa 9 miliardi di euro, conseguenza di più di 66mila movimenti franosi censiti.
Questa situazione ha spinto il gruppo consiliare Alleanza Verdi Sinistra – Coalizioni Civiche – Possibile a elaborare una proposta di legge regionale mirata a rispondere in modo strutturale e organico alla crisi climatica. Si tratta della prima legge regionale in Italia che mette al centro la lotta ai cambiamenti climatici con norme specifiche sulla mitigazione e sull’adattamento. Il documento è stato illustrato in Regione dall’esponente Avs Paolo Burani, primo firmatario del testo, insieme alla capogruppo Simona Larghetti e al consigliere Paolo Trande.
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I punti salienti della crisi climatica in emilia-romagna
- Siccità persistente nel 2022
- Alluvioni e frane nel 2023 con danni ingenti
- Movimenti franosi e questioni di sostenibilità territoriale
Obiettivi e contenuti principali del testo legislativo
Il fulcro della proposta ruota attorno all’obiettivo della neutralità carbonica entro il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi e con le normative europee attuali. Il progetto legislativo si articola in 19 articoli che definiscono misure diverse: dalla creazione di un piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici fino all’introduzione di strumenti che collegano politiche ambientali e bilanci di sostenibilità.
La legge prevede inoltre la nascita di un osservatorio regionale dedicato alla transizione ecologica, che avrà il compito di monitorare e guidare il percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette. Altre iniziative comprendono la creazione di un’assemblea dei giovani per il clima, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni nelle decisioni ambientali. Vengono anche messi in campo incentivi finanziari per i comuni che aderiranno ai piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima , spingendo per un’adozione diffusa di strategie basate su soluzioni naturali per contenere l’impatto ambientale.
Strumenti e iniziative chiave
- Piano regionale di adattamento climatico
- Osservatorio per la transizione ecologica
- Assemblea dei giovani per il clima
- Incentivi ai comuni per soluzioni sostenibili
Attenzione alla salute e innovazione tecnologica nella gestione ambientale
La proposta di legge si focalizza anche sul legame stretto tra la crisi climatica e la salute dei cittadini, sottolineando l’importanza di tutelare non solo il benessere fisico ma anche quello psicologico, che risente dell’emergenza in atto. Viene riconosciuto il ruolo fondamentale di sistemi avanzati, come big data e intelligenza artificiale, per supportare le scelte di pianificazione e gestione ambientale. Questi strumenti tecnologici aiuteranno a raccogliere informazioni dettagliate, prevedere rischi e organizzare interventi più efficaci sul territorio.
Il gruppo proponente sottolinea che questa legge rappresenta più di un semplice provvedimento normativo. La definiscono un patto concreto tra le generazioni, che si propone di proteggere il territorio rendendolo meno vulnerabile e più pronto a fronteggiare future sfide climatiche. La volontà è quella di agire tempestivamente per evitare un peggioramento delle condizioni ambientali e sociali, tutelando così il patrimonio regionale e la salute della popolazione.