La crisi occupazionale in Calabria si aggrava nell'imminenza della conclusione dei progetti di Tirocinio di inclusione sociale previsti per ottobre e novembre. Circa 4.200 persone si trovano ora a rischiare la perdita del sostegno al reddito e prospettive lavorative concrete, come evidenziato in una nota delle organizzazioni sindacali Nidil-Cgil, FelsaCisl e UIltemp-Uil. Il prossimo 18 settembre, si svolgerà un sit-in di protesta presso la cittadella regionale di Catanzaro per sollevare questa problematica emergente.
Situazioni di precarietà lavorativa
Il contesto occupazionale in Calabria
Negli ultimi anni, il mercato del lavoro in Calabria ha vissuto una fase critica, caratterizzata da una forte precarietà e dall'assenza di opportunità lavorative stabili. I progetti di Tirocinio di inclusione sociale, sebbene abbiano offerto momenti di supporto, non hanno prodotto risultati duraturi e significativi. Le difficoltà economiche degli enti coinvolti nel processo di assunzione limitano la possibilità di assumere un numero adeguato di tirocinanti. Pertanto, ci si trova ora di fronte a una situazione allarmante che potrebbe condannare migliaia di famiglie a un futuro incerto.
Le promesse non mantenute
In merito alla situazione appena descritta, le segreterie regionali dei sindacati esprimono una forte insoddisfazione per le promesse non mantenute da parte della politica. Secondo la nota, l'emendamento che prevedeva deroghe assunzionali per i tirocinanti non ha prodotto gli effetti sperati, lasciando inalterata la precarietà lavorativa e il bisogno di misure concrete da parte delle istituzioni. Le organizzazioni sindacali affermano che la crisi delle amministrazioni locali è un problema strutturale, che non può risolversi con soluzioni temporanee.
Attenzione alle problematiche sociali
L'appello alle istituzioni
Le organizzazioni sindacali fanno appello al Governo regionale e nazionale affinché si faccia fronte comune per affrontare questa emergenza sociale. Il governatore Roberto Occhiuto, infatti, aveva già promesso un incontro con le segreterie confederali per discutere l’assorbimento di questo bacino di lavoratori all’interno della pubblica amministrazione. Purtroppo, tali promesse sembrano essere state dimenticate, lasciando i tirocinanti e le loro famiglie in una situazione critica, con l’urgente necessità di un lavoro dignitoso.
Mobilitazione per il 18 settembre
In risposta a questa grave situazione, il sit-in del 18 settembre alla cittadella regionale di Catanzaro rappresenta un atto di forte mobilitazione, volto a richiamare l’attenzione della politica verso il disagio vissuto da circa 4.200 lavoratori. Questi, spesso invisibili nella quotidianità, prestano servizio nelle comunità locali senza un contratto regolare. Le sigle sindacali intendono esercitare pressione affinché la dignità di questi uomini e donne venga riconosciuta e garantita. La loro lotta non è solo per se stessi, ma anche per un cambiamento sistemico che possa portare a misure più giuste ed efficaci.
La risposta della società civile
La comunità e il ruolo dei cittadini
L'impatto di queste problematiche si estende oltre i confini dei singoli lavoratori coinvolti. La precarietà dei tirocinanti rappresenta un rischio per l'intera comunità. Le famiglie, infatti, soffrono non soltanto per la mancanza di reddito, ma anche per il crollo della speranza di un futuro lavorativo migliore. È fondamentale che la società civile sia coinvolta in questo dibattito, per creare un consenso attorno alla necessità di affrontare con urgenza la situazione occupazionale e sostenere chi vive questa difficile realtà.
Verso una soluzione condivisa
La strada verso la risoluzione della precarietà lavorativa in Calabria richiede un impegno condiviso. È essenziale che le istituzioni ascoltino le richieste dei sindacati e dei cittadini, per progettare insieme strategie che possano portare a una vera inclusione sociale e lavorativa. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo si potrà garantire un futuro dignitoso a migliaia di lavoratori e lavoratrici calabresi, le cui vite e prospettive sono in questo momento in bilico.
Ultimo aggiornamento il 30 Agosto 2024 da Donatella Ercolano