Il virologo Matteo Bassetti ha recentemente condiviso le sue preoccupazioni riguardo a una malattia misteriosa che ha colpito il Congo, causando oltre 370 contagi e diverse morti. Attraverso un video sui suoi canali social, Bassetti ha proposto l’ipotesi di una febbre emorragica e ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente la situazione sanitaria in Africa, sottolineando che l’attenzione dovrebbe rimanere costante anche al di fuori delle epidemie manifestamente gravi.
La malattia e i sintomi allarmanti
La regione colpita dalla malattia è quella di Panzi, che si trova a circa 700 km a sud-est della capitale Kinshasa. Bassetti descrive la malattia attraverso un quadro sintomatologico preoccupante, in cui si manifestano febbre elevata, mal di gola e tosse, e un’anemia marcata. Questa condizione comporta una ridotta emoglobina nel sangue, il che può portare a una carenza di ossigeno nei tessuti corporei. È un quadro sanitario che preoccupa, considerando che il contagio ha colpito in modo particolare i giovani.
Le statistiche parlano chiaro: la maggior parte delle vittime ha un’età compresa fra i 15 e i 18 anni, e sono stati segnalati casi gravi anche fra i bambini al di sotto dei cinque anni. Bassetti evidenzia come la malnutrizione endemica nella regione possa compromettere il sistema immunitario degli abitanti, rendendoli più vulnerabili a malattie di questo tipo e ad altre infezioni.
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Rischio di contagio e misure di contenimento
Bassetti ha voluto rassicurare il pubblico riguardo al rischio di una diffusione globale del contagio. A suo avviso, le autorità locali sono già intervenute, predisponendo un cordone sanitario attorno alla regione affetta. Diversamente dalla Cina nei primi tempi della pandemia di Covid, gli scambi commerciali e turistici tra il Congo e l’Europa sono significativamente limitati. Ciò riduce considerevolmente il rischio di una propagazione del contagio oltre i confini del paese africano.
Attualmente, la situazione viene ritenuta “sotto controllo”, con un basso rischio di diffusione in altre aree. Tuttavia, Bassetti non esclude alcuno scenario: “Potrebbe trattarsi anche solo di un allarme passeggero, o potrebbe esserci la possibilità che si tratti di una nuova malattia infettiva”, ha affermato. In questa fase, la cautela è un imperativo.
L’importanza dell’attenzione costante verso l’Africa
Fulcro dell’argomento trattato è l’invito di Bassetti a non concentrarsi su Africa solamente quando emergono gravi problemi sanitari. Secondo il virologo, la necessità di rafforzare i sistemi sanitari, contrastare la malnutrizione e affrontare la povertà è un’emergenza quotidiana e non episodica. La situazione in Congo, e in molte altre nazioni africane, è il risultato di problemi strutturali che non possono essere ignorati.
Di fronte a questi dilemmi, il ministero della Salute italiano ha già avviato una richiesta di incremento dei livelli di allerta nelle strutture portuali, aeroportuali e di frontiera. Vigilanza e impegno continuato sono necessari per affrontare non solo le emergenze, ma anche le radici profonde delle difficoltà che affliggono la regione.