Elisabetta ligabò Stasi: accuse contro l'ex capo del RIS e il caso del figlio Alberto Stasi

Elisabetta ligabò Stasi: accuse contro l’ex capo del RIS e il caso del figlio Alberto Stasi

Il caso Alberto Stasi riapre tensioni tra la famiglia e gli ex investigatori, con Elisabetta Ligabò Stasi che denuncia irregolarità nelle indagini e critica il ruolo di Luciano Garofano nel processo.
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Il caso Stasi si riaccende con la madre di Alberto che ne ribadisce l’innocenza e critica le indagini, mentre la controversa figura dell’ex capo RIS Luciano Garofano, ora difensore di un’altra parte coinvolta, alimenta nuove tensioni. - Gaeta.it

Il caso di Alberto Stasi continua a far parlare di sé, con nuove tensioni che emergono tra la famiglia e gli ex investigatori coinvolti. Elisabetta Ligabò Stasi, madre di Alberto, ha ribadito l’innocenza del figlio, esprimendo dubbi sulla regolarità delle indagini che hanno caratterizzato l’intera vicenda. Le sue parole riportano l’attenzione su aspetti poco chiari emersi durante l’inchiesta, tra cui alcune scelte investigative contestate anche a livello processuale.

La posizione di alberto stasi e il sostegno della madre

Alberto Stasi si definisce da sempre innocente in relazione alle accuse che gli sono state mosse negli anni. La madre, Elisabetta Ligabò Stasi, ha confermato questa versione, affermando che col tempo le prove e le testimonianze riportano a galla una verità diversa da quella ipotizzata inizialmente. Il figlio non vuole più sentire il nome di alcune persone coinvolte nel procedimento, segnalando una forte distanza emotiva e fiducia compromessa nei confronti di chi ha partecipato alle indagini.

Elisabetta Ligabò Stasi ha manifestato un’autentica frustrazione verso chi, a suo dire, ha avuto un ruolo negativo nel dipanare il mistero attorno al figlio. La madre ribadisce che la lunga battaglia legale del figlio è stata segnata da un clima di accanimento, con un’ipotesi unica perseguita senza aprirsi ad altre piste investigative. Questo sentimento di ingiustizia viene sottolineato più volte nel corso di interviste recenti, alimentando il dibattito pubblico sul caso.

Il ruolo controverso di luciano garofano nel processo

Tra i nomi che più hanno scosso la famiglia Stasi, emerge quello di Luciano Garofano, allora capo del RIS. Garofano è stato principalmente criticato per aver escluso come utilizzabile un’impronta digitale evidenziata durante le indagini, identificata come numero 33 nel materiale repertato. Lo stesso investigatore, in un colpo di scena, è oggi parte del collegio difensivo di Andrea Sempio, altra figura centrale legata al caso.

Questo legame tra Garofano e la difesa di Sempio ha provocato reazioni intense da parte della famiglia Stasi. Elisabetta Ligabò Stasi ha parlato apertamente di una “solita compagnia” unita nel contrastare il percorso di Alberto, con implicazioni che coinvolgono ora anche aspetti personali e umani oltre che professionali. La presenza di Garofano nel team difensivo viene letta come un ulteriore elemento che mette in discussione la correttezza del procedimento.

Dubbi e critiche sulle fasi investigative iniziali

La difficoltà maggiore per la famiglia Stasi è stata la direzione univoca che hanno avuto le indagini fin dal loro avvio. Elisabetta Ligabò Stasi ha indicato come sin dall’inizio si sia privilegiata una sola versione degli eventi, senza dare spazio ad alternative o ricostruzioni diverse. Questo approccio ha provocato scontri duri con l’ambiente giudiziario e investigativo che ha seguito il caso.

Le indagini sono state contestate anche per alcune omissioni o scelte giudicate poco trasparenti, specialmente riguardo all’analisi e all’interpretazione delle tracce raccolte. La famiglia sostiene che l’esclusione di alcune prove o la gestione di certi elementi, come l’impronta numero 33, abbiano in qualche modo compromesso la ricerca della verità. Questi fatti si intrecciano con l’attuale svolta legale, portando a una maggiore attenzione sulle azioni di quegli anni.

Ripercussioni e clima attuale intorno al caso stasi

Durante questi anni, il caso Stasi ha avuto un forte impatto mediatico e sociale, alimentando sentimenti contrastanti in città e oltre. L’atteggiamento di chi ha lavorato all’indagine, i continui colpi di scena e le testimonianze conflittuali hanno creato una situazione difficile da decifrare per chi segue la vicenda da vicino.

Le parole di Elisabetta Ligabò Stasi riaprono questioni mai del tutto chiarite, offrendo una prospettiva familiare che si scontra con quella giudiziaria. La tensione resta alta, e il coinvolgimento di figure come Luciano Garofano nel fronte difensivo di Andrea Sempio conferma che il caso continua a muovere equilibri e relazioni di vario tipo. Resta da vedere come questi elementi influenzeranno le prossime fasi del processo.

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