Elezioni anticipate in Germania: la corsa al Bundestag si sposta a febbraio 2025

Elezioni anticipate in Germania: la corsa al Bundestag si sposta a febbraio 2025

Le elezioni anticipate per il Bundestag si svolgeranno il 23 febbraio 2025 a causa del crollo della coalizione di governo, segnando un momento cruciale per la politica tedesca.
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Elezioni anticipate in Germania: la corsa al Bundestag si sposta a febbraio 2025 - Gaeta.it

Le elezioni per il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, previste inizialmente per il 28 settembre 2025, si terranno anticipatamente il 23 febbraio a causa di una grave crisi politica. Il recente crollo della coalizione di governo ha provocato la decisione di anticipare il voto, un passaggio cruciale per il futuro della Germania, che si prepara ad affrontare sfide politiche e sociali significative.

Crisi politica e voto anticipato

La crisi politica che ha portato all’anticipo del voto ha raggiunto il suo culmine il 6 novembre, quando la coalizione semaforo – composta dalla SPD, dai Liberali della FDP e dai Verdi – è collassata a seguito di uno scontro interno. Il cancelliere Olaf Scholz ha rimosso il ministro delle Finanze Christian Lindner, scatenando così l’uscita dei Liberali dalla coalizione. Il 16 dicembre, in seguito a un voto di fiducia fallito, Scholz ha perso il sostegno della maggioranza, ricevendo solo 207 voti favorevoli contro 394 contrari e 116 astensioni. Questa sconfitta ha aperto la strada a un nuovo voto. Il presidente Frank-Walter Steinmeier ha quindi deciso di sciogliere ufficialmente il Bundestag il 27 dicembre, dando il via alle nuove elezioni. Scholz continuerà a guidare un governo di minoranza fino a quelle date.

Dettagli sul sistema elettorale tedesco

Il sistema elettorale tedesco si basa su un meccanismo misto che prevede l’assegnazione di almeno 598 seggi. Gli elettori utilizzano un’unica scheda con due voti: il primo, di tipo maggioritario, determina i candidati nei 299 collegi uninominali presenti sul territorio, dove vince chi ottiene la maggioranza relativa. Il secondo voto è proporzionale e attribuisce i rimanenti 299 seggi alle liste di partito, senza preferenze individuali.

Un aspetto rilevante del sistema è la soglia di sbarramento del 5%: solo i partiti che superano questa soglia riceveranno seggi. A eccezione di chi riesce a ottenere tre seggi diretti, nessun partito può partecipare alla divisione dei seggi se non supera tale soglia. Inoltre, la riforma del 2023 ha fissato a 630 il numero massimo di parlamentari, dopo un periodo di incremento che ha portato il Bundestag a contare fino a 736 deputati alle elezioni del 2021.

Le cifre del voto: diritto e affluenza

Circa 59,2 milioni di persone hanno diritto di voto, cifra che segna una leggera flessione rispetto ai 60 milioni del 2021. Di questi, 2,3 milioni di giovani saranno al loro primo voto, un gruppo significativo che rappresenta il 3,9% del totale. La legge elettorale consente di votare a partire dai 18 anni, mentre i giovani di 16 anni possono votare nelle elezioni locali. È interessante notare che il segmento più numeroso degli elettori è rappresentato da coloro che hanno 70 anni o più, pari al 23,2% del totale.

Nelle ultime elezioni del 2021, l’affluenza alle urne è stata del 76,6%. La partecipazione tende ad aumentare con l’età: oltre l’80% dei votanti di età tra i 50 e i 59 anni ha esercitato il proprio diritto, rispetto al 70,5% degli elettori più giovani. Questi dati evidenziano l’engagement dei cittadini, ma mostrano anche che la democrazia tedesca fronteggia sfide legate alla partecipazione giovanile.

I partiti in gara

I partiti autorizzati a partecipare sono 29, con 11 di essi, compreso l’Unione tra CDU e CSU, candidati a livello nazionale. Altri partiti non saranno presenti in tutti i 16 Länder tedeschi. Inizialmente, 41 soggetti politici avevano presentato la loro candidatura, ma solo quelli già rappresentati nel Bundestag o in uno stato con almeno cinque membri hanno potuto accedere alle schede elettorali. Tra i principali partiti figurano SPD, Verdi, FDP, AfD, Die Linke e Freie Wähler. La CDU corre su scala nazionale, eccetto in Baviera, dove è attiva la CSU.

Voto all’estero e candidati

Si stima che tra 3 e 4 milioni di tedeschi vivendo all’estero abbiano il diritto di voto. Tuttavia, solo i cittadini che hanno vissuto in Germania per un minimo di tre mesi possono votare, con restrizioni sugli aventi diritto che risalgono a oltre 25 anni. La scarsa disponibilità di tempo può influenzare negativamente la partecipazione degli elettori all’estero, come dimostra il numero esiguo di voti espressi dal comparto nel 2021: appena 130.000.

Per queste elezioni, il numero totale dei candidati si attesta a 4.506, un calo significativo rispetto ai 6.211 del 2021. La percentuale di donne tra i candidati è del 32%, mentre il numero di candidati indipendenti risulta ridotto. Per la carica di cancelliere sono in lizza nomi noti: Friedrich Merz per CDU/CSU, Olaf Scholz per SPD, Robert Habeck per i Verdi, Alice Weidel per AfD e Sahra Wagenknecht per Die Linke. Nonostante le speculazioni, il nuovo cancelliere sarà scelto dal Bundestag e non direttamente dagli elettori.

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