Lo scenografo Gianni Quaranta, vincitore dell’Oscar per La camera con vista di James Ivory, è scomparso a Roma all’età di 82 anni. La notizia è stata diffusa dall’agenzia ANSA tramite la figlia Guja. Quaranta, oltre a essere scenografo, ha lavorato anche come regista e costumista. La sua carriera si è sviluppata tra Italia e Stati Uniti, spaziando tra cinema, teatro e opera.
La carriera internazionale e le collaborazioni principali
Quaranta ha iniziato la sua attività negli anni ’70, ottenendo subito riconoscimenti importanti. La sua prima candidatura all’Oscar risale al 1972, per la scenografia di Fratello sole, sorella luna, diretto da Franco Zeffirelli. Il rapporto con Zeffirelli si è consolidato nel tempo, portando a numerosi progetti, tra cui un’altra candidatura per La traviata nel 1983. Il premio più noto è arrivato nel 1987 con La camera con vista, che gli è valso l’Oscar per la miglior scenografia.
La sua attività non si è limitata al cinema italiano o statunitense. Ha lavorato anche nella pubblicità e nel teatro di prosa, collaborando con registi come Luca Ronconi e Giancarlo Menotti. Ha inoltre realizzato allestimenti per l’opera a livello internazionale, costruendo una carriera versatile.
Riconoscimenti e premi ottenuti
Oltre all’Oscar con James Ivory, Quaranta ha ricevuto altri importanti riconoscimenti. Tra questi il César, il principale premio cinematografico francese, assegnatogli per la scenografia di Farinelli – Voce regina. Questo premio conferma la sua reputazione nel panorama internazionale.
Le sue scenografie sono state apprezzate da registi di rilievo in film significativi. Ha lavorato con Lina Wertmuller in Tutto a posto niente in ordine e con Bernardo Bertolucci in Novecento. La sua partecipazione a queste produzioni ha contribuito a definire l’estetica di film diventati punti di riferimento.
Contributi al teatro e all’opera nel mondo
Quaranta ha firmato allestimenti scenici per opere liriche e balletti in teatri come la Scala di Milano, la Fenice di Venezia e l’Opéra di Parigi. Ha lavorato in diverse città europee e americane, tra cui Vienna, Bonn, Rio de Janeiro, Philadelphia e Chicago. La sua scenografia per Aida al Metropolitan Opera House di New York è rimasta in repertorio per oltre trent’anni, segno della sua qualità e durata.
Questo impegno nelle arti sceniche ha rappresentato una parte importante della sua attività, lasciando un segno duraturo nelle produzioni a cui ha partecipato.
Ultimi anni e dettagli delle esequie
Nato ad Arsiè, nelle montagne di Belluno, Quaranta si era formato a Milano all’Accademia di Brera. Dopo il diploma si era trasferito a Roma per proseguire la sua attività. Negli ultimi anni è rimasto vicino alla famiglia, composta dalla moglie Giuliana e dalla figlia Guja, produttrice e regista.
Il funerale si terrà martedì 16 settembre alle 11 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota come la chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma. La scelta del luogo riflette il legame con la cultura e l’arte della città, in memoria di un protagonista di questi ambiti.