È abruzzese la nuova presidente femminile della federazione universitaria cattolica italiana per il biennio 2025-2027

È abruzzese la nuova presidente femminile della federazione universitaria cattolica italiana per il biennio 2025-2027

La federazione universitaria cattolica italiana nomina Marta Terenzio presidente femminile 2025-2027, puntando su comunità e impegno sociale per contrastare isolamento giovanile e rafforzare la fede cristiana nelle università.
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La Federazione Universitaria Cattolica Italiana ha nominato Marta Terenzio, giovane abruzzese, nuova presidente femminile per il biennio 2025-2027, con l’obiettivo di rafforzare il senso di comunità e il coinvolgimento sociale degli studenti universitari cattolici. - Gaeta.it

La federazione universitaria cattolica italiana ha scelto una giovane abruzzese come sua nuova presidente femminile per il periodo 2025-2027. La nomina, approvata dal Consiglio permanente della conferenza episcopale italiana , rappresenta un passaggio importante per l’organizzazione che raggruppa studenti universitari cattolici in tutta Italia. La nuova guida, insieme al nuovo team, ha già delineato le principali direttrici su cui si concentrerà il prossimo anno accademico, con attenzione alle sfide sociali e culturali che coinvolgono i giovani e le comunità accademiche.

Marta terenzio, presidente femminile: nomina e primo messaggio

Marta Terenzio, 24 anni e residente a Pescara, ha ricevuto l’incarico dalla Cei nel corso della recente sessione del Consiglio permanente nazionale. La sua nomina è stata accolta con entusiasmo dai membri della Fuci, che vedono in lei una giovane figura capace di rappresentare le istanze degli studenti cattolici under 30. Marta ha riferito che l’esperienza all’interno della Fuci le ha insegnato ad affrontare ogni realtà, dall’università alle comunità di quartiere, con passione e impegno autentico. Ha invitato tutti i soci, fucine e fucini, a mantenere alto il desiderio di approfondire le complessità del tempo presente, con uno sguardo attento alla ricerca di senso e all’obiettivo di costruire rapporti di fraternità e sorellanza.

Le parole di Marta rivelano un impegno a fondo nel promuovere il valore della testimonianza viva della fede cristiana attraverso un’attività concreta nelle realtà universitarie italiane. Questo nuovo percorso di servizio le è affidato in un momento in cui la formazione integrale degli studenti rimane un obiettivo centrale della federazione.

Il nuovo team e i ruoli nella presidenza nazionale

Accanto a Marta Terenzio, nella Presidenza nazionale prenderanno posto altre figure affidate dalla Cei. Maddalena Arighi è stata nominata vicepresidente femminile, mentre Lorenzo Tellez assumerà il ruolo di segretario nazionale. Confermati nelle cariche maschili, Alessio Dimo resta presidente nazionale maschile e Giovanni Salmaso continuerà come vicepresidente maschile per l’anno federativo che sta per iniziare.

Don Roberto Regoli, assistente nazionale della Fuci, ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento dirigenziale e ha ringraziato la Cei per la fiducia accordata. Il suo intervento ha messo l’accento sulla volontà dell’associazione di portare avanti la testimonianza della fede cristiana a livello universitario, sottolineando come ragione e fede si compongano e camminino insieme nella formazione degli studenti.

La Presidenza ha rivolto anche parole di gratitudine nei confronti di tre dirigenti che hanno concluso il loro mandato: Carmen Di Donato, Isabella Maria Daino e Grazia Maria Guerriero. Il loro lavoro è stato definito fondamentale per il consolidamento di un percorso che ha piantato “semi di bene” in molte università, tra studenti e comunità di riferimento.

Le priorità della Fuci per l’anno accademico 2025-2026

Il tema principale su cui si concentrerà la Fuci nel prossimo anno accademico riguarda la tensione tra individualismo e comunità. I vertici dell’associazione evidenziano lo strano paradosso che vivono oggi molti giovani: immersi in un mondo iperconnesso grazie al digitale, si trovano spesso isolati e soli. Di fronte a questa realtà, la federazione si propone di riscoprire le radici delle prime comunità cristiane, con l’obiettivo di contrastare un crescente senso di indifferenza diffusa.

Il nuovo cammino scelto invita i membri a diventare “costruttori di comunità” in maniera concreta. Questo significa mettere a disposizione le competenze acquisite nello studio universitario, oltrepassando la propria cerchia abituale per generare spazi di confronto e sviluppare legami veri e duraturi. La Fuci affida a questo impegno la funzione di guidare gli studenti a interrogarsi non solo sul proprio percorso personale, ma anche sul loro ruolo sociale e civico.

Vocazione pratica e impegno comunitario

L’associazione studentesca, quindi, rilancia una vocazione pratica con cui intende coinvolgere l’intera comunità universitaria italiana, ricercando occasioni di dialogo e azione comune che rispondano al bisogno crescente di relazioni umane significative all’interno degli ambienti accademici. È una scelta che punta a superare la solitudine sperimentata da molti giovani e a stimolare una partecipazione più concreta al vivere sociale e spirituale.

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