Due napoletani arrestati ad avellino per truffa a un'anziana 91enne fingersi carabinieri per estorcere soldi

Due napoletani arrestati ad avellino per truffa a un’anziana 91enne fingersi carabinieri per estorcere soldi

Due uomini di Napoli truffano una donna di 91 anni ad Avellino fingendo un arresto familiare; i carabinieri intervengono rapidamente, recuperano oltre duemila euro e denunciano anche una minorenne coinvolta.
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Ad Avellino due truffatori napoletani hanno tentato di estorcere oltre duemila euro a una donna di 91 anni fingendo un’emergenza familiare; grazie all’intervento rapido dei carabinieri, i colpevoli sono stati arrestati e i soldi restituiti. - Gaeta.it

Nel territorio di Avellino è stata scoperta una truffa ai danni di un’anziana di 91 anni che ha rischiato di perdere oltre duemila euro. Due uomini residenti a Napoli avevano architettato una messinscena con la scusa che un familiare della vittima fosse trattenuto nella caserma dei carabinieri e che fosse a rischio arresto. La situazione ha spinto la donna a consegnare il denaro richiesto, ma l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha fermato i truffatori e restituito i soldi alla vittima. Ecco come si è svolta questa vicenda che ha coinvolto anche una terza persona minorenne.

La truffa ai danni della nonna di avellino

Due uomini napoletani hanno preso di mira una donna di 91 anni residenta ad Avellino, approfittando della sua sensibilità e amore per la famiglia. Hanno raccontato che un suo congiunto era trattenuto in caserma e rischiava di essere arrestato se non si fossero pagate delle somme in denaro. La storia è stata preparata con cura per sembrare credibile e trovare la collaborazione dell’anziana donna.

Gli uomini sono arrivati fino a casa della vittima per ritirare di persona i soldi, più di duemila euro, che la signora aveva raccolto preoccupata per il familiare in difficoltà. La truffa aveva quindi un piano preciso: spaventare la vittima con problemi giudiziari inventati e incassare il denaro davanti a lei, in modo da evitare sospetti o segnalazioni immediate alle forze dell’ordine.

Un piano studiato per persone fragili

L’azione era studiata per colpire una persona fragile, affidandosi alla sua buona fede e al legame familiare, per spingerla a consegnare i contanti senza esitazioni. Questo tipo di raggiro, purtroppo, resta uno dei più frequenti e insidiosi, visto che sceglie spesso anziani soli e vulnerabili come bersaglio.

L’intervento della squadra mobile di avellino e il soccorso alla vittima

I carabinieri della squadra mobile di Avellino sono intervenuti rapidamente appena hanno avuto notizia del raggiro. Hanno rintracciato i due napoletani in tempi molto brevi, recuperando l’intera somma di denaro da restituire alla donna.

L’efficienza delle indagini ha evitato che gli imbroglioni si allontanassero o utilizzassero velocemente il denaro. La restituzione completa del denaro dimostra la rapidità dell’intervento e la volontà delle forze dell’ordine di tutelare le fasce più deboli della popolazione locale.

Una terza persona minorenne coinvolta

Durante l’operazione è stata individuata anche una terza persona: una ragazza minorenne che aveva partecipato alla truffa in modo minore. Per lei è scattata la denuncia a piede libero e l’affidamento ai genitori, secondo quanto previsto dalla legge per i minorenni coinvolti in reati.

L’azione sinergica fra forze dell’ordine e comunità ha portato a interrompere questa modalità di frode che fa leva su false emergenze per entrare nelle case e nelle vite delle persone anziane.

La sentenza del tribunale e le restrizioni imposte ai truffatori

I due uomini arrestati sono stati processati con rito direttissimo presso il tribunale di Avellino. Sono stati condannati per truffa aggravata, reato che prevede una pena più severa per l’uso di mezzi ingannevoli e per l’età della vittima.

La pena inflitta ai due è di un anno e quattro mesi di reclusione, con la condizionale, e una multa di 400 euro ciascuno. Accanto alla sanzione penale, il giudice ha disposto anche alcune misure di controllo sulla loro presenza sul territorio: entrambi devono lasciare immediatamente Avellino e non possono farvi ritorno per quattro anni.

Misure per garantire la sicurezza in città

Questa decisione viene comunicata come un modo per garantire la sicurezza in città e prevenire il ritorno di soggetti che hanno dimostrato di voler approfittare degli anziani con stratagemmi illegali. Viene così impedito un possibile ripetersi di reati simili.

Il tribunale ha quindi applicato delle restrizioni che mantengono la distanza fra i condannati e la comunità colpita, cercando di dissuadere da tentativi futuri di truffa a danno delle persone più vulnerabili.

Il fenomeno delle truffe agli anziani: modalità e contesti a avellino

Ad Avellino, come in molte altre province italiane, le truffe agli anziani restano una problematica diffusa. La metodologia che coinvolge falsi appartenenti alle forze dell’ordine o emergenze di famiglia è spesso adottata.

I malviventi puntano sull’emotività e sull’insicurezza che può nascere quando si parla di parenti in situazioni di pericolo. L’uso di messaggi telefonici o visite dirette alla casa della vittima contribuisce a dare un senso di urgenza che spinge a cedere rapidamente denaro o effetti personali.

Campagne di sensibilizzazione e prevenzione

Le forze dell’ordine locali cercano di sensibilizzare le persone più anziane sulla necessità di verificare sempre queste comunicazioni prima di agire. Campagne informative spiegano come evitare di cadere in queste trappole, distinguere i segnali di un tentativo di raggiro e chiedere sempre conferma a familiari o agli organi ufficiali.

Benché gli episodi continuino, l’attività investigativa tempestiva e la collaborazione della popolazione aiutano a ridurre i casi riusciti. Il contrasto ai raggiri passa anche dallo scambio di informazioni e dalla diffusione di strumenti di prevenzione.

Il caso emerso ad Avellino rappresenta una conferma che restare vigili è indispensabile, come anche denunciare immediatamente ogni tentativo di truffa per impedire che altri cadano nella stessa rete.

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