Due giorni di violenze e minacce a torino centro con protagonisti giovani già noti alle forze dell’ordine

Due giorni di violenze e minacce a torino centro con protagonisti giovani già noti alle forze dell’ordine

A Torino, tra il 2 e il 3 luglio 2025, episodi di violenza e minacce da parte di giovani africani in via Sant’Ottavio, via Santa Giulia e via Tarino creano insicurezza tra residenti e commercianti.
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A Torino, tra il 2 e 3 luglio 2025, una serie di aggressioni e atti di vandalismo compiuti da gruppi di giovani ha creato tensione e insicurezza nel centro, con residenti e commercianti che chiedono maggiori controlli delle forze dell’ordine. - Gaeta.it

Nel centro di torino si sono vissuti momenti di tensione tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio 2025. Una serie di episodi violenti ha coinvolto gruppi di giovani di origine africana, ripetutamente segnalati nelle zone di via sant’ottavio, via santa giulia e via tarino. Le azioni hanno suscitato preoccupazioni tra i residenti e i negozianti, costretti a fare i conti con minacce, aggressioni e danneggiamenti. La polizia è intervenuta, ma spesso gli autori si sono dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, lasciando dietro di sé un clima di insicurezza che persiste in questi quartieri.

Le prime tensioni al supermercato conad di via tarino

Il primo episodio è avvenuto all’interno di un supermercato conad in via tarino, dove due giovani sono stati sorpresi a sottrarre con destrezza spray antizanzare, nascosti negli zaini. Questo comportamento ha subito attirato l’attenzione dei commessi, che li hanno affrontati chiedendo di restituire la merce rubata. La situazione è rapidamente degenerata: i giovani hanno reagito con spintoni e minacce, cercando di intimorire il personale. Giovanni Sorrentino, uno dei titolari, ha raccontato che episodi simili ormai si ripetono spesso, e che i ragazzi coinvolti sono conosciuti per essere parte di un gruppo che agisce attorno a piazza santa giulia, spesso connesso a traffici illeciti. Quando si tenta di farli allontanare, i giovani rispondono con frasi spavalde, come “sono già stato in galera, non ho paura di nessuno”. Questo atteggiamento aumenta la frustrazione dei gestori, che si sentono impotenti nel difendere i propri negozi.

Minacce e aggressioni nei pressi del dehors, la denuncia di una commessa

Il giorno successivo, mercoledì 3 luglio, la tensione è salita ulteriormente. Uno dei giovani che aveva creato problemi al supermercato ha incrociato una commessa seduta al dehors di un locale nelle vicinanze. Senza motivo apparente, l’ha minacciata di morte e le ha rovesciato addosso una bottiglietta d’acqua. La donna ha deciso di denunciare l’episodio, segnalando la pericolosità del comportamento ma consapevole che difficilmente ne seguiranno conseguenze immediate. La commessa ha inoltre sottolineato di temere per la propria sicurezza, visto che l’aggressore conosce il suo luogo di lavoro e potrebbe ripresentarsi. Questo episodio ha evidenziato il peggioramento delle condizioni di sicurezza in una zona frequentata da cittadini e lavoratori.

Un’aggressione alla pasticceria primavera, tra rabbia e panico tra i clienti

Verso mezzogiorno dello stesso mercoledì, l’aggressore si è spostato verso via sant’ottavio, prendendo di mira la pasticceria primavera. Qui ha iniziato a insultare pesantemente tre ragazze sedute nel dehors, urlando e lanciando parole offensive. Un passante ha tentato di intervenire per difenderle, ma si è trovato a sua volta minacciato con frasi come “adesso te la faccio pagare”. Non abbastanza, poco dopo lo stesso giovane è tornato accompagnato da altri due complici e ha scatenato un vero e proprio caos. Hanno lanciato bottiglie e sollevato i tavolini, creando panico tra i clienti che sono fuggiti verso vie vicine o hanno chiamato le forze dell’ordine. I commercianti sono intervenuti cercando di allontanare i tre a forza, rischiando una colluttazione ma riuscendo a fermare l’escalation. Fabrizio Andolina, proprietario della pasticceria, ha raccontato che non aveva mai visto nulla di simile in oltre trent’anni di gestione. Ha descritto un peggioramento evidente nella presenza di questi giovani, un tempo più discreti e ora sempre più aggressivi.

La richiesta di maggiore presenza della polizia e il disagio dei residenti

Il quartiere del centro di torino, noto un tempo per locali vivaci e momenti di socialità, ora vive una realtà opposta. Gli episodi degli ultimi giorni sono parte di un fenomeno che cresce da tempo e che ha raggiunto il suo culmine in pieno giorno. I cittadini esprimono un forte senso di abbandono e denunciano la mancanza di controlli sufficienti. I commercianti chiedono un intervento più marcato delle forze dell’ordine per frenare le aggressioni e riconquistare la sicurezza nelle strade. Fabrizio Andolina ha evidenziato come gli insulti ricevuti siano stati gratuiti e ingiustificati, con accuse di razzismo rivolte a chi non aveva provocato nulla di simile. Per chi abita e lavora nella zona, questa nuova realtà condiziona la vita quotidiana, aumentando paura e disagio nei luoghi che un tempo erano frequentati con tranquillità.

Gli episodi accaduti a torino dimostrano quanto la sicurezza urbana si trovi sotto pressione in alcune aree centrali. Le forze dell’ordine dovranno monitorare questa situazione per evitare nuove escalation di violenza, mentre la popolazione attende risposte concrete alle proprie esigenze di normalità e sicurezza.

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