Due denunciati dai carabinieri di Rovereto per ricettazione di auto rubata in Francia

Due cittadini magrebini denunciati dai carabinieri di Rovereto per ricettazione di un’auto coinvolta in una truffa internazionale, evidenziando l’importanza della cooperazione tra forze dell’ordine.
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Due denunciati dai carabinieri di Rovereto per ricettazione di auto rubata in Francia - Gaeta.it

Due cittadini di origine magrebina sono stati denunciati dai carabinieri di Rovereto, coinvolti in una complessa vicenda di ricettazione legata a un’autovettura risultata al centro di una truffa avvenuta in Francia. L’episodio sottolinea come le dinamiche della compravendita di veicoli usati possano nascondere insidie, specialmente quando si tratta di transazioni internazionali, dove truffe e malintesi possono facilmente verificarsi.

La truffa in Loira

La vicenda ha inizio nei giorni scorsi nella pittoresca regione della Loira, in Francia, dove si è svolta una compravendita di un’autovettura di alto valore. La transazione tra privati, apparentemente regolare, ha visto l’acquirente saldare il prezzo richiesto mediante un assegno circolare. Concluso il passaggio di proprietà, il venditore ha fornito al compratore tutta la documentazione necessaria, dando l’impressione di un affare legittimo e senza ombre.

Tuttavia, alla presentazione dell’assegno per la riscossione, il malcapitato venditore ha scoperto con grande sorpresa che il documento era scoperto, ovvero privo di fondi. Comprendendo di essere stato raggirato, l’acquirente ha immediatamente presentato denuncia alle autorità locali. L’accaduto ha messo in moto una serie di accertamenti bancari sollecitati dalla polizia francese, che hanno rivelato le circostanze poco chiare legate al pagamento.

Il rintraccio dell’auto in Trentino

La questione si complica ulteriormente quando si scopre che l’auto, il cui sistema di rilevamento GPS era ancora attivo, era stata localizzata in quel di Avio, una località del basso Trentino. Questo elemento ha rappresentato un importante punto di svolta nella vicenda, poiché ha permesso all’acquirente truffato di seguire fisicamente il veicolo fino in Italia. Nonostante la distanza e le complicazioni amministrative, il tracciamento della posizione ha rivelato che l’auto si trovava in buone condizioni, evidente segnale che il mezzo era stato sottratto e trasferito nel nostro paese.

Di fronte a questa situazione, l’acquirente ha contattato le forze dell’ordine per segnalare la ritrovata auto. I carabinieri di Rovereto, prontamente allertati, hanno avviato una serie di verifiche. La coordinazione tra le autorità francesi e italiane ha dimostrato di essere fondamentale per il buon esito delle indagini.

La denuncia e l’individuazione dei responsabili

Intervenuti sul posto, i militari della radiomobile di Rovereto hanno svolto una serie di accertamenti volti a identificare i responsabili della ricettazione. Grazie a queste indagini, sono stati individuati due uomini, i quali risultavano in possesso dell’autovettura. Durante la perquisizione, sono state trovate le chiavi e la documentazione relativa alla compravendita, rivelando che uno dei due denunciati aveva acquistato l’auto da un venditore di una concessionaria francese.

Nonostante il pagamento in contante per il veicolo, il denunciato non era in grado di fornire prove concrete riguardo al transito monetario, né era stata finalizzata l’immatricolazione dell’auto che, secondo le norme vigenti, sarebbe stata necessaria per legittimare il possesso. La mancanza di documentazione ha sollevato forti sospetti, portando i carabinieri a effettuare una denuncia formale per ricettazione.

In questo modo, i carabinieri di Rovereto hanno messo a segno un’importante operazione, evidenziando come la collaborazione internazionale tra forze dell’ordine possa rivelarsi cruciale nella lotta contro il traffico di veicoli rubati e il contrasto alle frodi.

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Sofia Greco

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