L’azienda torinese Doragrossa riporta in vita antiche ricette della liquoristica piemontese riconosciuta in tutta Europa. Il progetto si concentra su ingredienti e processi artigianali, restituiti in una collezione di liquori, rosoli e vermouth che celebrano la storia e le materie prime di Torino, prima capitale italiana. Tra le creazioni spicca l’amaro di torino, caretterizzato da un gusto amaro ma equilibrato, perfetto sia a fine pasto che per cocktail.
Processi artigianali e botaniche del territorio tra sapori e tradizioni
Doragrossa combina la conoscenza dei maestri distillatori con botaniche locali per elaborare liquori sofisticati e genuini. Ogni passo della produzione segue metodi manuali tipici delle antiche distillerie torinesi, senza fretta, mantenendo intatte le caratteristiche delle materie prime. La raccolta, la selezione e la lavorazione delle erbe contribuiscono a creare profumi e sapori che ricordano il passato ma risultano perfetti anche per il gusto contemporaneo.
Le botaniche utilizzate sono scelte con attenzione per la loro qualità : rabarbaro, genziana, ginepro e tanaceto sono solo alcune delle piante che entrano nelle ricette di Doragrossa. Questi ingredienti conferiscono complessità e ricchezza ai liquori, offrendo note balsamiche, amaricanti e fresche, che si fondono con sfumature dolci e calde come cacao, vaniglia naturale e liquirizia. Il rispetto per ogni fase lavorativa e la disponibilità di materie prime del territorio piemontese rendono ogni bottiglia un piccolo laboratorio di sapori autentici.
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La liquoristica torinese e il richiamo alla storia di doragrossa
Torino vanta un passato importante nel campo della liquoristica, un’arte che ha raggiunto fama in Europa grazie all’abilità nel miscelare erbe, spezie e ingredienti naturali. Doragrossa si inserisce in questo contesto riprendendo il nome dalla contrada torinese che, dal 1573, è diventata il centro dell’attività di distillazione e produzione di liquori in città . La scelta di questo nome riflette la volontà dell’azienda di riallacciare i legami con una tradizione storica, celebrando tecniche e sapori ormai quasi dimenticati.
L’azienda ha concentrato le sue ricerche su metodi e ricette antiche, che raccontano le radici locali e il patrimonio culturale piemontese. Questi sapori erano apprezzati per le loro caratteristiche organolettiche uniche, frutto di materie prime selezionate e di cure artigianali. Riscoprendoli, Doragrossa non soltanto riporta in uso aromi che rischiavano di scomparire, ma valorizza anche il territorio torinese, con le sue erbe spontanee e coltivate, fondamentali per il profilo aromatico dei prodotti.
Amaro di torino, protagonista della collezione doragrossa
L’amaro di torino è il prodotto che emerge in modo particolare dalla linea Doragrossa, capace di sintetizzare la tradizione e la qualità della liquoristica locale. Proposto con un prezzo pubblico intorno ai 30 euro, presenta un equilibrio tra note amaricanti di rabarbaro e genziana, accompagnate dal carattere balsamico del ginepro e dal profumo del tanaceto. Questi aromi contrastano con le note dolci di cacao, liquirizia e vaniglia naturale, conferendo all’amaro un profilo aromatico intenso, persistente ma raffinato.
Il gusto moderatamente amaro e la freschezza lo rendono adatto a diverse occasioni. Si può consumare in purezza, ideale a fine pasto, per chi cerca un digestivo capace di lasciare una sensazione piacevole e ricca. È indicato anche come componente per cocktail, grazie alla sua struttura complessa e bilanciata che aggiunge profondità ai mix. L’amaro di torino firmato Doragrossa rappresenta così un passo avanti nella riscoperta di un patrimonio locale, capace di parlare al presente attraverso un sapore autentico.