Nella notte tra l’8 e il 9 ottobre, la provincia di Avellino è stata nuovamente teatro di rapine da parte di una banda specializzata negli assalti a stazioni di servizio. L’episodio ha coinvolto due impianti ubicati in Manocalzati e Chiusano San Domenico, lungo la Statale Ofantina. Il colpo, condotto con precisione e rapidità , ha messo in evidenza la reiterata capacità di questa banda di colpire senza destare allerta.
La dinamica del colpo
I malviventi hanno utilizzato un furgone, successivamente rivelatosi rubato, per raggiungere i due impianti. Il piano si è sviluppato in modo alquanto audace: una volta giunti sul luogo, i rapinatori hanno scardinato le casse automatiche dal suolo. Questo metodo denota una preparazione e una conoscenza specifica del tipo di attrezzature e procedure in uso nei distributori di carburante. I dettagli su come sia avvenuto il furto rimangono da chiarire, ma l’ingenza del bottino appare significativa, sebbene i carabinieri non abbiano ancora fornito stime ufficiali.
Le indagini delle autoritÃ
Subito dopo il colpo, l’operato della banda ha attirato l’attenzione dei carabinieri del comando provinciale di Avellino, che hanno avviato un’indagine approfondita. Gli inquirenti stanno esaminando tutte le informazioni utili per risalire ai colpevoli. Sotto la lente degli investigatori ci sono sia i sistemi di sorveglianza degli impianti rapinati, sia eventuali testimonianze di residenti che potrebbero aver visto movimenti sospetti nella zona.
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L’approccio dei carabinieri include anche il controllo delle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza e delle informazioni sui veicoli coinvolti, con l’obiettivo di rintracciare la banda e mettere fine a questa serie di assalti. La criminalità organizzata ha storicamente preso piede nella forza lavoro locale, fattore che necessità una strategia articolata da parte delle autorità per accompagnare l’azione immediata con misure preventive a lungo termine.
I precedenti della banda
Questo episodio non è un caso isolato; gli assalti alle stazioni di servizio nella provincia di Avellino, e in particolare lungo la Statale Ofantina, hanno continuato a verificarsi con frequenza. La banda sembra avere un piano collaudato che consente loro di compiere furti in pochi minuti, approfittando della scarsità di guardie e dell’abbondanza di impianti non sempre adeguatamente sorvegliati.
Già in passato, gruppi simili sono stati attivi nella regione, e le autorità locali sono state spesse allertate a riguardo. Questo colpo fa parte di un trend preoccupante che coinvolge sempre più la provincia e solleva interrogativi sulla sicurezza pubblica e sull’efficacia delle misure preventive adottate.
Con il susseguirsi di eventi del genere, la popolazione è preoccupata per la mancanza di protezione e la ripercussione sulla vita quotidiana. Ogni assalto lascia dietro di sé non solo un danno economico, ma anche una sensazione di vulnerabilità che la comunità sta lottando per affrontare. Le investigazioni in corso sono dunque un passo fondamentale per riportare un senso di sicurezza nei cittadini urbani e per perseguire i responsabili di questi atti illeciti.