La compagnia carabinieri di camerino lavora da dieci anni in uno spazio temporaneo dopo il terremoto che ha colpito le marche. Nonostante i piani per una nuova caserma siano pronti, i lavori non sono mai iniziati, creando difficoltà operative e problemi di sicurezza. Questa situazione riflette una mancanza di risposte concrete dalle istituzioni locali e nazionali, con impatti sulla comunità e sulla presenza delle forze dell’ordine nel territorio.
Condizioni precarie della compagnia carabinieri a camerino dopo il sisma
A dieci anni dal terremoto che ha devastato le marche, la compagnia carabinieri di camerino opera ancora in condizioni inadeguate. Dopo la distruzione della precedente struttura, i militari sono costretti a svolgere il servizio nell’edificio dell’ex itis in piazza garibaldi, un complesso scolastico adattato all’occorrenza ma non pensato per funzioni di sicurezza pubblica. L’edificio presenta limiti strutturali significativi che compromettono la gestione delle emergenze e rallentano le attività quotidiane.
Il segretario generale del sim carabinieri marche, paolo de angelis, denuncia il prolungarsi di una situazione non più sostenibile. Il personale si trova a lavorare in spazi angusti, senza le dotazioni minime che una caserma dovrebbe garantire. Questo comporta rischi per la sicurezza dei cittadini, ma anche per il benessere degli stessi militari. La mancanza di un ambiente dedicato influenza negativamente l’efficacia operativa e riduce la capacità di intervento rapido in caso di necessità.
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La popolazione locale ha percepito questa precarietà come un segnale di abbandono. Le forze dell’ordine appaiono temporanee e precarie in un’area già segnata dal disastro naturale. L’impossibilità di garantire un presidio stabile mina la fiducia nei confronti delle istituzioni e rischia di indebolire il controllo del territorio nel tempo.
Ritardi nei lavori e implicazioni per la sicurezza cittadina
Nonostante i progetti per la nuova caserma siano stati completati da tempo, i cantieri non si sono mai aperti. Questo ritardo ha sollevato forti critiche da parte del sindacato sim carabinieri marche, che indica il problema come una ferita aperta per l’intera comunità di camerino. Il mancato avvio delle opere mostra difficoltà a livello politico e amministrativo nel tradurre le risorse disponibili in interventi concreti sul territorio.
Il segretario paolo de angelis sottolinea come queste incertezze generino disagi quotidiani. La mancanza di un luogo adatto per il servizio crea difficoltà nell’organizzazione dei turni e nel coordinamento delle attività. Durante situazioni di emergenza gli spazi ridotti limitano la capacità di intervento dei carabinieri, con possibile ricaduta negativa sulla sicurezza pubblica.
La presenza di una caserma moderna rappresenta un segnale di stabilità e controllo, soprattutto in territori colpiti da eventi calamitosi come il terremoto del 2016. Il tempo trascorso senza soluzioni potrebbe compromettere il mantenimento della legalità e aumentare l’insicurezza percepita dalla popolazione.
Iniziative previste per sollecitare le autorità e garantire la nuova caserma
La richiesta di intervento urgente rivolta alla prefettura di macerata e alle istituzioni regionali arriva anche da organizzazioni di categoria come il sim carabinieri marche. L’associazione ha annunciato un’intensificazione delle azioni di sollecito per ottenere risposte chiare e un cronoprogramma certo sull’avvio del cantiere.
Paolo de angelis ha dichiarato che nei prossimi giorni sarà chiesto un incontro urgente con il prefetto di macerata, volto a superare questa fase di stallo. L’obiettivo è rendere la compagnia carabinieri di camerino un presidio di sicurezza adeguato, dotato di una caserma moderna che possa rappresentare un punto di riferimento solido per la tutela del territorio.
Le risorse per la realizzazione esistono, ma mancano volontà e decisioni che permettano di agire. Il sindacato mostra determinazione nel mantenere alta l’attenzione sulla questione, evidenziando il rischio di lasciare un territorio già provato senza un presidio istituzionale all’altezza delle sfide attuali.
Il tema resta aperto, con molte aspettative verso le prossime mosse degli enti preposti per ristabilire una situazione di normalità e fornire alla comunità di camerino e alle marche un punto di riferimento stabile e sicuro.