Donna finge di affittare un appartamento a santena a oltre cento famiglie: indaga la polizia

Donna finge di affittare un appartamento a santena a oltre cento famiglie: indaga la polizia

Una donna di Santena, Torino, ha truffato oltre cento famiglie con affitti falsi in via Gozzano, incassando caparre e sparendo; indagano i Carabinieri con il supporto delle vittime.
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A Santena (TO), una donna ha truffato oltre cento famiglie con falsi contratti di affitto, incassando caparre e sparendo. Le indagini sono in corso. - Gaeta.it

Una storia di truffe immobiliari arriva da Santena, in provincia di Torino, dove una donna è riuscita a far firmare contratti di affitto fasulli ad almeno un centinaio di persone, con caparre incassate e sparizioni improvvise. Il caso ha scosso la zona e ora le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire i fatti e identificare la responsabile.

La testimonianza di una delle vittime e la dinamica della truffa

Uno dei tanti inquilini “fantasma” ha raccontato quello che è successo in prima persona. Si tratta di un uomo di 34 anni, sposato con due figli piccoli. La sua famiglia aveva urgente bisogno di un’abitazione stabile. Vivevano temporaneamente a Grugliasco dai genitori, ma la situazione era difficile da sostenere a lungo.

Inizialmente, la coppia aveva rifiutato l’offerta di affitto a Santena, ritenendo troppo distante l’appartamento dalla loro vita quotidiana. Poi, nel mese di marzo, presi dalla disperazione, hanno deciso di accettare. Durante l’incontro con la donna, questa ha sfoderato un racconto emotivo: “la necessità di vendere a causa di una tragedia familiare, come la morte del fratello.” Tutto accompagnato da sorrisi e gentilezze che mettevano a loro agio i futuri affittuari.

La coppia ha firmato il contratto e ha versato una caparra di 1.950 euro. La consegna chiavi, prevista inizialmente per il 10 aprile, è slittata più volte fino a sparire nel nulla. Il giorno indicato, i due si sono presentati all’appartamento con i figli, senza trovare nessuno ad attenderli. I tentativi di contattare la donna non hanno avuto successo. L’ultimo messaggio ricevuto, con la scusa di un problema familiare, ha chiuso definitivamente ogni comunicazione.

Decisi a non arrendersi, i due sono tornati sul posto il giorno seguente e sono riusciti a parlare con un condomino. Il vicino ha confermato che altre persone si erano rivolte alla stessa donna, credendo che fosse la proprietaria. Poi hanno contattato l’amministratore del condominio, da cui è emerso che la signora non era in alcun modo collegata all’immobile.

L’appartamento di via gozzano e l’affitto troppo vantaggioso

La vicenda si concentra su un appartamento elegante di oltre 100 metri quadrati al secondo piano, con garage incluso. L’appartamento si trova in via Gozzano, a Santena, zona ben servita e adatta a famiglie. Il prezzo richiesto era di 650 euro al mese, cifra considerata conveniente per la zona e le dimensioni dell’alloggio.

La donna, presentandosi come proprietaria, ha sfruttato questo equilibrio ideale tra costo e comfort per attrarre potenziali inquilini. La sua capacità persuasiva era notevole: con modi gentili e cortesie come offrire merenda ai bambini dei potenziali affittuari, ha rapidamente convinto molte famiglie a siglare contratti e versare caparre. Il tutto in modo tanto fluido da far sembrare il caso una normale trattativa immobiliare.

Il valore dell’immobile unito al prezzo apparentemente allettante ha spinto numerosi interessati a fidarsi. I contratti venivano firmati, le caparre da centinaia di euro incassate, e poi la donna spariva senza lasciare tracce. Una strategia che ha permesso di ingannare almeno un centinaio di famiglie, molte delle quali si sono ritrovate senza casa a pochi giorni dall’inizio dell’affitto.

Le reazioni delle vittime e l’intervento delle forze dell’ordine

Dopo la scoperta della truffa, la comunità di vittime si è rapidamente organizzata. Un appello pubblicato su Facebook ha raccolto numerose segnalazioni da parte di chi era stato ingannato. È nato un gruppo WhatsApp dove si sono scambiati dettagli, screenshot dei contratti contraffatti e informazioni utili per difendersi. Molti hanno dichiarato di provenire anche da altre regioni, con alcuni arrivi dall’estero attratti dall’offerta.

Tra i documenti mostrati ci sono diversi contratti intestati al medesimo appartamento, tutti ovviamente falsi. Alcuni hanno versato caparre consistenti sulla fiducia nella buona fede della donna, altre hanno rinunciato a cercare altre soluzioni per mesi. La portata del fenomeno ha allertato i Carabinieri, che hanno preso in carico l’indagine.

Il vero proprietario ha fornito i dati sulla sua proprietà e ha collaborato pienamente per fare chiarezza. Ha consegnato copie ufficiali del contratto e confermato la propria estraneità agli eventi. Le forze dell’ordine hanno raccolto testimonianze e documenti, mentre la donna si è resa irreperibile.

La sparizione della presunta truffatrice ha lasciato campo libero alle indagini, che ruotano attorno a questa figura e alle sue attività. Al momento non sono note ulteriori informazioni sul suo conto né sulla sua ubicazione. La vicenda a Santena rimane al centro dell’attenzione, soprattutto per il numero elevato di famiglie coinvolte e i riflessi che la truffa ha avuto sul tessuto locale.

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