Donna denunciata per aver lanciato due gattini dal finestrino sulla A16 tra Napoli e Avellino

Donna denunciata per aver lanciato due gattini dal finestrino sulla A16 tra Napoli e Avellino

Una donna di 30 anni denunciata dalla polizia stradale di Napoli per aver abbandonato due gattini sull’autostrada A16 vicino a Tufino; un gesto che ha sollevato preoccupazioni sulla tutela degli animali.
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Una donna di 30 anni è stata denunciata per aver abbandonato due cuccioli di gatto lanciandoli dall’auto sull’autostrada A16 vicino a Napoli; la polizia, allertata da un automobilista, ha fermato la responsabile e avviato le indagini. - Gaeta.it

Un episodio grave è accaduto lunedì scorso sull’autostrada A16, nei pressi di Tufino, provincia di Napoli, dove una donna di 30 anni è stata denunciata per abbandono e crudeltà verso gli animali. La polizia stradale ha agito dopo la segnalazione di un automobilista che ha visto la scena, intervenendo subito per fermare la responsabile. Il fatto ha risvegliato preoccupazioni sul rispetto verso gli animali e la necessità di un controllo più attento sulle strade.

La segnalazione e l’intervento della polizia stradale

Verso metà mattinata, un automobilista che viaggiava sulla A16 ha notato qualcosa di insolito e sconvolgente. Ha visto una donna lanciare due gattini appena nati dal finestrino della sua auto mentre percorreva la strada verso Napoli. L’uomo ha immediatamente contattato il centro operativo della polizia stradale di Napoli, fornendo una descrizione del veicolo e della conducente. La segnalazione ha permesso di attivare una pattuglia della Polstrada di Napoli Nord che si è messa all’inseguimento dell’auto.

La negazione della conducente

Gli agenti hanno fermato la donna poco dopo, ma la prima reazione della conducente è stata “sminuire e negare quanto accaduto”. La polizia però non si è fermata a questo e ha avviato gli accertamenti necessari per capire cosa fosse successo realmente sulle corsie dell’autostrada. La testimonianza diretta dell’automobilista ha dato il via a una serie di verifiche che hanno confermato la dinamica del gesto.

Il ritrovamento dei gattini e la ricostruzione dei fatti

Durante l’intervento, gli agenti della polizia stradale hanno trovato sull’asfalto un gattino morto, identico a quelli descritti dal testimone. Questo elemento ha dato ulteriore peso alla testimonianza e permesso di collegare l’incidente alla donna fermata. Successivamente, la polizia ha esteso le ricerche anche all’abitazione della 30enne con cui aveva rapporto di residenza ad Avellino.

Nella zona condominiale vicino all’appartamento, da circa 20 giorni, era presente una gatta con due cuccioli. Il colore e il manto dei gattini corrispondevano perfettamente a quello del piccolo rinvenuto sull’autostrada. Dagli accertamenti risulta che la donna aveva caricato i due piccoli in macchina al mattino, prima di recarsi a lavoro a Napoli, con l’intenzione di liberarsene durante il viaggio. Questo comportamento non solo si configura come atto di crudeltà ma rientra nelle fattispecie penali previste dal codice per maltrattamenti e abbandono di animali.

La gravità del gesto

Gettare animali vivi da un’auto in corsa è un atto particolarmente pericoloso e crudele, che mette a rischio non solo la vita degli animali ma anche la sicurezza degli altri automobilisti.

Le conseguenze legali e le responsabilità della conducente

Dopo aver ricostruito la vicenda, la polizia stradale ha denunciato la donna presso le autorità competenti. L’abbandono di animali, specialmente in modo tanto pericoloso e crudele come gettarli da un’autostrada, rappresenta un reato perseguibile penalmente. Ora la 30enne dovrà rispondere davanti alla giustizia per le sue azioni.

Attenzione e collaborazione necessarie

Il caso ha suscitato attenzione sulle strade della provincia di Napoli e Avellino e sottolinea quanto sia importante la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per fermare comportamenti simili. La prontezza della segnalazione e l’intervento della polizia hanno impedito che la situazione potesse aggravarsi ulteriormente e hanno permesso di individuare la responsabile. Questo episodio dimostra anche la necessità di rafforzare la tutela degli animali, soprattutto nelle aree urbane e lungo le vie di comunicazione, dove la sicurezza può essere a rischio.

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