La donazione degli organi può restituire speranza e qualità della vita a chi soffre di gravi malattie. Nei giorni scorsi, un uomo di 45 anni di Sorrento, deceduto nel reparto di rianimazione dell’ospedale san Leonardo di Castellammare di Stabia, ha permesso a due persone di riacquistare la vista grazie alla donazione delle sue cornee. Il caso rappresenta un passo importante nella gestione delle donazioni in Campania.
La novità del primo caso di donazione da paziente deceduto e le prospettive future
Maria josé sucre, anestesista e terapista antalgica del san Leonardo, ha sottolineato l’importanza del caso come primo donatore di cornee deceduto nel reparto di rianimazione. In precedenza, questa modalità era meno diffusa, ma ora si estende a molteplici reparti ospedalieri, tra cui cardiologia, neurologia, medicina e chirurgia. Questa apertura permette di aumentare notevolmente la disponibilità di tessuti oculari per pazienti in attesa.
La possibilità di attingere a donazioni da reparti diversi dalla tradizionale sala operatoria amplia le chance di intervento per chi soffre di patologie oculari gravi. L’iniziativa segna un cambiamento nel modus operandi degli ospedali della regione, ampliando la rete di raccolta e donazione. Un passo che potrà tradursi in tempi di attesa più brevi e in un maggior numero di trapianti efficaci.
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Il decesso e la decisione dei familiari sulla donazione delle cornee
Il 45enne è venuto a mancare nella notte tra sabato e domenica al reparto di rianimazione dell’ospedale san Leonardo. Al momento della constatazione del decesso, i familiari hanno accettato di donare le cornee del loro congiunto. Il supporto dello staff medico della rianimazione, diretto da maria josé sucre, si è rivelato decisivo. Lo staff ha assistito i familiari nella scelta, in un momento delicato e doloroso, garantendo un ambiente di professionalità e attenzione umana.
La patologia cardiaca che ha portato al ricovero e infine al decesso del donatore è stata seguita proprio dal reparto di rianimazione del nosocomio stabiese, un dettaglio che ha permesso una valutazione tempestiva e sicura riguardo alla possibilità di prelevare le cornee. La collaborazione tra il personale sanitario e i familiari ha consentito di procedere velocemente all’attivazione delle procedure per il trapianto.
Il supporto della direzione generale e le sinergie con la rete trapianti della campania
La direzione strategica dell’Asl Napoli 3 Sud, guidata dal direttore generale giuseppe russo, ha avuto un ruolo chiave nel mettere in funzione rapidamente questa nuova opportunità per il territorio. La decisione ha richiesto coordinamento tra più uffici e reparti per aprire canali di comunicazione efficaci con la rete trapianti nazionale e regionale.
L’Asl ha collaborato strettamente con la rete trapianti e il centro emotrasfusionale della regione Campania per rispettare tempistiche e protocolli. Grazie a questa cooperazione, il reparto di rianimazione del san Leonardo è ora in grado di attivare procedure di donazione in tempi rapidi, garantendo la corretta gestione degli organi. La sinergia tra istituzioni e reparti ospedalieri posta le basi per nuove donazioni in futuro.
L’organizzazione del prelievo corneale e il ruolo della banca degli occhi regionale
L’equipe specializzata nel prelievo delle cornee è guidata da marco verolino, primario del reparto di oculistica del san Leonardo di Castellammare di Stabia. Il gruppo si occupa della corretta acquisizione e conservazione degli organi, seguendo procedure rigorose per mantenere la qualità del tessuto prima del trapianto.
Le cornee prelevate vengono consegnate alla banca degli occhi regionale, ente che coordina i pazienti in lista di attesa in tutta la Campania. Questo sistema garantisce che le cornee arrivino a chi ne ha necessità nel minor tempo possibile, con criteri di priorità medica. La collaborazione tra ospedale e banca degli occhi assicura la continuità di tutto il processo, dalla donazione al trapianto.