Discendenti della contessa Farnararo chiedono a Papa Francesco la canonizzazione della nobildonna

Discendenti della contessa Farnararo chiedono a Papa Francesco la canonizzazione della nobildonna

I discendenti della contessa Marianna Farnararo chiedono a Papa Francesco di avviare la canonizzazione e il trasferimento delle sue spoglie, onorando così la sua dedizione al Santuario di Pompei.
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Discendenti della contessa Farnararo chiedono a Papa Francesco la canonizzazione della nobildonna - Gaeta.it

Un gruppo composto da oltre venti discendenti della contessa Marianna Farnararo ha lanciato un appello a Papa Francesco, chiedendo il suo intervento per avviare la procedura canonica per la nobildonna cofondatrice del Santuario della Madonna di Pompei. Questo gesto mira non solo a onorare la memoria della contessa, ma anche a proporla come un modello di virtù cristiane per i fedeli. La richiesta è giunta in un momento in cui si intensificano le pratiche per il riconoscimento ufficiale delle figure di santità legate alla storia del Santuario.

La lettera al Pontefice

Nel messaggio indirizzato a Papa Francesco, i discendenti della contessa Farnararo esprimono la loro profonda speranza che il discernimento della Chiesa conduca al riconoscimento delle virtù eroiche di Marianna e, con il tempo, alla sua proclamazione di venerabilità. Hanno evidenziato l’importanza di rendere visibile il suo esempio di vita e dedizione, affinché possa servire da ispirazione per i fedeli di tutto il mondo. Questo appello non è un atto isolato, ma riflette un sentimento condiviso tra i familiari sulla necessità di valorizzare e custodire la memoria dei fondatori del Santuario.

La dedizione dei coniugi Longo e il loro lascito

La lettera ricorda l’impegno straordinario dei coniugi Longo, che investirono le loro forze nella costruzione della Basilica della Madonna del Rosario di Pompei. Le donazioni provenienti da molti fedeli in tutto il mondo hanno contribuito a questo progetto, ma è stato soprattutto il sacrificio personale di Marianna a far emergere la loro dedizione. La contessa, che in eredità aveva ricevuto terreni dal suo primo marito, il conte De Fusco, decise di vendere e donare queste proprietà per sostenere la causa del Santuario. Ora, dopo una vita dedicata alla famiglia e alla fede, i due coniugi riposano nel luogo che hanno contribuito a creare, contribuendo a mantenere vive le tradizioni spirituali di Pompei.

Riconoscimento e spostamento delle spoglie

Oltre alla richiesta di apertura della procedura di canonizzazione, i discendenti della contessa Farnararo hanno rivolto un appello all’Arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, per il trasferimento delle spoglie della nobildonna. Attualmente le sue reliquie si trovano nella cripta del Santuario, mentre quelle di Bartolo Longo sono collocate in una posizione centrale, a ridosso della chiesa. Questa disparità di trattamento è stata sottolineata nella comunicazione inviata al Vescovo, evidenziando come la soluzione attuale non rispetti la volontà di Bartolo e limiti l’accessibilità dei fedeli. In effetti, la posizione delle spoglie della contessa, più decentrata, ha ostacolato le visite nei giorni di maggior afflusso, quando la cripta rimane chiusa.

Le testimonianze e l’unione della famiglia

Nel testamento, Bartolo Longo espresse chiaramente il desiderio di riposare accanto alla moglie, nel Santuario che entrambi hanno servito per oltre cinquant’anni. Questa volontà esprime un forte legame spirituale e un desiderio di unità nei secoli. L’appello che giunge ora da parte dei discendenti della Farnararo, condiviso anche da membri della famiglia Longo, rafforza il desiderio di restituire giustizia e reciprocità alle figure di fondatori del Santuario. La richiesta di canonizzazione e il trasferimento delle spoglie sono quindi emblematiche di una necessità di riconoscere la storia e i valori di dedizione e sacrificio che continuano ad ispirare credenti e visitatori.

Questa storia di devozione e famiglia continua a vivere, facendo emergere la forza della comunità e la profondità delle tradizioni che legano Pompei alla sua storia religiosa e culturale.

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