Dieci morti in cinque mesi, cresce l’allarme per la sicurezza dei monopattini elettrici a milano e in italia

Dieci morti in cinque mesi, cresce l’allarme per la sicurezza dei monopattini elettrici a milano e in italia

L’aumento degli incidenti mortali con monopattini elettrici a Milano nel 2025 evidenzia lacune normative, comportamenti a rischio e la necessità urgente di misure di prevenzione e controllo più efficaci.
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Nel primo trimestre 2025 gli incidenti fatali con monopattini elettrici, soprattutto a Milano, sono triplicati, evidenziando gravi lacune normative e mancanza di prevenzione nella mobilità urbana. - Gaeta.it

Il numero di incidenti fatali con i monopattini elettrici si è moltiplicato nel primo trimestre del 2025. Questi veicoli, sempre più diffusi nelle città italiane, in particolare a milano, stanno provocando un aumento preoccupante di vittime, evidenziando un vuoto nelle norme e nelle misure di prevenzione. Gli esperti e le associazioni di polizia segnalano come la gestione della mobilità elettrica urbana necessiti di interventi concreti e urgenti.

Dati allarmanti sulla mortalità da monopattino elettrico

Nei primi cinque mesi del 2025 sono state registrate dieci vittime legate a incidenti con monopattini elettrici, un numero che supera di tre volte quello dello stesso periodo del 2024. Un dato che segnala un peggioramento evidente, soprattutto in città come milano dove l’utilizzo di questi mezzi si è esteso rapidamente. Questi incidenti coinvolgono spesso utenti giovani, privi di adeguata protezione come il casco e impegnati in comportamenti rischiosi durante la guida.

L’Osservatorio Sapidata, in collaborazione con l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale , ha raccolto questi dati analizzando le circostanze degli incidenti e le condizioni in cui avvengono. Le morti non sono concentrate in situazioni fuori dall’ordinario, ma si verificano spesso in contesti urbani e tra persone non sufficientemente preparate a gestire i rischi legati a questi mezzi elettrici. Questo provoca un impatto significativo anche sul piano sociale, con famiglie che perdono i propri cari in incidenti considerati prima marginali o episodici.

L’incremento dei decessi e il rischio per la mobilità urbana

L’incremento dei decessi mette in discussione l’immagine di una mobilità “leggera” sicura, sottolineando invece l’emergenza legata alla diffusione incontrollata dei monopattini. Questi veicoli, spesso senza protezioni adeguate, corrono a velocità medie elevate in aree urbane affollate, diventando un pericolo anche per i pedoni e gli altri veicoli. A milano, dove il fenomeno è particolarmente diffuso, si contano decine di incidenti gravi ogni mese, con scarsa prevenzione e controlli insufficienti.

Le novità normative e le lacune rimaste

A partire dal dicembre 2024 sono entrate in vigore alcune norme nuove per regolare la circolazione dei monopattini in Italia. Tra le più importanti c’è stato l’obbligo del casco per tutti gli utenti, indipendentemente dall’età, e il divieto di utilizzo al di fuori delle aree urbane. Queste regole mirano a ridurre i rischi di trauma grave e a limitare la diffusione dei monopattini in zone dove la circolazione è più pericolosa.

Tuttavia, altre misure attese non sono state ancora introdotte. L’obbligo di assicurazione Rc per i monopattini e l’adozione di una targa identificativa restano sospesi, in attesa di un decreto attuativo che tarda ad arrivare. Questo vuoto normativo lascia senza strumenti certi le forze dell’ordine e complica il controllo su questi mezzi. L’assenza di una reale identificazione rende difficile risalire ai responsabili in caso di incidenti o infrazioni.

La situazione dei mezzi sharing e la manutenzione

Il numero crescente di monopattini in circolazione, soprattutto quelli condivisi dai servizi di sharing, rende urgente la definizione di una normativa completa. Molti mezzi presentano condizioni di manutenzione carente e vengono utilizzati da persone prive di formazione o di un minimo di consapevolezza sui rischi. Senza un sistema che preveda assicurazioni e identificazione, le conseguenze diventano pesanti sia sulle vittime che sul sistema urbano nel suo complesso.

I comportamenti a rischio e la mancanza di prevenzione

L’Asaps segnala come molti incidenti con monopattini derivino da condotte poco sicure o pericolose. L’uso senza casco si presenta come una costante tra i coinvolti negli incidenti più gravi. Spesso mancano inoltre luci o segnali per le manovre, rendendo difficile la loro visione da parte di automobilisti e altri utenti della strada. I monopattini che si muovono tra le file di auto a velocità irregolari aumentano il rischio di scontri.

In certi casi, si registra un uso sotto l’effetto di alcol o sostanze, situazioni che moltiplicano il pericolo. Questi veicoli, pur leggeri, richiedono comunque attenzione e controllo, ma spesso chi li guida non ha una minima formazione e conosce poco le regole di circolazione. I giovani, maggiormente coinvolti, appaiono vulnerabili e privi di dispositivi di protezione adeguati.

Nessuna campagna istituzionale di prevenzione

Sul piano pubblico, manca un’azione coordinata per educare gli utenti ai rischi di questi mezzi. Nessuna campagna istituzionale ha ancora preso corpo in modo capillare sul territorio. Analogamente, i controlli e le verifiche sul rispetto delle regole si concentrano su altri ambiti, lasciando spazio a situazioni di caos e insicurezza sulle strade. La prevenzione risulta frammentata, senza un piano organico per limitare i pericoli.

Il paradosso di una mobilità che non tutela

I monopattini elettrici sono stati lanciati come simbolo di una mobilità sostenibile, più ecologica e alternativa all’auto privata. Nei fatti, invece, rischiano di essere una fonte crescente di pericolo, sia per chi li guida che per chi condivide lo spazio urbano. La mancanza di regole chiare e strumenti per identificare i mezzi e assicurare i conducenti ha creato una situazione confusa.

A milano e in molte altre città italiane la convivenza con i monopattini si fa sempre più problematica. Gli incidenti aumentano, così come le vittime e le famiglie colpite. Il Parlamento discute ancora su misure fondamentali che potrebbero ridurre i rischi, ma intanto i numeri continuano a salire senza un intervento deciso.

La mobilità elettrica leggera da controllare

In attesa di una regolamentazione che impedisca incidenti simili, la mobilità elettrica leggera si mostra come un fenomeno da controllare con attenzione, non un elemento di sicurezza acquisita sulle strade urbane. Le città devono dunque prepararsi a gestire un mezzo apparentemente semplice, ma che richiede precise tutele per ridurre i danni.

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