Una decina di alunni della scuola elementare Riboli di piazza Innocenzo IV a Lavagna hanno dovuto ricorrere alle cure mediche a causa di una improvvisa reazione allergica. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio del 7 maggio 2025, quando diversi bambini hanno manifestato sintomi durante l’uscita dalla mensa. Sul posto sono intervenute ambulanze del 118, vigili del fuoco specializzati e carabinieri del nucleo forestale, con la scuola chiusa per consentire accertamenti sulle cause del fenomeno.
Sintomi e intervento d’emergenza nella scuola elementare riboli
I disturbi sono emersi poco dopo la pausa pranzo, quando i bambini sono usciti nel giardino interno dell’edificio scolastico. Inizialmente due alunni hanno mostrato gonfiore agli occhi e irritazioni al volto. Nel giro di poco tempo un’intera classe ha accusato gli stessi effetti: rossori, prurito e gonfiore, sintomi compatibili con una reazione allergica. L’allarme ha portato all’immediato intervento dei sanitari del pronto soccorso e del personale di emergenza, i quali hanno prestato soccorso negli stessi locali della scuola prima di trasferire alcuni bambini in ospedale.
Azioni di pronto intervento e analisi ambientali
Quattro ambulanze e un’automedica del 118 sono arrivate sul posto mentre i vigili del fuoco del reparto batteriologico hanno effettuato rilievi accurati nell’area circostante per escludere contaminazioni ambientali. Nel frattempo sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo forestale per verifiche sul possibile coinvolgimento di elementi naturali o industriali nella vicinanza dell’edificio scolastico. L’episodio ha suscitato preoccupazione tra genitori e personale scolastico.
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Esclusi problemi nel cibo e nell’ambiente immediato della scuola
Gli esperti hanno subito escluso che la mensa fosse la fonte delle allergie. Le analisi sulle pietanze servite non hanno rilevato contaminazioni o agenti potenzialmente allergenici. Allo stesso modo, le verifiche sulle condotte idriche e gli impianti della scuola non hanno evidenziato anomalie. I rilievi si sono estesi anche all’area circostante, dove si trova un’officina meccanica confinante con il giardino scolastico; tuttavia non sono stati trovati elementi chimici o sostanze che potessero innescare le reazioni osservate nei bambini.
Le autorità sanitarie e ambientali hanno programmato uno sfalcio del prato della scuola previsto per il giorno successivo per capire se eventuali polveri o vegetazione potessero aver scatenato la serie di reazioni allergiche. Al momento resta un mistero ciò che ha provocato l’episodio, ma la priorità resta la piena ripresa dei piccoli pazienti.
Focus sul percorso di bonifica e indagine
Gli enti coinvolti continueranno le verifiche con attenzione, senza escludere nessuna pista, alla ricerca di una spiegazione precisa dell’accaduto. “La sicurezza dei bambini è la nostra priorità assoluta” hanno dichiarato le autorità.
Situazione dei bambini dopo l’evento: dimissioni e controlli
Dopo l’allarme, sono stati subito soccorsi tutti i dieci bambini coinvolti. La maggior parte di loro ha potuto fare ritorno a casa, accompagnati dai genitori giunti al pronto soccorso di Lavagna non appena hanno ricevuto la notizia. Solo due alunni sono rimasti ricoverati per ulteriori controlli presso la struttura ospedaliera, ma anche loro dovrebbero essere dimessi già in serata.
Il personale medico ha monitorato con attenzione le loro condizioni, che nella maggior parte dei casi si sono rivelate stabili e senza complicazioni di rilievo. Le famiglie hanno assistito a momenti di preoccupazione, ma il rapida intervento dei soccorsi e la tempestività nella gestione dell’emergenza hanno ridotto il rischio di esiti più gravi.
Le autorità continueranno le verifiche per individuare la causa scatenante. Intanto, le attività nella scuola Riboli sono state sospese per consentire nuovi controlli di sicurezza e per garantire il benessere degli studenti nelle prossime settimane. L’episodio resterà sotto osservazione mentre si attende l’esito delle ispezioni ambientali e sanitarie.