L’emergenza relativa alle demenze e la salute del cervello sta attirando l’attenzione a livello globale, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità che le ha definite “una priorità mondiale di salute pubblica”. In questo contesto, il G7 della Salute, che si svolgerà ad Ancona, rappresenta un’importante occasione di confronto e pianificazione per i leader mondiali, evidenziando la necessità di interventi concreti e coordinati. L’Italia, in particolare, si sta facendo promotrice di un manifesto per la salute del cervello, collaborando con altri Paesi come Svizzera, Germania, Norvegia, Finlandia, Danimarca e India.
La salute del cervello come priorità globale
Nel contesto del G7 della Salute, Ancona si posiziona come nuova capitale europea per il miglioramento delle condizioni relative alla salute mentale. Alessandro Padovani, presidente della Società Italiana di Neurologia , ha sottolineato come la percezione e la consapevolezza riguardo alle demenze sia in trasformazione. Riferendosi alle problematiche legate all’invecchiamento della popolazione che colpisce i Paesi del G7, Padovani ha evidenziato come le demenze, e in particolare la malattia di Alzheimer, siano tra le sfide più significative del nostro tempo. Le proiezioni indicano un notevole incremento del numero di persone anziane affette da demenza, che potrebbe superare i 2,5 milioni in Italia nei prossimi 20-25 anni, con un impatto socio-economico che potrebbe costare fino a 50 miliardi di euro al Servizio Sanitario Nazionale.
Focus sulla malattia di Alzheimer e sulle nuove strategie terapeutiche
Durante il G7 Salute, uno degli argomenti centrali sarà la malattia di Alzheimer, per la quale attualmente non esistono trattamenti efficaci. Tuttavia, gli esperti stanno facendo significativi progressi nella comprensione dei meccanismi alla base della malattia. Padovani ha menzionato che alcune terapie innovative sono già state approvate in Europa, segnando un passo avanti nella lotta contro questa patologia. La discussione si concentrerà quindi non solo sui trattamenti esistenti, ma anche sulla prevenzione, sul miglioramento delle strategie assistenziali e sull’implementazione di tecnologie per la diagnosi precoce. Questi approcci permetteranno di identificare pazienti nella fase iniziale della malattia, aprendo la strada a interventi tempestivi e potenzialmente efficaci.
Iniziative e programmi per la salute del cervello in Italia
La Società Italiana di Neurologia ha avviato la piattaforma “Strategia Italiana sulla Salute del Cervello”, mirata a coinvolgere una vasta rete di professionisti e associazioni che operano nel campo della neurologia e della salute mentale. Gli obiettivi principali della piattaforma riguardano l’informazione, la formazione degli operatori e la promozione della ricerca scientifica. La Comunità Europea ha riconosciuto l’importanza della salute del cervello come una priorità, prevedendo finanziamenti per progetti di ricerca. Questo rappresenta un’opportunità unica per rafforzare l’alleanza tra il mondo della salute e quello della ricerca, posizionando l’Italia come un leader nel campo della neurologia e delle malattie degenerative.
L’importanza di una collaborazione interdisciplinare
Padovani ha concluso evidenziando il concetto di “One Brain, One Health”, sottolineando che il benessere del cervello richiede un approccio integrato che coinvolga diverse figure professionali, tra cui psicologi, psichiatri, geriatri e altri specialisti. Questo approccio olistico sarà centrale nei dibattiti del G7 Salute di Ancona, con l’obiettivo di creare una rete di supporto e intervento che possa migliorare la qualità della vita delle persone colpite da demenze. La conferenza rappresenta quindi non solo un’opportunità di discussione, ma anche un passo significativo verso la creazione di strategie efficaci per affrontare le sfide globali legate alla salute del cervello.