Davines e il Sostegno ai Giovani Agricoltori: Al via la Prima Edizione del 'The Good Farmer Award'

Davines e il Sostegno ai Giovani Agricoltori: Al via la Prima Edizione del ‘The Good Farmer Award’

Il Gruppo Davines lancia il ‘The Good Farmer Award’ per premiare giovani agricoltori impegnati in pratiche agroecologiche, promuovendo un legame tra cosmetica e sostenibilità ambientale.
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Davines e il Sostegno ai Giovani Agricoltori: Al via la Prima Edizione del 'The Good Farmer Award' - Gaeta.it

Il Gruppo Davines, noto per l’impegno nella cosmetica professionale, ha di recente conferito un nuovo riconoscimento alle nuove generazioni di agricoltori attraverso il ‘The Good Farmer Award’. Iniziativa lanciata con la collaborazione della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, l’obiettivo è premiare progetti che incoraggiano pratiche di agricoltura biologica e agroecologica. Questo premio rappresenta un tentativo di creare un ponte tra l’industria cosmetica e l’agricoltura sostenibile, contribuendo a una transizione ecologica essenziale per il futuro.

Il premio per la sostenibilità e l’innovazione agricola

Il ‘The Good Farmer Award’ ha come scopo principale quello di supportare giovani agricoltori sotto i 35 anni che hanno avviato progetti rispettosi dei principi dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica rigenerativa. I vincitori di questa prima edizione hanno ricevuto ciascuno un premio di 10mila euro, da utilizzare per investimenti nella propria attività, come l’acquisto di attrezzature o interventi che migliorino le pratiche agricole già esistenti. Nel complesso, questo premio non solo premia l’innovazione, ma cerca di diffondere una nuova cultura produttiva tra i giovani, influenzando positivamente l’intero settore agricolo verso metodologie più sostenibili.

I riconoscimenti sono stati assegnati all’interno del Davines Group Village di Parma, una location che simboleggia l’interconnessione tra la cosmetica e la sostenibilità. A selezionare i vincitori è stata una commissione composta da esperti in agricoltura, agroecologia e sostenibilità, inclusi professori universitari e rappresentanti del settore. I due agricoltori selezionati, Marta Galimberti e Filippo Laguzzi, hanno dimostrato di essere esempi tangibili di come l’agricoltura possa combinare produzione e armonia con l’ambiente.

I vincitori: Marta Galimberti e Filippo Laguzzi

Marta Galimberti, classe ’92, conduce l’azienda agricola biologica Cascina Bagaggera, situata in una zona immacolata del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Fondato nel 1995 dai suoi genitori, questo luogo è stato trasformato da Marta in un modello di sostenibilità economica e sociale. Cascina Bagaggera si estende su 25 ettari e include un agriturismo e uno spaccio per la vendita di prodotti di alta qualità. Qui, Marta ha adottato pratiche agroecologiche come l’uso di fertilizzanti organici e la conservazione delle risorse idriche, oltre a impegnarsi nella formazione lavorativa di giovani con disabilità attraverso progetti speciali.

Il secondo vincitore, Filippo Laguzzi, classe ’91, è uno dei fondatori dell’azienda Ram Radici a Moncalieri. Questa realtà, fondata nel 2017, non solo si dedica alla produzione di birra, ma si è evoluta diventando una fattoria sociale e didattica. Ram Radici promuove l’agricoltura biologica e l’economia circolare, utilizzando 20 ettari di terreno per coltivare diverse specie seguendo principi sostenibili. Inoltre, offre opportunità educative per tutte le età, mirando a sensibilizzare la comunità sull’importanza della sostenibilità e del consumo responsabile.

Davines e l’impegno per la sostenibilità ambientale

Il Gruppo Davines ha dimostrato un forte impegno verso la sostenibilità negli ultimi vent’anni, incorporando pratiche eco-sostenibili nel proprio modello di business. Questa azienda ha avviato un percorso di crescita rigenerativa, promuovendo la conservazione della biodiversità e la ricerca di ingredienti naturali per la formulazione dei suoi prodotti. Nel 2021, ha collaborato con il Rodale Institute per creare l’European Regenerative Organic Center , primo centro di formazione e ricerca in Italia e in Europa su agricoltura biologica rigenerativa. A partire dal 2024, Eroc ha ricevuto la certificazione Regenerative Organic Certified, attestando il rispetto di precisi standard ambientali.

Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, ha messo in risalto l’importanza del premio, evidenziando come le storie di Marta e Filippo possano fungere da esempio e ispirazione per altri giovani agricoltori. La collaborazione con Eroc ha già portato il supporto a 17 aziende agricole aiutandole a ottenere la certificazione Roc, sottolineando il desiderio di diffondere un modello agricolo caratterizzato da pratiche sostenibili e responsabili.

Le sfide dell’agricoltura italiana e il futuro

Il settore agricolo italiano si trova ad affrontare notevoli sfide, tra cui gli effetti dei cambiamenti climatici, che nel 2023 hanno portato a eventi quali alluvioni e siccità. Queste circostanze hanno messo a rischio la produzione e la fertilità dei suoli, evidenziando la necessità di transizione verso metodi più sostenibili. I settori agricoli devono ridurre l’uso di pratiche intensive che ledono la biodiversità e aumentare l’adozione di principi agroecologici.

Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha sottolineato come sia essenziale per le aziende adottare modelli che tutelino l’ambiente e promuovano pratiche agricole rispettose. L’iniziativa del Gruppo Davines rappresenta un passo in avanti significativo verso uno sviluppo agricolo responsabile e sostenibile, che potrebbe fungere da esempio per altre industrie.

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