Dati allarmanti sugli infortuni sul lavoro in Liguria: aumentano i morti e le malattie professionali

Dati allarmanti sugli infortuni sul lavoro in Liguria: aumentano i morti e le malattie professionali

Aumento preoccupante degli infortuni mortali e delle malattie professionali in Liguria nel 2024, sollevando interrogativi sulla sicurezza nei cantieri e criticando la nuova patente a crediti introdotta.
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Dati allarmanti sugli infortuni sul lavoro in Liguria: aumentano i morti e le malattie professionali - Gaeta.it

La situazione degli infortuni sul lavoro in Liguria evidenzia risultati preoccupanti. Negli ultimi dieci mesi del 2024, i casi mortali sono aumentati notevolmente, mentre le denunce di malattie professionali hanno registrato un incremento significativo. Questi dati, resi noti dall’Ufficio Economico della Cgil, sollevano interrogativi sulla efficacia delle attuali norme di sicurezza nei cantieri e il loro impatto sulle condizioni lavorative.

Aumento degli infortuni mortali: analisi dei dati

Tra gennaio e novembre 2024, la Liguria ha registrato 24 incidenti mortali, quattro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento mette in evidenza una criticità attuale, con il 33% dei decessi coinvolgendo lavoratori di età superiore ai 60 anni. Queste statistiche suscitano una forte preoccupazione da parte dei sindacati e delle organizzazioni di tutela dei diritti dei lavoratori, che vedono in questo incremento una palese mancanza di attenzione verso la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le denunce per malattie professionali sono aumentate drasticamente, con un incremento del 38% che supera anche quello rilevato in Lombardia. Questo fenomeno non può essere trascurato, in quanto indica una realtà di lavoro sempre più insostenibile e rischiosa per i lavoratori. È fondamentale che vengano messe in atto misure efficaci per affrontare la crescente incidenza delle malattie professionali e garantire un ambiente lavorativo più sicuro.

La bocciatura della nuova patente a crediti da parte della Cgil

All’origine della forte critica delle organizzazioni sindacali vi è la nuova patente a crediti introdotta per la salute e la sicurezza sul lavoro, in particolare nel settore edilizio. Secondo Marco De Silva della Cgil, la misura non rappresenta una risposta adeguata alle vere problematiche che affliggono i lavoratori. La segretaria nazionale Francesca Re David ha sottolineato l’importanza di norme che vadano oltre le mere formalità, portando invece a una vera cultura della sicurezza.

Re David ha ricordato come l’introduzione della patente a crediti fosse una reazione emotiva a un tragico incidente avvenuto a Firenze, ma ha messo in dubbio la sua efficacia nel migliorare concretamente le condizioni di lavoro. Secondo lei, il problema risiede nella fretta e nella pressione a cui sono sottoposti i lavoratori, spesso impiegati in cantieri multipli e gestiti con precarietà. È essenziale riformulare l’approccio alla sicurezza, per garantire che ogni lavoratore possa lavorare senza il rischio di incidenti mortali.

Convegno sulla sicurezza: numeri preoccupanti e proposte sindacali

Durante un recente convegno dedicato ai 25 anni dello Sportello Cgil Sicurezza sul Lavoro a Genova, i dati presentati sono stati definiti “numeri di una guerra”, evidenziando la gravità della situazione rispetto alla sicurezza sul lavoro. Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di affrontare il problema in modo serio e tempestivo, poiché i lavoratori continuano a morire o a contrarre malattie professionali in modo simile ai dati di cinquant’anni fa.

Magni ha criticato aspramente il nuovo sistema di patente a crediti, sottolineando come questo allontani le aziende dalle responsabilità in caso di infortuni. Le attuali normative, a suo dire, rendono difficile per i sindacati ottenere effetti reali sulla sicurezza, consentendo alle aziende di operare senza reali verifiche preventive. Secondo i sindacalisti, è necessario che l’approccio alla salute e sicurezza venga rivisto, introducendo misure che rendano prioritario la protezione dei lavoratori, piuttosto che burocratiche del tutto inadeguate.

La sicurezza sul lavoro richiede interventi concreti e la creazione di un contesto in cui le norme vengano rispettate per garantire la vita e la salute dei lavoratori.

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