La nuova edizione di Mare Nostrum prende il via sabato 17 maggio 2025 al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano con una proposta artistica che mescola danza contemporanea e patrimonio culturale. Il progetto, concepito da Claudio Malangone, attraversa luoghi storici e museali del Mediterraneo italiano proponendo spettacoli di compagnie provenienti da diversi paesi della regione. L’iniziativa guarda a un’integrazione tra arte e territorio, puntando sul corpo e sul movimento come strumenti di racconto e confronto tra culture.
Un progetto culturale diffuso tra musei e istituzioni
Mare Nostrum nasce dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Direzione regionale Musei nazionali della Campania, il Comune di Pontecagnano Faiano, il Comune di Padula e la Comunità Montana Vallo di Diano. Questa rete istituzionale sostiene una manifestazione che si sviluppa in più sedi e mira a mettere in dialogo la danza contemporanea con il contesto museale e archeologico.
Si tratta di un percorso culturale che attraversa il tempo e lo spazio attraverso spettacoli site-specific inseriti in cornici storiche di rilievo, come il Museo Archeologico di Eboli e la Certosa di Padula. Il progetto valorizza così i luoghi senza confini territoriali, puntando a stimolare l’interesse su elementi di storia e identità regionale attraverso l’arte.
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Dichiarazione dell’assessore alla cultura
Roberta D’Amico, assessore alla cultura del Comune di Pontecagnano Faiano, definisce la rassegna “un simbolo di incontro e rispetto tra culture diverse, facendo emergere la danza come mezzo di unione territoriale e sociale.” La sinergia che si crea intorno alla manifestazione si traduce in un laboratorio pratico e simbolico per mettersi in ascolto del Mediterraneo, nel suo passato come nelle sue tensioni contemporanee.
Il programma e le compagnie coinvolte
La rassegna si svolgerà dal 17 maggio al 19 ottobre 2025 con quindici compagnie provenienti da cinque paesi mediterranei: Italia, Croazia, Albania, Tunisia e Spagna. Gli spettacoli saranno distribuiti su dieci giornate e si distingueranno per la capacità di dialogare con gli spazi storici ospitanti.
L’apertura avverrà con lo spettacolo “Carte Blanche” della compagnia tunisina Al Badil Alternative Culturelle, diretta da Selim Ben Safia. L’evento si terrà nella cornice del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di Frontiera” in occasione della Notte Europea dei Musei.
Protagonisti e tematiche coreografiche
Marwen Errouine e Mohamed Issaoui saranno protagonisti con un linguaggio coreografico intenso che esplora temi come identità , corpo e libertà . L’evento site-specific prevede un ingresso simbolico al costo di un euro dopo le 19, incentivando così la partecipazione del pubblico a un’esperienza che coniuga danza e patrimonio archeologico.
Danza e patrimonio come strumenti di dialogo e memoria
La danza contemporanea, raccontata da Mare Nostrum, si pone come mezzo per dare voce alle memorie dei luoghi e attraversare identità culturali diverse, restituendo al Mediterraneo un ruolo centrale.
Luana Toniolo, direttrice della Direzione regionale Musei nazionali Campania, sottolinea come la rassegna “avvicini i visitatori ai musei attraverso un linguaggio universale capace di connettere popoli e storie diverse.”
Il progetto riunisce territori che spesso rimangono silenziosi nella narrazione culturale, riportandoli in una prospettiva di scambio e apertura. La scelta di inserire spettacoli in musei e siti archeologici testimonia un interesse nel far rivivere questi spazi attraverso interpretazioni contemporanee, costruendo una trama di relazioni tra presente e passato.
L’impegno artistico di claudio malangone nella direzione della rassegna
Per il secondo anno consecutivo, Claudio Malangone dirige artisticamente Mare Nostrum, confermando l’importanza del progetto nel calendario culturale della Campania. Malangone ha espresso il proprio impegno nel realizzare una programmazione capace di parlare sia al pubblico che alla comunità , con spettacoli che non si limitano all’aspetto coreografico ma abbracciano tutto l’universo simbolico del Mediterraneo.
L’obiettivo della rassegna
Questa rassegna si presenta dunque come un appuntamento fisso per chi segue la danza contemporanea e vuole conoscere meglio la complessità culturale e storica del Mediterraneo. La direzione artistica mira a bilanciare qualità artistica e accessibilità , ottenendo così uno spazio di riflessione dal forte impatto visivo ed emotivo.
Mare Nostrum promette di diventare un punto di riferimento capace di unire arte, memoria e territorio attraverso la danza e i luoghi che custodiscono tracce di civiltà antiche.