Crisi idrica in Sardegna: dichiarato stato di calamità e interventi immediati in campo

Crisi idrica in Sardegna: dichiarato stato di calamità e interventi immediati in campo

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Crisi idrica in Sardegna: dichiarato stato di calamità e interventi immediati in campo - Gaeta.it

La Sardegna sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, con le autorità locali che richiedono lo stato di calamità per far fronte alla situazione. L’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Piu, ha delineato all’uscita della giunta regionale la strategia del governo per affrontare il problema della siccità, che sta colpendo duramente l’isola, compromettendo non solo le risorse idriche, ma anche l’agricoltura e le attività quotidiane.

Strategia inter-assessoriale per affrontare la crisi

La necessità di una cabina di regia

Per affrontare la grave situazione della siccità, il governo regionale ha deciso di istituire una cabina di regia inter-assessoriale, coinvolgendo i settori dell’Ambiente, della Protezione Civile e dell’Agricoltura. Questo approccio mira a garantire che le varie iniziative e misure siano coordinate e gestite da un’unica entità, aumentando l’efficacia delle risposte agli interventi necessari. Antonio Piu ha sottolineato l’importanza di un coordinamento che permetta di ottimizzare le risorse e garantire tempestività nelle azioni intraprese.

Stanziamenti economici a sostegno delle emergenze

L’assessore ha annunciato che il governo ha previsto uno stanziamento di 500mila euro in questa variazione di bilancio, una misura che va ad aggiungersi alle azioni già portate avanti nei mesi scorsi per affrontare la crisi idrica. Tra gli interventi già attuati, spiccano i 2,8 milioni di euro destinati all’emergenza in Baronia, un’area particolarmente colpita, e ulteriori 300mila euro su progetti mirati. Questi fondi sono divisi tra un’iniziativa di mappatura tra la diga di Maccheronis e il potabilizzatore di Torpè e una programmazione per sviluppare le infrastrutture necessarie in Baronia.

Progetti futuri: interconnessione Liscia-Maccheronis

Inoltre, Piu ha rivelato che a ottobre verranno finanziati ulteriori un milione e mezzo di euro per completare la progettazione dell’interconnessione tra i sistemi idrici di Liscia e Maccheronis. Questo intervento è essenziale per migliorare la gestione delle risorse idriche e per garantire una fornitura più stabile alle zone colpite dalla siccità.

La proposta del capogruppo di forze politiche

L’idea di una nuova diga in Gallura

Questa mattina è emersa una proposta significativa da parte del capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, che ha evidenziato l’importanza della costruzione di una nuova diga in Gallura, in particolare sul rio Seleme. Cocciu ha sottolineato come la creazione di questa infrastruttura possa rappresentare una soluzione efficace per ridurre la dipendenza da pozzi e dissalatori, che comportano costi elevati e complicazioni ambientali.

La richiesta di studi di fattibilità

Non si è limitato a proporre la costruzione della diga, ma ha anche invitato le autorità competenti a effettuare studi di fattibilità su altri corsi d’acqua della zona. Secondo Cocciu, la Sardegna dispone di risorse naturali che, se gestite correttamente, potrebbero contribuire significativamente all’autosufficienza idrica, portando vantaggi sia economici sia ambientali.

La situazione resta critica e richiede un’azione rapida e coordinata da parte delle istituzioni. Gli sviluppi futuri e le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane saranno cruciali per il superamento di questa emergenza idrica in Sardegna.

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