Crisi idrica in Basilicata: niente commissione d'inchiesta per i 29 comuni

Crisi idrica in Basilicata: niente commissione d’inchiesta per i 29 comuni

Il consiglio regionale della Basilicata respinge la proposta di una commissione d’inchiesta sulla crisi idrica che colpisce 29 comuni, suscitando polemiche tra le forze politiche locali e cittadini.
Crisi Idrica In Basilicata3A Ni Crisi Idrica In Basilicata3A Ni
Crisi idrica in Basilicata: niente commissione d'inchiesta per i 29 comuni - Gaeta.it

La situazione della crisi idrica che colpisce 29 comuni del sistema idrico della Camastra, inclusa la città di Potenza, non avrà una commissione d’inchiesta. Questa decisione è stata presa dal consiglio regionale della Basilicata che ha bocciato la proposta per approfondire le cause di questa emergenza, che coinvolge circa 140 mila residenti lucani. I motivi del rifiuto e la gestione della crisi restano argomenti di discussione accesa tra i politici locali.

Il voto del consiglio regionale

Nella seduta recente del consiglio regionale, la proposta di istituire una commissione d’inchiesta è stata respinta. A votare a favore dell’iniziativa sono stati consiglieri provenienti da diverse forze politiche, tra cui Araneo e Verri del M5S, Chiorazzo e Vizziello della BCC, oltre a Cifarelli e Lacorazza del PD. Anche Marrese ha espresso il suo supporto. Tuttavia, la maggioranza ha prevalso grazie ai voti contrari di vari rappresentanti, tra cui Aliandro e Bardi di Forza Italia, e membri di Fratelli d’Italia e Azione. Antonio Bochicchio di Avs-Psi-LBp si è astenuto, segno di una situazione complessa e di un consenso che sembra mancare in merito alla gestione della crisi idrica.

Il voto contro la commissione indica una situazione politica articolata, in cui le diverse fazioni stanno cercando di guadagnare consenso e sfuggire alla responsabilità diretta della situazione idrica che affligge i cittadini. Coloro che si sono opposti alla creazione della commissione hanno sostenuto che ci siano già misure sufficienti in atto per affrontare la crisi senza l’intervento di un organismo di indagine.

La relazione del presidente della giunta

In occasione della stessa assemblea, il presidente della giunta Vito Bardi ha presentato una relazione dettagliata sulla crisi idrica in corso. La giunta ha ottenuto il supporto di una parte significativa dell’assemblea, con consiglieri che hanno posto l’accento sulle difficoltà strutturali che il sistema idrico della regione deve affrontare. I favorevoli alla relazione di Bardi hanno sottolineato la necessità di implementare interventi di riparazione e ottimizzazione della rete idrica esistente, piuttosto che di avviare inchieste.

Questo approccio riflette una visione proattiva di come gestire l’emergenza, mirando a risolvere i problemi tecnici e infrastrutturali piuttosto che a esplorare le responsabilità politiche del passato. Tuttavia, le critiche non sono tardate ad arrivare da chi ritiene che senza un’indagine approfondita non si possano realmente affrontare le radici della crisi.

La situazione dei comuni coinvolti

La crisi idrica ha avuto un impatto significativo su 29 comuni lampedusani e il malcontento tra i cittadini è in aumento. Soprattutto nei periodi estivi, quando la richiesta d’acqua cresce notevolmente, i cittadini vivono situazioni di disagio, con razionamenti e interruzioni del servizio che incidono sulla vita quotidiana. La situazione si fa più complicata, con le varie amministrazioni comunali che si trovano a gestire il malcontento senza avere risposte concrete.

Le problematiche idriche non si limitano a una carenza d’acqua, ma coinvolgono anche la qualità dell’acqua erogata. Fra allarmi e segnalazioni, vi è una crescente preoccupazione sanitaria tra la popolazione, che teme per i rischi legati all’uso di un bene essenziale come l’acqua.

Queste crisi, già presente da tempo, ora richiedono un’attenzione pressante e una strategia chiara. La gestione della crisi, ora più che mai, si scontra non solo con le difficoltà tecniche ma anche con un’etica politica che sembra giustapporre gli interessi elettorali alla salute e al benessere dei cittadini.

Change privacy settings
×