Costantino Polidoro e il suo viaggio musicale tra tradizione e innovazione in Abruzzo

Costantino Polidoro e il suo viaggio musicale tra tradizione e innovazione in Abruzzo

Il debutto musicale di DISANGRO, alias Costantino Polidoro, celebra l’identità abruzzese attraverso un mix di sonorità mediterranee e poesia dialettale, unendo tradizione e innovazione in un progetto unico.
Costantino Polidoro E Il Suo V Costantino Polidoro E Il Suo V
Costantino Polidoro e il suo viaggio musicale tra tradizione e innovazione in Abruzzo - Gaeta.it

L’intreccio di culture, sonorità e tradizioni è un tema che trova sempre maggiore attenzione in ambito musicale. In questo contesto, il primo disco di DISANGRO, pseudonimo di Costantino Polidoro, emerge come un’opera che celebra l’identità culturale abruzzese. Un viaggio che unisce il bouzouki, strumento simbolo della tradizione greca, e la poesia dialettale di Pietro Mammarella, scoprendo la forza evocativa dei ricordi, delle origini e della musica mediterranea.

La genesi di un progetto musicale unico

Costantino Polidoro, originario di Lanciano, presenta il suo progetto musicale DISANGRO, ispirato da ricordi infantili che risalgono a Salonicco, dove ricevette in dono un bouzouki. Questo strumento rappresenta la connessione con le sue radici mediterranee. A completare il quadro, una raccolta di poesie in dialetto lancianese arricchisce il suo lavoro, rendendolo un mosaico di esperienze e sentimenti. Il disco è stato presentato di recente a Villa Santa Maria, in occasione dell’evento “Le produzioni musicali dialettali in Abruzzo, tra tradizione e innovazione”, organizzato dalla Fondazione Peppino Falconio e dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.

Durante la serata, DISANGRO ha proposto brani che mescolano melodie mediterranee con influenze elettroniche, creando sonorità evocative e moderne. Quella di Costantino è una musica che riesce a coniugare l’antico e il contemporaneo, facendo dialogare il passato con il presente. La presenza di Mimmo Locasciulli, noto artista abruzzese, ha poi dato ulteriore valore all’evento. Locasciulli, parlando delle sue canzoni, ha condiviso quanto l’Abruzzo abbia influito sulla sua carriera, ricordando brani significativi come “Piccola Luce”.

Il racconto musicale del vernacolo abruzzese

Prima dell’esibizione di DISANGRO, il sulmonese Michele Avolio ha incantato il pubblico con il suo racconto sulla musica vernacolare abruzzese. Avolio, che è un pioniere della ricerca etno-musicale, ha messo in luce l’importanza della tradizione nella musica e nella cultura locale. La sua relazione si è rivelata un affresco sonoro arricchito da riflessioni personali, percorsi di ricerca e l’uso di strumenti come voce, chitarra e, ovviamente, bouzouki.

Avolio ha messo in evidenza come DISANGRO rappresenti un’evoluzione del panorama musicale abruzzese. La proposta di Costantino integra abilmente la tradizione con una visione innovativa, superando gli stereotipi e dimostrando che la musica popolare riesce a travalicare confini e a raccogliere l’anima della gente. La relazione di Avolio si è rivelata decisamente affascinante, poiché è riuscito a trasmettere la ricchezza del patrimonio musicale locale attraverso storie e melodie.

Fondata sulla creatività e i ricordi

Il percorso musicale di DISANGRO è segnato da una ricerca autentica e istintiva. Costantino sottolinea che la sua musica è fortemente influenzata da ricordi di infanzia, dai luoghi della sua gioventù e dai sapori del Mediterraneo. La realizzazione del suo disco è avvenuta in un contesto domestico, dove ha utilizzato strumenti a corda in suo possesso, un computer e uno strumento di registrazione semplice, dimostrando che la creatività può emergere anche da condizioni limitate.

Riflettendo sull’opera di Mammarella, suo ex maestro alle elementari, Costantino ha trovato la spinta per mescolare in modo originale versi poetici intrisi di ritmo con le sue melodie. Il ritrovamento casuale di queste poesie ha permesso a DISANGRO di aprirsi a una dimensione nuova, portando alla luce elementi di sé stesso che erano rimasti a lungo nella sfera privata.

La proposta musicale di DISANGRO è un invito a riflettere sulle origini e sulle storie che ogni suono porta con sé. Con un percorso che sta solo iniziando, Costantino Polidoro continua a tracciare il suo sentiero in un panorama musicale italiano in costante evoluzione. La sua capacità di unire passato e futuro promette di arricchire la scena musicale locale e di fare eco nei cuori di chi ama la musica come espressione di vita.

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