Capire i dettagli di un’offerta per la fornitura di energia elettrica o gas è fondamentale prima di impegnarsi con un contratto. Le informazioni ricevute durante una telefonata commerciale spesso non raccontano tutta la storia, per questo è utile sapere quali dati richiedere e quali aspetti considerare per evitare sorprese. Il consumatore deve inoltre conoscere i propri diritti, soprattutto riguardo a tempi e modalità di reso del contratto.
Quali informazioni richiedere per valutare un’offerta
Quando si riceve una proposta via telefono, è possibile chiedere tutti i dettagli utili sulle caratteristiche dell’offerta. Non bisogna esitare a richiedere una seconda chiamata o fissare un appuntamento telefonico per chiarire eventuali dubbi. Nel caso la spiegazione non risultasse chiara, si può pretendere di ricevere una documentazione scritta che permetta una valutazione più attenta senza fretta.
Queste informazioni possono includere i costi esatti, la durata del contratto, la presenza di eventuali servizi aggiuntivi, il metodo di calcolo della bolletta e come variano eventuali tariffe. Richiedere i documenti in forma scritta consente di confrontare meglio le offerte e di evitare di firmare senza avere una piena consapevolezza di cosa si sta accettando. È consigliabile conservare tutta la corrispondenza ed eventuali schede informative.
Leggi anche:
Dati obbligatori che i venditori devono fornire ai clienti
Per le offerte di energia elettrica, il venditore è tenuto a consegnare due documenti specifici: la scheda di confrontabilità e la scheda sintetica. La prima serve per mettere a confronto i diversi prezzi disponibili sul mercato in modo trasparente. La scheda sintetica riporta le condizioni economiche principali dell’offerta, evidenziando costi, sconti o servizi opzionali inclusi. Indica anche una stima della spesa annua basata su consumi medi, utile per orientarsi.
Per le forniture di gas invece, è obbligatoria la scheda sintetica e, se il cliente risulta vulnerabile secondo la normativa, anche la scheda sintetica dedicata al servizio di tutela della vulnerabilità. Questi documenti aiutano a rappresentare chiaramente le caratteristiche dell’offerta e a evitarne interpretazioni ingannevoli.
Cosa valutare nel momento della proposta commerciale
Il prezzo indicato durante la telefonata o nelle pubblicità è generalmente riferito solo alla parte commerciale dell’offerta: costi per la vendita e per l’acquisto dell’energia o del gas. Questa cifra rappresenta la componente principale ma non la totalità della spesa finale, che include anche oneri di sistema, imposte e altre spese addizionali.
È fondamentale domandare se il prezzo è fisso o soggetto a variazioni, e su quali parametri si baseranno eventuali modifiche nel tempo. Ad esempio, tariffe legate a indici di mercato non predeterminati devono essere esplicitate chiaramente. Inoltre, si devono conoscere eventuali prodotti o servizi extra che possono essere gratuiti o a pagamento, perché influiscono sul costo complessivo.
I venditori devono descrivere con trasparenza tutte queste componenti sia nella comunicazione telefonica sia attraverso documenti scritti consegnati su richiesta. La chiarezza è importante per decidere se un’offerta risponde alle esigenze personali.
Controlli da fare dopo la sottoscrizione del contratto
Dopo la firma di un contratto telefonico, è obbligatorio verificare che le condizioni economiche di fornitura confermate siano identiche a quelle presentate durante la proposta. I documenti che confermano l’accordo devono essere inviati su un supporto durevole, fisico o digitale, facilmente consultabile.
Il cliente deve avere accesso sia alla proposta dell’operatore sia ai documenti che attestano l’adesione al contratto. Questi devono poter essere conservati integralmente e non modificati unilateralmente dal fornitore. Se si notano discrepanze o condizioni non conformi, è utile contattare immediatamente il venditore o le autorità competenti.
La trasparenza su questi passaggi è essenziale per tutelare chi sottoscrive il contratto e per avere un riferimento certo in caso di controversie o malintesi.
Il diritto di ripensamento e come esercitarlo
Se il cliente cambia idea dopo aver accettato un contratto telefonico, la legge prevede un periodo di ripensamento senza penali. Questo termine è di 14 giorni dalla data di conclusione dell’accordo, durante i quali si può recedere inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno o una Pec al fornitore.
Nel caso di contratti stipulati tramite visite non richieste o in occasione di eventi commerciali organizzati dal venditore, il termine si estende fino a 30 giorni. Non serve indicare motivazioni per esercitare questo diritto, basta comunicare la volontà di annullare.
Questa tutela permette di riflettere con calma dopo una decisione presa sotto pressione o fretta. È importante agire entro i termini indicati, altrimenti il contratto resta valido e vincolante.