Corteo per la pace a Bari: cittadini in marcia contro le guerre e per un futuro di speranza

Corteo per la pace a Bari: cittadini in marcia contro le guerre e per un futuro di speranza

Migliaia di cittadini di Bari partecipano a una manifestazione per la pace, unendo voci contro le guerre e chiedendo scelte politiche ed economiche per un futuro migliore e duraturo.
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Corteo per la pace a Bari: cittadini in marcia contro le guerre e per un futuro di speranza - Gaeta.it

Migliaia di bari, cittadini di Bari, si sono riuniti in piazza Massari per partecipare a un’importante manifestazione nel contesto della mobilitazione nazionale per la pace. Questo evento, che ha coinvolto altre sei città italiane, si propone di alzare una voce forte e chiara contro tutte le guerre. Il corteo, simbolo di unità e speranza, ha fatto tappa in piazza Prefettura, mettendo in risalto il desiderio collettivo di costruire un mondo migliore.

La partecipazione di associazioni e movimenti

L’evento ha visto la partecipazione attiva di diverse organizzazioni, tra cui la CGIL e l’ANPI, oltre a numerose associazioni studentesche. La presenza di tali gruppi riflette un forte impegno sociale e una richiesta condivisa di cambiamento. Durante il corteo, i manifestanti hanno intonato cori significativi, esprimendo la propria contrarietà all’attuale governo attraverso frasi storiche e riconosciute, come “governo attento, ancora fischia il vento”, un richiamo diretto a una celebre canzone partigiana. Allo stesso tempo, il sostegno al popolo palestinese è emerso forte e chiaro con slogan come “siamo tutti antisionisti”, evidenziando l’internazionalismo e la solidarietà che animano il movimento.

Quest’anno, la mobilitazione assume un significato particolare: non si tratta solamente di una manifestazione contro le guerre in corso, ma di una richiesta per una nuova politica capace di promuovere la pace attraverso scelte economiche e sociali consapevoli. I partecipanti hanno voluto mettere in evidenza che l’opposizione ai conflitti armati deve essere accompagnata da iniziative per costruire un futuro di pace duraturo.

Le parole dei leader locali

La segretaria generale della CGIL Puglia, Gigia Bucci, ha condiviso le sue riflessioni su questo momento cruciale. “Non basta dire che siamo contrari alle guerre, bisogna costruire la pace con la politica e con le scelte economiche e finanziarie”, ha affermato. Con queste parole, ha richiamato l’attenzione alla economia di guerra che permea le nostre società, descrivendo la partecipazione a questa mobilitazione come un “grido di dolore ma anche di speranza”. Questo sentimento di ambivalenza evidenzia la necessità di seguire un percorso di pacificazione e di progettare un futuro dove i conflitti non siano più una realtà consolidata ma una possibilità superata.

Bari come simbolo di pace

Un ruolo importante in questo dibattito è ricoperto da Bari, città che si sta affermando sempre più come un emblematico operatore di pace. L’assessora alla Cultura di Bari, Paola Romano, è intervenuta per rimarcare questa visione, affermando che “oggi più che mai Bari è una città operatrice di pace, nel solco di una grande tradizione pacifista che nasce con don Tonino Bello”. La sua dichiarazione sottolinea la responsabilità che la città sente nel promuovere un messaggio di dialogo e comprensione.

Romano ha voluto anche enfatizzare l’importanza della partecipazione della cittadinanza a eventi di questo tipo, evidenziando come la presenza in piazza non sia solo un gesto simbolico, ma un vero e proprio atto di affermazione e resistenza contro le potenze delle guerre. La pace, dunque, diventa un obiettivo collettivo, da sognare e realizzare, affinché Bari possa continuare a servire da faro di speranza e cambiamento in un mondo segnato da conflitti.

La manifestazione di oggi è un chiaro segno di resilienza da parte dei baresi, un’eco delle lotte passate e una promessa per il futuro.

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