L’attenzione sulla gestione delle società pubbliche nel trasporto locale in Emilia-Romagna è tornata al centro dopo le recenti delibere della sezione regionale di controllo della corte dei conti. La revisione del piano di ricognizione ordinaria delle partecipazioni societarie detenute da Comune e Provincia di Modena ha acceso un faro sulle modalità di controllo e vigilanza relative a Seta spa e l’agenzia per la mobilità aMo. Le indicazioni fornite puntano a rafforzare il ruolo pubblico nella governance e a vigilare più strettamente sull’efficacia dell’azione amministrativa di questi enti che gestiscono servizi dedicati alla cittadinanza.
Il ruolo di seta spa nel trasporto pubblico locale e il controllo pubblico
Seta spa è, da tempo, uno dei gestori principali del trasporto pubblico su gomma in più province dell’Emilia-Romagna, tra cui Modena. La corte dei conti ha confermato una linea già espressa nelle proprie pronunce precedenti: la società deve essere controllata con fermezza in ambito pubblico. Questo perché, oltre ad essere un’impresa a carattere commerciale, ha una missione pubblica di tutela del servizio ai cittadini.
Controllo pubblico diretto e costante
La corte ha richiamato l’attenzione sull’importanza che Comune e Provincia mantengano un controllo diretto e costante su Seta. Solo così può essere garantito che le scelte gestionale e strategiche rimangano coerenti con la finalità di interesse pubblico. Il controllo pubblico si traduce non solo in presenza azionaria, ma anche in meccanismi attivi di monitoraggio e indirizzo delle attività della società. I giudici contabili segnalano la necessità di non attenuare questo presidio, per evitare il rischio di deriva verso logiche esclusivamente commerciali, incompatibili con la natura del servizio pubblico locale.
Leggi anche:
Questa linea indica anche come la gestione di Seta debba contenere elementi di trasparenza e responsabilità, garantendo che le risorse pubbliche siano impiegate correttamente e che il servizio risponda alle esigenze reali della collettività. I soggetti pubblici azionisti non possono limitarsi a un ruolo puramente formale: devono esercitare un’influenza sostanziale nella gestione aziendale.
AMo e la necessità di vigilanza sulle risorse e l’efficienza del servizio
aMo, agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico locale che coinvolge Comune e Provincia di Modena, si trova sotto la lente della corte dei conti per la sua governance e l’impiego delle risorse. La legge regionale prevede la partecipazione del Comune nel capitale sociale, ma questo non esclude che l’ente debba comunque garantire l’efficienza, l’efficacia e la razionalità della spesa.
I magistrati hanno ricordato agli enti pubblici coinvolti di esercitare un controllo rigoroso, affinché le attività di aMo siano svolte con rigore amministrativo e trasparenza. Viene evidenziato che l’obbligo di vigilare si estende ai rappresentanti del Comune e della Provincia all’interno della compagine societaria. Essi devono vigilare affinché la gestione non generi sprechi o perdite evitabili, e che ogni eventuale danno patrimoniale venga tempestivamente affrontato.
Episodio recente e implicazioni
La corte poi richiama l’attenzione su un episodio recente che ha coinvolto aMo. Nei giorni scorsi, la società ha presentato una denuncia alla procura di Modena per un ammanco contabile di circa 400mila euro. Secondo l’inchiesta, dietro questa discrepanza ci sarebbe il comportamento illecito di una dipendente. Questo fatto conferma quanto sia urgente e necessario intensificare la vigilanza interna, adottando controlli più stringenti per prevenire frodi o gestioni irregolari all’interno degli enti che gestiscono servizi pubblici.
Implicazioni per i comuni e le province nell’esercizio della vigilanza sulle società pubbliche
Le delibere della corte dei conti sottolineano anche il ruolo cruciale che Comune e Provincia devono svolgere nella gestione e nella supervisione delle società partecipate. Non basta infatti che la partecipazione sia formalmente assicurata per legge, ma occorre un impegno concreto nel controllo operativo, gestionale e contabile. La responsabilità degli enti locali si estende all’attenzione sul corretto uso delle risorse, così come al monitoraggio delle attività e degli obiettivi raggiunti.
Ruolo attivo dei rappresentanti pubblici
I rappresentanti degli enti nelle società coinvolte devono agire come veri controllori, e non come meri spettatori. In presenza di situazioni anomale, come quella dell’ammanco di aMo, le istituzioni devono intervenire senza indugi per riequilibrare la situazione e promuovere azioni correttive immediate. In sostanza, la presenza pubblica deve essere un garante della trasparenza e della regolarità.
Il messaggio della corte dei conti si fa sentire forte rispetto al rischio che la gestione del trasporto pubblico locale diventi opaca o inefficientemente amministrata. Solo una vigilanza attiva, con attenzione costante alle pratiche contabili e amministrative, può consentire che i fondi pubblici impiegati mantengano il loro valore per il bene comune.
Questi richiami trovano un contesto particolare a Modena, dove la mobilità pubblica rappresenta un servizio essenziale per migliaia di cittadini ogni giorno. La pressione sugli enti gestori è alta, perché il settore trasporti è continuamente soggetto a sfide economiche e organizzative. Il rafforzamento della trasparenza e del controllo è un passaggio indispensabile per rispondere a queste emergenze.