La città dell’Aquila ospiterà un importante incontro scientifico internazionale dedicato allo studio dei fenomeni solari e del loro impatto sulla Terra. Il corso “Cross-scale coupling of Heliophysics Systems” si terrà nel Centro Congressi “Luigi Zordan” dal 12 al 16 maggio 2025, promosso da enti di ricerca e università riconosciute a livello mondiale. Questo evento rappresenta un punto di riferimento per studiosi e giovani ricercatori interessati all’astrofisica, alla geofisica e allo space weather.
Un corso con radici trentacinquennali nel territorio aquilano
La manifestazione si inserisce in un percorso di ricerca e formazione che dura da oltre 35 anni nella città dell’Aquila. Infatti, qui ha sede l’International School of Space Science, fondata e diretta dal professor Umberto Villante, emerito dell’Università degli Studi dell’Aquila. Questa scuola ha rappresentato un punto di riferimento nella formazione e nello sviluppo di studi sullo spazio e sul sistema solare. Il corso del 2025 prosegue questa tradizione, affrontando tematiche attuali e complesse legate all’attività solare e alle sue interazioni con l’ambiente terrestre e interplanetario.
Programma del corso e tematiche affrontate
Il programma prevede discussioni sugli eventi di esplosioni coronali, sulla propagazione delle strutture solari nello spazio interplanetario e sulle conseguenze di tali eventi sulla magnetosfera e sull’ionosfera della Terra. Si darà anche spazio agli effetti delle tempeste geomagnetiche e allo studio dello Space Weather, fenomeno che influenza tecnologie e sistemi di comunicazione sulla Terra. I partecipanti potranno confrontarsi con esperti e approfondire i meccanismi che collegano il Sole con l’ambiente spaziale vicino al nostro pianeta.
Leggi anche:
Il corso e il prestigio internazionale riconosciuto
L’importanza e il rilievo del corso sono confermati dal riconoscimento ottenuto da diverse istituzioni scientifiche di prestigio internazionale. Tra i sostenitori figurano l’Agenzia Spaziale Europea , l’International Association of Geomagnetism and Aeronomy, l’International Union of Geology and Geophysics, la European Space Weather and Space Climate Association, il Scientific Committee on Solar-Terrestrial Physics e l’Institute for Space-Earth and Environmental Research.
Sostenitori e ruolo istituzionale
Questi organismi promuovono ricerche avanzate e collaborazioni tra esperti in tutto il mondo, validando la qualità scientifica del corso. La partecipazione istituzionale rafforza la visibilità e l’importanza dell’evento, attirando studiosi di spicco e giovani talenti. La Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila sostiene economicamente il progetto, confermando il legame tra realtà locali e ricerca globale.
Docenti, organizzatori e il coinvolgimento di giovani ricercatori
Il corso sarà diretto da un gruppo di professori che uniscono esperienze accademiche e operative in centri di ricerca rinomati. Simone Di Matteo, ex allievo del gruppo di Umberto Villante e attualmente al Goddard Space Flight Center della NASA, guida l’organizzazione insieme a Marco Romoli, docente all’Università di Firenze, e Ioannis Daglis dell’Università di Atene.
Selezione e attenzione verso giovani ricercatori
Il Consiglio Scientifico della scuola ha selezionato con attenzione 50 giovani ricercatori da varie parti del mondo per partecipare al corso. Tra loro, una particolare attenzione è rivolta a studenti provenienti da Paesi in via di sviluppo, offrendo a loro sostegno e opportunità di crescita. L’evento si distingue anche per la presenza tra i docenti dei principali esperti internazionali del campo, garantendo un confronto stimolante e aggiornato sulle più recenti scoperte.
Un confronto sulle future missioni spaziali
A chiudere la settimana di studio, è prevista una tavola rotonda dedicata alle missioni spaziali che nei prossimi anni approfondiranno le conoscenze sull’attività solare e le sue conseguenze. Questa sessione riunirà scienziati e rappresentanti delle agenzie spaziali per discutere piani, obiettivi e risultati attesi dai nuovi programmi di osservazione.
Importanza delle missioni spaziali
Il confronto offrirà una visione chiara sulle traiettorie della ricerca nello spazio e sul modo in cui i dati raccolti miglioreranno la comprensione dei fenomeni solari. Le missioni spaziali rappresentano infatti uno strumento indispensabile per acquisire informazioni dirette sul Sole e sull’interazione con l’ambiente planetario, contribuendo a prevedere e gestire meglio gli effetti delle tempeste geomagnetiche sulla Terra.
“Le missioni spaziali sono cruciali per il progresso della nostra conoscenza e per proteggere le tecnologie terrestri dai fenomeni solari”, commentano gli esperti del settore.