Corruzione in Calabria: chiesta condanna a 6 anni per l'ex consigliere Nicola Paris nel processo "Inter Nos"

Corruzione in Calabria: chiesta condanna a 6 anni per l’ex consigliere Nicola Paris nel processo “Inter Nos”

Il processo “Inter Nos” svela gravi accuse di corruzione e infiltrazioni mafiose in Calabria, coinvolgendo 15 imputati, tra cui l’ex consigliere Nicola Paris, con richieste di pene severe.
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Corruzione in Calabria: chiesta condanna a 6 anni per l'ex consigliere Nicola Paris nel processo "Inter Nos" - Gaeta.it

L’ultima udienza del processo “Inter Nos” ha portato alla luce accuse gravi nei confronti di diverse figure politiche e imprenditoriali calabresi. Il caso, orchestrato dalla DDA di Reggio Calabria, ha fatto emergere presunti atti di corruzione e infiltrazioni mafiose all’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale . La richiesta di sei anni di reclusione per Nicola Paris, ex consigliere regionale, mette in evidenza la gravità della situazione che coinvolge ben 15 imputati. I pubblici ministeri, Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua, hanno sviluppato la loro requisitoria evidenziando il ruolo chiave di Paris in queste vicende.

Il processo “Inter Nos” e le accuse contro Nicola Paris

Il processo “Inter Nos” ha preso piede da un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che ha acceso i riflettori sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’Azienda Sanitaria Provinciale. Nell’ambito di questo procedimento, l’ex consigliere Nicola Paris è stato accusato di corruzione. Secondo la tesi dell’accusa, Paris avrebbe svolto un ruolo significativo nell’interazione tra la politica e gli affari illeciti. I pubblici ministeri hanno chiesto una pena di sei anni di carcere, sottolineando la necessità di una risposta esemplare per i reati contestati. Oltre a Paris, il processo coinvolge altri 14 imputati, tra cui imprenditori e funzionari pubblici, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.

Aggravanti escluse e richieste di assoluzione

Durante le udienze, la Procura ha escluso l’aggravante mafiosa nei confronti di alcuni imputati, il che ha cambiato il corso di alcune delle richieste di pena. In particolare, l’ex direttore generale dell’ASP, Rosanna Squillacioti, l’ex commissario Francesco Sarica, e la dirigente dell’ufficio Programmazione e Bilancio, Angela Minniti, hanno visto chiedere il “non doversi procedere” per intervenuta prescrizione. Queste decisioni segnano un’importante svolta nel procedimento e fanno emergere le complessità legate ai reati di corruzione e alla loro disciplina legale.

La rete imprenditoriale coinvolta nel caso

Un altro aspetto saliente del processo è la rivelazione di una rete imprenditoriale coinvolta in attività illecite. La Procura ha ipotizzato che un gruppo di imprenditori facesse parte di un’associazione per delinquere mirata alla commissione di reati gravi contro la pubblica amministrazione. Tra i reati contestati figurano la turbativa d’asta e la corruzione, atti ritenuti necessari per la gestione di appalti e gare pubbliche. Le pene richieste per alcuni dei principali imputati sono considerevoli, con Antonino Chilà che si è visto chiedere 20 anni e 6 mesi, Domenico Chilà 19 anni, e Giovanni Lauro 17 anni e 6 mesi.

Prossime fasi del processo e arringhe della difesa

Con il termine delle arringhe da parte della Procura, la fase successiva del processo prevede l’inizio delle difese. I legali degli imputati presenteranno le loro argomentazioni, cercando di ribaltare le accuse formulate contro i loro assistiti. È attesa con grande interesse la prossima udienza che si terrà presso il Tribunale di Reggio Calabria, dove verrà presa la decisione finale su questo caso emblematico di corruzione e malaffare nella pubblica amministrazione calabrese. Le vicende che ruotano attorno al caso “Inter Nos” continueranno a far parlare, mentre l’opinione pubblica rimane sintonizzata sugli sviluppi di questo scottante processo.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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