Cori fascisti e abiti d’epoca nera alla festa dell’unità di cotignola, scoppia la polemica

Cori fascisti e abiti d’epoca nera alla festa dell’unità di cotignola, scoppia la polemica

Un gruppo con simboli fascisti irrompe alla festa dell’Unità di Cotignola, suscitando tensioni e condanne politiche in una comunità storicamente legata alla Resistenza e ai valori antifascisti.
Cori Fascisti E Abiti De28099Epoca Cori Fascisti E Abiti De28099Epoca
La festa dell’Unità di Cotignola è stata interrotta da un gruppo che ha fatto irruzione nel parco Sandro Pertini esibendo simboli fascisti, suscitando forti proteste e indagini per apologia del fascismo. - Gaeta.it

La festa dell’Unità di Cotignola, evento consolidato nella provincia di Ravenna, è stata segnata da un episodio che ha sollevato tensioni e critiche. Sabato 26 luglio, un gruppo di circa trenta persone ha fatto irruzione nell’area del Parco Sandro Pertini, indossando abiti scuri con simboli richiamanti il ventennio fascista. L’accaduto ha suscitato reazioni forti in città, considerato il legame storico della Bassa Romagna con la Resistenza e i valori antifascisti.

Il contesto storico e politico di cotignola e la sua festa dell’unità

Cotignola si trova nella Bassa Romagna, zona con un passato fortemente segnato dalla Resistenza durante la seconda guerra mondiale. La memoria collettiva della comunità è radicata nei principi antifascisti e democratici, valori che da decenni accompagnano la vita civile e politica del territorio. La festa dell’Unità, tradizionalmente legata al Partito Democratico, rappresenta un momento di incontro e confronto sul piano sociale e politico. Ogni anno vi si convocano cittadini per celebrare la democrazia, discutere progetti pubblici e rafforzare la coesione locale. Questo contesto rende ancora più grave la presenza di gruppi che, con atteggiamenti provocatori, richiamano simboli e modi del passato fascista.

L’irruzione al parco sandro pertini: dettagli e modalità

Il 26 luglio, nel parco dedicato a Sandro Pertini, ex presidente della Repubblica e figura simbolo della lotta antifascista, è arrivato un gruppo di circa trenta persone con abiti scuri. Questi indossavano simboli chiaramente riferiti al ventennio fascista. Attraverso un megafono hanno intonato canzoni come “Faccetta nera” e “Giovinezza”, brani storicamente associati alla propaganda del regime tra gli anni ’20 e ’40. Non solo: la scena è stata ripresa con una macchina fotografica montata su un treppiede, segno che l’azione voleva avere una risonanza ben precisa, sicuramente provocatoria e simbolica. Questa irruzione ha interrotto lo svolgimento della festa, gettando tensione tra i partecipanti.

Reazioni politiche e sociali all’episodio di cotignola

Le forze politiche locali, in particolare i rappresentanti del Pd a Cotignola, hanno condannato con fermezza l’accaduto. Hanno definito l’episodio come “un’offesa ai valori democratici e alla memoria storica della comunità, che si richiama alla Resistenza e alla pace civile.” Lo scandalo ha riguardato non solo il simbolismo fascista ma l’intento di suscitare turbamento in una manifestazione pubblica dedicata proprio all’antifascismo. Da più parti si è sottolineata la necessità di difendere lo spirito della festa e il richiamo ai principi costituzionali. Sono state annunciate indagini per valutare se i protagonisti dell’azione possano avere violato norme penali legate all’apologia del fascismo o a disturbi dell’ordine pubblico.

Alcuni precedenti recenti in italia legati all’uso di simboli fascisti in eventi pubblici

Il caso di Cotignola rientra in una serie di episodi simili verificatisi negli ultimi tempi in Italia. Pochi giorni prima, durante l’Adunata degli Alpini a Biella, è stata registrata un’intonazione di canti fascisti da un locale della città. Queste manifestazioni richiamano alla mente tensioni ancora aperte rispetto alla presenza di simboli e messaggi riconducibili al fascismo in spazi pubblici o momenti di festa popolare. La risposta delle istituzioni e delle comunità locali si è sempre orientata al rigetto di tali comportamenti e alla certificazione che ciò rappresenta una violazione dei principi democratici sanciti dalla Costituzione italiana.

Le autorità con i loro accertamenti intendono chiarire le responsabilità e verificare se si configuri un reato. Nel frattempo, la comunità di Cotignola rimane vigile e attenta al valore della memoria storica. Gli eventi di luglio di quest’anno confermano come, a distanza di decenni dalla fine del fascismo, le ferite di quel passato vengano ancora attraversate da tensioni che coinvolgono le identità locali e nazionali.

Change privacy settings
×