Convocazione a Roma dei sindaci di capri e anacapri per la zonizzazione dell’area marina protetta

Convocazione a Roma dei sindaci di capri e anacapri per la zonizzazione dell’area marina protetta

I rappresentanti di Capri e Anacapri si incontreranno a Roma al Ministero per l’Ambiente per definire la zonizzazione definitiva dell’Area Marina Protetta, bilanciando tutela ambientale, turismo e pesca.
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I rappresentanti di Capri e Anacapri si incontreranno a Roma per definire la zonizzazione definitiva dell’Area Marina Protetta, un passaggio cruciale per bilanciare tutela ambientale e sviluppo locale. - Gaeta.it

Prossimamente i rappresentanti comunali di Capri e Anacapri si incontreranno a Roma al Ministero per l’Ambiente per definire la zonizzazione definitiva dell’Area Marina Protetta, un progetto atteso da tempo. L’appuntamento segue una recente riunione del tavolo del mare, svoltasi ad Anacapri alla presenza di esponenti del Ministero e di esperti scientifici, con l’obiettivo di completare un percorso delicato che coinvolge tutela ambientale e interessi economici locali.

Il tavolo del mare ad anacapri e la presenza delle autorità ministeriali

La riunione si è tenuta nella Mediateca Cacace di Anacapri, dove esperti e rappresentanti del Ministero per l’Ambiente si sono confrontati sulle ultime fasi della definizione dell’area protetta. Tra le figure ministeriali presenti, spiccavano Ettore de Conciliis, capo della segreteria del sottosegretario con delega alle Aree Protette, e Francesco Tomas, direttore generale Mase, enti centrali attivi nella gestione delle zone marine protette. A loro si sono aggiunti ricercatori come Gianni Russo, docente di ecologia all’università Parthenope di Napoli, e Tonino Miccio, presidente del coordinamento nazionale dei direttori delle aree protette, portavoce delle istanze delle riserve nel nostro paese.

Un momento decisivo per la tutela e lo sviluppo locale

L’incontro ha rappresentato un momento decisivo del tavolo del mare, nato con l’intento di mettere a punto i dettagli tecnici e istituzionali della futura Area Marina Protetta a Capri. Il confronto, pur riguardando aspetti tecnici, ha mantenuto la dimensione politica necessaria nella definizione delle zone marine, fra conservazione ambientale e attività umane come il turismo e la pesca.

La convocazione a roma per definire la zonizzazione definitiva

Durante la riunione, è stato annunciato proprio dal direttore generale Tomas che i sindaci di Capri e Anacapri saranno convocati a Roma presso il Ministero dell’Ambiente. L’obiettivo è chiarire e fissare ufficialmente la zonizzazione dell’area marina che circonda l’isola. Questo passaggio segna un momento importante per chiudere una trattativa aperta da anni, in cui l’equilibrio tra sviluppo turistico e tutela dell’ambiente ha sempre avuto un ruolo centrale.

Il progetto di zonizzazione mira a suddividere la superficie marina in aree con differenti livelli di protezione e regolamentazione, così da garantire la salvaguardia degli habitat, ma anche la possibilità di praticare alcune attività compatibili con la conservazione. Staremo a vedere quali decisioni emergeranno dall’incontro romano e quali saranno le direttive del Ministero da applicare sul territorio.

I rischi ambientali e le nuove segnalazioni nelle acque di capri

Nel corso degli interventi, è stata richiamata l’attenzione su un episodio che aveva sollevato polemiche: una nave da crociera che ha compiuto un inchino ai Faraglioni, simboli naturali di Capri, un gesto criticato per motivi ambientali. Questo episodio ha acceso un dibattito sulla necessità di tutelare meglio il mare e le sue bellezze uniche.

Parallelamente, c’è stata la segnalazione di un avvistamento importante: la presenza di un esemplare di foca monaca nelle acque dell’isola, un fatto raro e significativo per gli studi riguardanti la biodiversità del Mediterraneo. La scoperta evidenzia l’importanza di un’area protetta efficace e ben gestita.

Tra turismo e tutela ambientale

L’intervento di Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi Isola di Capri, ha sottolineato la necessità di raggiungere un accordo che non comprometta la vivibilità turistica ma al contempo applichi criteri rigorosi di tutela dell’habitat marino, sottolineando che la salvaguardia ambientale e la fruizione turistica possono coesistere senza sacrificarsi a vicenda.

L’esito e le prospettive secondo federparchi e gli esperti

A chiudere la giornata è stato l’intervento di Tonino Miccio, presidente di Federparchi, che ha spiegato come l’incontro abbia chiarito ruoli e compiti delle aree marine protette. Miccio ha ribadito la volontà del Ministero dell’Ambiente di collaborare con le amministrazioni locali per apportare eventuali modifiche alla zonizzazione, in modo da allineare esigenze ambientali e di economia.

Significativo il fatto che, con la prossima Area Marina Protetta a Capri, il golfo di Napoli diventerà il primo a disporre di una superficie totalmente coperta da parchi marini ufficiali, un dato rilevante anche per le politiche locali di tutela e promozione delle risorse marine.

Si attende ora la convocazione definitiva a Roma, momento in cui verranno confermate le scelte sulla zonizzazione. Quel che è certo è che si tratta di un passaggio fondamentale per chiudere una vicenda aperta da anni, garantendo a Capri uno strumento di tutela che riflette le caratteristiche ambientali e le esigenze di chi vive e lavora sull’isola.

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