Controversia sulle prenotazioni mediche in Lombardia

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Controversia sulle prenotazioni mediche in Lombardia - Gaeta.it

La Regione sottopone il caso al Consiglio di Stato

La Regione Lombardia decide di appellarsi al Consiglio di Stato in seguito alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale che ha respinto la prassi delle prenotazioni “in esubero” per fronteggiare le disdette. La questione legale riguarda anche le visite “a tempo”.

Sentenza del Tar contro l’overbooking nelle visite mediche

Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal sindacato Uil contro una delibera regionale emanata il 26 giugno 2023. La delibera permetteva la prenotazione di un numero superiore di visite rispetto agli slot disponibili, al fine di evitare che gli appuntamenti vengano persi a causa dell’assenza del paziente. Tuttavia, secondo il Tar, questo meccanismo, se tutti gli appuntamenti aggiuntivi vengono confermati, costringe i medici a lavorare più del previsto o li spinge a visitare con eccessiva fretta, compromettendo la qualità delle cure.

La posizione di Palazzo Lombardia

Nonostante la decisione del Tar, la Regione Lombardia non sembra intenzionata a trattare con i sindacati né a eliminare l’overbooking, che rappresenta una soluzione per gestire il 20% circa di visite ed esami a cui i pazienti non si presentano. L’assessorato al Welfare precisa che la sentenza riguarda solo le prestazioni degli specialisti ambulatoriali convenzionati e non coinvolge il personale dipendente delle Asst, la maggioranza del personale. La Regione ha annunciato il ricorso contro la sentenza.

Controversia sul tempo delle visite mediche

In aprile, con la delibera 2224, la Regione ha stabilito i tempi entro i quali devono svolgersi gli esami e i controlli medici. Questa misura mira a incrementare la produttività e ridurre le liste d’attesa, stabilendo ad esempio venti minuti per una visita cardiologica, un quarto d’ora per un’ecografia addominale e mezz’ora per una risonanza. Nonostante l’assessore Bertolaso abbia dichiarato che si tratta solo di linee guida e che non si intende misurare il tempo con un cronometro, i medici hanno espresso dissenso. Il sindacato Uil ha deciso di presentare ricorso al Tar per l’annullamento di questa disposizione.

Proteste contro la valutazione dei tempi delle prestazioni

A maggio è stata indetta uno stato di agitazione. Secondo la sigla sindacale, la durata effettiva di ogni prestazione dipende dalla tipologia e complessità del trattamento da eseguire, e spetta esclusivamente allo specialista ambulatoriale valutarla. Il responsabile Uil Fpl Domenico Buggè afferma che “per loro i cittadini non sono numeri e che i medici e gli psicologi non dovrebbero limitarsi a controllare l’orologio durante la visita”.

Approfondimenti

    Nel testo dell’articolo vengono menzionati diversi soggetti e questioni rilevanti nella regione Lombardia riguardanti problemi legati alle visite mediche, ai tempi di prestazione e alla gestione delle prenotazioni. Ecco un’analisi dettagliata dei principali elementi:

    1. Regione Lombardia: La Regione Lombardia è una delle 20 regioni amministrative dell’Italia. È una regione autonoma con un proprio governo e parlamento regionale. Responsabile dell’organizzazione dei servizi sanitari nella regione e coinvolta nelle questioni di gestione e regolamentazione delle prestazioni mediche.

    2. Consiglio di Stato: Il Consiglio di Stato è un organo della giustizia amministrativa italiana. Svolge funzioni di consulenza giuridica e giudiziale nei confronti della pubblica amministrazione.

    3. Tribunale Amministrativo Regionale (Tar): Il TAR è un organo giudiziario italiano competente per i ricorsi contro atti della pubblica amministrazione a livello regionale.

    4. Uil (Unione Italiana del Lavoro): La UIL è un’importante confederazione sindacale italiana, che rappresenta i lavoratori in vari settori. In questo caso, ha avviato ricorsi contro le decisioni della Regione Lombardia in merito alle pratiche di prenotazione e ai tempi delle visite in ambito sanitario.

    5. Assst: Gli ATS (Aziende Tutela della Salute) sono enti pubblici italiani responsabili della gestione dei servizi sanitari a livello locale.

    6. Delibera regionale del 26 giugno 2023: Si tratta di una decisione adottata dalla Regione Lombardia relativa alle pratiche di prenotazione delle visite mediche.

    7. Delibera 2224: Un’altra decisione presa dalla Regione Lombardia riguardante i tempi di esecuzione degli esami e controlli medici.

    8. Bertolaso: Potrebbe trattarsi di Guido Bertolaso, politico italiano e funzionario pubblico, noto per il suo coinvolgimento nella gestione di emergenze e crisi, come ad esempio l’emergenza COVID-19.

    9. Domenico Buggè: Potrebbe essere un rappresentante sindacale o una figura di spicco all’interno del sindacato Uil. Sembrerebbe essere il responsabile Uil Fpl, un ruolo all’interno del sindacato.

Ultimo aggiornamento il 23 Giugno 2024 da Elisabetta Cina

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