Oggi a Gallarate, in provincia di Varese, circa 200 persone hanno preso parte a un flash mob convocato dal centrosinistra. Il raduno ha avuto luogo in piazza Libertà, in contemporanea con il remigration summit, un evento di matrice ultradestra ospitato al teatro Gassmann dalle 9 del mattino. La manifestazione ha assunto carattere di denuncia contro le politiche di espulsione di massa, tema sul quale si sono accese diverse tensioni politiche.
Il flash mob e la protesta in piazza libertà a gallarate
I manifestanti attorno alle 200 persone si son presentati in piazza Libertà con slogan di protesta, esprimendo contrarietà alle teorie portate avanti nel summit di destra. All’unisono hanno gridato “vergogna”, richiamando l’attenzione sui rischi di discriminazione che tali ideologie possono comportare. Il flash mob è stato pensato come controcampagna rispetto all’assemblea in corso al teatro comunale, che secondo il centrosinistra promuove posizioni estremiste.
I cittadini hanno sottolineato l’importanza di un acceso dibattito pubblico, ma condannando fermamente ogni principio che calpesta i diritti delle persone. Per molti presenti la scelta di ospitare l’evento in un teatro pubblico conferma, a loro dire, un sostegno istituzionale alle tematiche esposte dall’ultradestra e rischia di legittimare idee pericolose. La tensione tra diverse sensibilità politiche emerge con chiarezza anche nel clima del flash mob.
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Opinioni del senatore alessandro alfieri
Alessandro Alfieri, senatore del Pd, ha preso la parola durante l’iniziativa richiamando la necessità di respingere ogni forma di deportazione di massa. Alfieri ha messo in rilievo come il teatro Gassmann sia stato concesso da un sindaco di Lega per l’organizzazione dell’evento, fatto che a suo giudizio rappresenta un segnale problematico. Il senatore ha evidenziato che la libertà di parola non deve servire a incitare all’odio o a minacciare diritti fondamentali.
Ha inoltre sollecitato una presa di posizione ufficiale da parte della presidente del consiglio Giorgia Meloni, appellandosi al contrasto pressoché unanime alle speculazioni razziste provenienti anche da figure politiche internazionali come Donald Trump. Alfieri ha chiesto chiarezza su quale sia la posizione del governo italiano rispetto a istanze che prevedono espulsioni basate su criteri razziali, sottolineando l’incompatibilità di tali idee con i principi democratici.
La dura reazione del consigliere regionale samuele astuti e le proposte in consiglio lombardo
Samuele Astuti, consigliere regionale lombardo per il Pd, ha definito l’evento e la sua presenza sul territorio una “macchia” per la regione, sottolineando il disagio suscitato nelle comunità locali. Astuti ha indicato come vergognoso il fatto che un appuntamento con contenuti esplicitamente controversi venga ospitato in un luogo pubblico senza una risposta ferma da parte delle istituzioni.
Il consigliere ha annunciato la presentazione di una mozione in consiglio regionale, mirata a condannare il remigration summit in maniera unanime. Astuti ha denunciato l’assenza di una reazione decisa da parte della maggioranza guidata dal presidente Attilio Fontana. Questa, a suo avviso, continua a ignorare o minimizzare le implicazioni di scandali legati a iniziative che fomentano divisioni sociali e culturali, dunque “nascondendo la testa sotto la sabbia”.
Tensioni e dibattito in lombardia
Questa giornata ha visto un confronto acceso tra fazioni politiche contrapposte e ha riportato ancora una volta al centro del dibattito temi sensibili riguardanti immigrazione, diritti e ruolo delle istituzioni locali nel gestire spazi pubblici. Il caso di Gallarate riflette dinamiche più ampie che interessano la Lombardia e l’intero Paese, alimentando tensioni che probabilmente non si esauriranno in breve tempo.