Con una svolta significativa nel mercato dei capitali italiano, dal 19 luglio 2025 la Consob ha deciso di ridurre i tempi per l’approvazione dei prospetti informativi delle emissioni obbligazionarie. Il trasferimento del potere autorizzativo dalla Commissione al capo della Divisione Emittenti punta a semplificare procedure e favorire l’accesso delle imprese ai mercati finanziari nel momento più opportuno. Vediamo come si sviluppa questa nuova regolamentazione e quali effetti avrà sul panorama finanziario italiano.
Il trasferimento del potere di approvazione dei prospetti alla divisione emittenti
A partire dal 19 luglio 2025, l’autorizzazione dei prospetti e dei relativi supplementi per le emissioni obbligazionarie passa, di norma, dalla Consob al capo della Divisione Emittenti. Questo cambiamento è stato introdotto con il nuovo articolo 8-bis del Regolamento Emittenti, frutto di una consultazione pubblica con operatori di mercato. La norma assegna il potere di approvazione dei prospetti relativi a titoli diversi da quelli di capitale al responsabile della Divisione competente, che può anche delegare in via generale il vice responsabile. Restano invece di competenza della Commissione i casi previsti dalla delibera numero 23574 del 28 maggio 2025, per circostanze particolari o complessità dell’operazione.
Snellire l’iter autorizzativo
Questa riorganizzazione mira a snellire l’iter autorizzativo, concentrando le decisioni operative su un livello gestionale specializzato, meno lento rispetto al vertice dell’organo di controllo. La scelta agevola soprattutto le società emittenti che intendono collocare obbligazioni sul mercato in tempi rapidi, cogliendo finestre favorevoli senza attendere ritardi burocratici.
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Contesto normativo e iniziative del ministero dell’economia
Il passaggio del potere di approvazione nasce da un percorso avviato con il Libro Verde del Ministero dell’Economia e delle Finanze del marzo 2022. Il documento indicava l’esigenza di velocizzare la fase autorizzativa dei prospetti per rendere più attrattivo il mercato dei capitali italiano. Dopo una serie di interventi regolamentari, la Consob ha scelto questa soluzione pratica, in linea con le richieste degli operatori nei mesi scorsi.
L’obiettivo esplicito è ridurre la distanza temporale tra la conclusione dell’istruttoria tecnica, indicata come “no-further comments”, e la pubblicazione del prospetto, spesso rimandata da passaggi interni poco flessibili. Grazie a questo cambiamento, infatti, il mercato dovrebbe vedere tempi di attesa molto ridotti e maggior rapidità nella quotazione di bond societari.
Iniziative di regolazione e mercato
Le misure sono state accolte positivamente nel panorama finanziario italiano come un passo verso una maggiore efficienza e competitività del mercato obbligazionario nazionale.
Conseguenze pratiche per imprese e investitori
La nuova modalità di approvazione dei prospetti risponde alle esigenze concrete di aziende e investitori. Le società potranno presentare più agilmente i titoli obbligazionari e sfruttare le condizioni di mercato più favorevoli per il collocamento, evitando lungaggini procedurali che in passato hanno scoraggiato alcune emissioni. Il responsabile di Divisione, dedicato esclusivamente all’area emittenti, è chiamato a rispondere più rapidamente e con maggiore conoscenza specifica.
Il passaporto europeo e gli aggiornamenti formali
Un ulteriore elemento di snellimento riguarda il cosiddetto “passaporto” europeo per i prospetti, che consente alle imprese di collocare titoli anche in altri Paesi dell’Unione. Da ora in poi, anche il certificato di approvazione per i titoli diversi da quelli di capitale sarà emanato dal responsabile di Divisione. A seguito di ciò, sono stati aggiornati i moduli per la domanda di approvazione, che riflettono la nuova distribuzione del potere decisionale.
L’uso della lingua inglese nelle richieste di approvazione completa l’insieme di strumenti rivolti a facilitare l’accesso al mercato italiano e internazionale, riducendo costi e tempi burocratici per le imprese straniere e italiane.
Con questa modifica, la Consob punta a rendere più fluido e veloce l’ingresso di nuovi bond sul mercato, migliorando l’efficienza complessiva senza rinunciare alla trasparenza e al controllo. Sarà interessante osservare nei prossimi mesi come reagiranno gli operatori e se questa semplificazione favorirà effettivamente un rilancio delle emissioni obbligazionarie in Italia.