Il 23 marzo 2025 si svolgerà a Pesaro, presso l’Hotel Baia Flaminia, un congresso significativo per Europa Verde Marche. Questo incontro, che avrà inizio alle 10, intende riunire circa 500 membri del partito per discutere e definire le politiche regionali in vista delle elezioni. L’evento è etichettato come un “patto per il clima, il lavoro e la salute” e punta a far emergere l’alleanza tra i Verdi e la Sinistra, con l’obiettivo di diventare una forza decisiva nel panorama politico marchigiano, mirando a raggiungere il 10% dei consensi.
Obiettivi del congresso e nuova alleanza politica
Il congresso rappresenta un’opportunità di rinnovamento per la dirigenza di Europa Verde e il suo programma politico. La rinvigorita proposta legislativa include due temi cruciali: la legge sul clima e il salario minimo. Questi argomenti riflettono l’impegno del partito nel cercare una maggiore giustizia sociale e ambientale, temi tutt’altro che secondari nel dibattito politico attuale.
Secondo i rappresentanti di Europa Verde, il congresso non è solo un momento di approfondimento sulle problematiche attuali, ma anche un passo verso la creazione di un fronte unito che possa affrontare le sfide che si pongono davanti alla regione. L’intenzione è di costruire una strategia che non solo si opponga a progetti che potrebbero danneggiare l’ambiente, ma che favorisca iniziative di economia circolare e sostenibilità.
La tradizione ambientalista delle Marche
La storia ambientalista della regione ha radici profonde, risalenti al 1983, quando il simbolo dei Verdi fece la sua prima apparizione su una scheda elettorale ad Ancona. Da quell’epoca, le Marche hanno visto svolgersi importanti battaglie a favore dell’ambiente. Dall’opposizione all’inceneritore di Bolignano alle discussioni per l’istituzione del Parco del Conero, i Verdi sono stati in grado di mobilitare una vasta gamma di cittadini provenienti da diverse sensibilità.
Oggi, il partito si trova nuovamente di fronte a sfide riconducibili a tematiche ambientali cruciali. La battaglia contro la mega discarica di Riceci, la promozione delle comunità energetiche e l’istituzione dell’area marina del Conero e del Piceno sono solo alcuni esempi. Tali iniziative rappresentano il desiderio di preservare il patrimonio naturale della regione e di promuovere forme di sviluppo che rispettino l’ambiente.
Le critiche a progetti ambiziosi
Europa Verde Marche ha manifestato opposizione a modifiche del Piano regionale dei rifiuti che potenzialmente comprometterebbero il progresso su temi di riciclo e recupero. Sono stati segnalati timori rispetto alla proposta di realizzare un’Ambito territoriale ottimale unica e di accorciare le distanze di sicurezza dei siti di smaltimento. Secondo il partito, tali decisioni segnerebbero un ritorno a pratiche considerate superate, e in contrasto con le direttive del Green Deal europeo.
Le modifiche proposte sono viste da Europa Verde come una possibile battuta d’arresto nei progressi verso una gestione sostenibile dei rifiuti. La direzione politica del partito pone forte accento su formule di economia circolare che prevedono un approccio rinnovato al ciclo dei materiali, mettendo in discussione pratiche legate all’economia lineare che non sono più sostenibili nel contesto attuale.
Rinnovamento e partecipazione al congresso
Nella giornata del congresso, ci sarà anche il rinnovo degli organi direttivi. I candidati designati includono Sabrina Santelli e Paolo Canducci come guide regionali, con Adriana Fabbri e Massimiliano Casoli per la provincia di Pesaro Urbino. Altri nomi di spicco sono Lina Conti e Luigi Tagliolini per la guida dei Verdi di Pesaro. Queste nuove nomine potrebbero influenzare le scelte future del partito in un periodo di rinnovamento.
L’importanza dell’evento è confermata dall’adesione di figure di rilievo nel panorama politico marchigiano. Interverranno esponenti del PD, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle e di altre forze politiche. Oltre ai rappresentanti del mondo politico, il congresso vedrà la presenza di attivisti delle associazioni ambientaliste e del volontariato, sottolineando l’importanza del coinvolgimento della società civile nelle battaglie per il clima e il lavoro.
Gianluca Carrabs, della direzione nazionale di Europa Verde, ha ricordato come le lotte degli anni ’80 continuino a essere al centro dell’azione politica del partito, mettendo in luce un desiderio di proseguire nella lotta per la giustizia climatica e sociale, mirando a costruire un presente migliore per le future generazioni.