Conferenza a verona su la sostenibilità nella comunicazione d’impresa e la verifica dei claim etici

Conferenza a verona su la sostenibilità nella comunicazione d’impresa e la verifica dei claim etici

Il convegno di Verona organizzato da EthicsGo presenta le nuove regole europee sul regolamento 2024/825 per garantire trasparenza e veridicità nei claim etici e sostenibili delle imprese italiane.
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Il convegno di Verona ha discusso le nuove normative europee sul regolamento 2024/825 che obbligano le aziende a garantire trasparenza e veridicità nelle dichiarazioni di sostenibilità, per contrastare il greenwashing e promuovere una comunicazione aziendale più responsabile. - Gaeta.it

La crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale modifica profondamente il modo in cui le aziende comunicano i loro prodotti e servizi. A Verona, un convegno nazionale ha radunato esperti e imprese per discutere delle nuove regole che guidano le dichiarazioni etiche nei messaggi aziendali. L’evento, organizzato da EthicsGo, ha affrontato come le imprese devono garantire la veridicità e la trasparenza delle affermazioni legate a tematiche ambientali e sociali.

Il contesto normativo europeo e l’impatto sui claim aziendali

Le nuove direttive europee, in particolare il regolamento 2024/825 sui green claims, impongono alle aziende regole più stringenti riguardo alla comunicazione sostenibile. Dal primo trimestre del 2025, le affermazioni come “prodotto naturale”, “emissioni zero” o “ecologico” dovranno essere supportate da evidenze concrete e certificazioni riconosciute. Questo cambio di paradigma risponde a un’esigenza di maggiore rigore per evitare pratiche ingannevoli, spesso definite come greenwashing.

Il regolamento mira a una trasparenza maggiore nei messaggi rivolti ai consumatori. L’obiettivo è assicurare che qualsiasi dichiarazione etica, ambientale o sociale sia sottoposta a verifiche tecniche indipendenti. La normativa coinvolge settori come industria, food & beverage, territorio, economia e finanza. Le imprese devono ora seguire un iter definito per la validazione di claim sostenibili, dal controllo delle materie prime fino al ciclo di vita del prodotto.

I protagonisti e i temi trattati al convegno di verona

Il convegno ospitato nella sede di Confindustria Verona ha visto la partecipazione di figure di spicco nel settore della certificazione e della normazione. Tra i relatori Giuseppe Patat, fondatore di EthicsGo, ha spiegato l’importanza di instaurare un protocollo unico per la verifica dei claim etici nelle comunicazioni d’impresa. A seguire, Emanuele Riva, vice direttore di Accredia, ha illustrato il ruolo dell’accreditamento nella certificazione della sostenibilità, precisando come gli enti competenti intervengano per certificare l’attendibilità delle dichiarazioni.

Giacomo Riccio di Uni Ente Italiano di Normazione ha approfondito le norme tecniche applicabili e le modalità per un controllo rigoroso degli standard. Ambra Morelli di SGS Italia ha portato esempi concreti di audit e ispezioni sul campo, mentre Massimo Teruzzi di Banca Intesa Sanpaolo ha evidenziato l’influenza delle politiche ESG nelle decisioni di investimento. Il confronto ha messo in evidenza la necessità di creare un linguaggio comune e un sistema affidabile per la comunicazione trasparente.

Implicazioni per le imprese e il mercato in vista delle nuove direttive

Le imprese italiane, specialmente quelle coinvolte nei settori indicati al convegno, si trovano di fronte a una svolta. Le nuove regole europee obbligano a rivedere le strategie comunicative e i processi produttivi affinché le informazioni diffuse rispettino criteri di veridicità e precisione. Questo riguarda anche le campagne marketing, i packaging, e perfino i rapporti con gli stakeholder.

Chi non adotterà queste misure rischia sanzioni e danni reputazionali significativi. La normativa incentiva quindi un impegno più rigoroso per dimostrare l’effettiva sostenibilità. Per i consumatori, questa svolta promette una maggiore chiarezza e fiducia nei prodotti e nei servizi offerti. Il percorso consentirà una trasformazione culturale attorno a un tema che ormai condiziona scelte di acquisto e investimenti finanziari.

L’importanza della documentazione e della formazione

Le imprese dovranno impegnarsi a documentare con dati e certificati la tutela ambientale e sociale correlata ai loro prodotti. L’attenzione si sposta quindi dallo slogan commerciale a un approccio basato su prove tangibili, misure di impatto e monitoraggio continuo. La sfida riguarda anche la formazione interna del personale incaricato di comunicare in modo corretto e sensibile.

L’incontro tenutosi il 20 maggio 2025 a Verona concentra dunque un momento cruciale nella definizione delle regole per una comunicazione aziendale responsabile. Refreshare i messaggi e controllare ogni affermazione diventa parte integrante della gestione d’impresa, con un impatto diretto sul mercato e sull’opinione pubblica.

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