Un importante verdetto è stato emesso dal * tribunale di Napoli* nei confronti di Franco Di Pierno, un 51enne condannato a dieci anni di carcere per aver tentato di assassinare un ufficiale della Guardia di Finanza. La sentenza, che è stata accolta dalla Procura, deriva da un processo avvenuto con il rito abbreviato, evidenziando un episodio di violenza che ha toccato non solo la vittima, salvata per miracolo, ma anche il contesto familiare coinvolto.
I fatti di Bacoli: la bomba contro un finanziere
Il grave atto si è verificato a Bacoli, un comune in provincia di Napoli, il 21 marzo 2023. Stando alle indagini condotte dalla Procura, con il pm Maurizio De Marco e il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, la complessa vicenda si sarebbe sviluppata a seguito di dissidi tra Di Pierno e l’ex compagna del finanziere, un avvocato. Pare che fosse proprio questa donna a orchestrare l’omicidio, spinta da conflitti legati all’affidamento del loro figlio.
Di Pierno, ritenuto esecutore materiale dell’attentato, avrebbe compiuto vari sopralluoghi sul posto prima di sistemare la bomba nell’auto della vittima. Utilizzando un telecomando per far esplodere l’ordigno, l’uomo ha compiuto un’azione che, per fortuna, non ha avuto esito fatale. Le indagini hanno chiarito che l’ex compagna del finanziere ha svolto un ruolo cruciale nella pianificazione di questo crimine, motivato dal desiderio di risolvere dispute legali personali.
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Indagini e arresti: il ruolo di Ciro Caliendo
Nel corso dell’operazione, i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli hanno stabilito che a realizzare materialmente la bomba fosse stato Ciro Caliendo, 46enne e cognato di Di Pierno. Caliendo è attualmente coinvolto anche in un altro caso di omicidio, riguardante la morte della moglie, avvenuta a settembre 2022 in un incidente automobilistico mentre viaggiava con lui, in provincia di Foggia.
Le autorità competenti hanno respinto il ricorso presentato da Caliendo presso i giudici del Riesame, mantenendo alta l’attenzione sulla sua figura e sulle eventuali responsabilità legali in corso. La connessione tra i due individui rimane centrale anche nell’ambito dell’indagine per l’agguato al finanziere, un epilogo inquietante di una storia già complessa di tensioni familiari ed episodi di violenza.
Questo caso offre un’importante riflessione sui drammi esistenziali e le scelte sbagliate che possono sfociare in atti violenti, mettendo in luce le conseguenze devastanti di conflitti personali mal gestiti. Seppure il tentato omicidio non sia andato a buon fine, le ferite che ne derivano per le vite coinvolte rimarranno comunque profonde e significative nel contesto sociale e giuridico italiano.